La dura vita del Genitore

di apollo41
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LA DURA VITA DEL GENITORE

 

FILL per Elena
Prompt: John è stato tentato di iscrivere Sherlock all'asilo, al posto di Hamish.
Parole: 305
Note: io devo ancora capire perchè continuate a promptarmi roba su Sherlock quando è palese che Sherlock mi esce sempre OOC xD

 

“John, sei ingiusto! Sono state due settimane d'inferno! Io e Hamish abbiamo bisogno di qualche ora all'obitorio!” esclamò Sherlock per l'ennesima volta, tenendo ancora loro figlio in braccio mentre salivano le scale. Durante metà del viaggio in treno e gran parte del tragitto dalla stazione a Baker Street, Sherlock non aveva fatto che supplicarlo di fermarsi all'obitorio nonostante fossero quasi le tre del mattino. Non era certo un caso se John aveva scelto di tornare a casa col treno della sera, invece di aspettare il primo viaggio verso Londra la mattina successiva.
“Siamo solo stati dai tuoi genitori per Natale, Sherlock. E Hamish mi sembra più deciso a dormire da qui fino alla fine di gennaio, che pronto ad osservarti fare a pezzi cadaveri per i tuoi esperimenti. Senza contare che abbiamo già deciso che Hamish non metterà piede di nuovo in obitorio prima dei 18 anni.” Argomentò aprendo la porta e accendendo le luci, prima di voltarsi verso Sherlock con le mani aperte, chiedendogli in quel modo di passargli loro figlio.
Sherlock tenne Hamish ancora per qualche istante, un broncio da bambino stampato in volto. Diamine, John a volte pensava davvero che quello da iscrivere all'asilo per l'anno successivo fosse Sherlock e non il bimbo di due anni che gli si stava accoccolando contro il petto, il pollice in bocca e un'espressione leggermente infastidita dalla luce o dal rumore.
“TU hai deciso, non NOI.” rispose Sherlock, non muovendosi da davanti la porta.
John lo fissò ancora per un attimo. “Sherlock, hai davvero intenzione di sprecare questa nottata in obitorio quando potremmo fare sesso per la prima volta in settimane?” aggiunse solo.
Sherlock non ci pensò neppure 5 secondi, quasi gli strappò Hamish dalle braccia e si voltò verso le scale che portavano alla stanza di loro figlio. “Metto Hamish a dormire e arrivo.”





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