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di Zoichi Kuronin
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GUAIO N°1: quando la donna se ne andò lasciando quelle due sole in casa a studiare si fidava.
GUAIO N°2: se doveva proprio lasciarle sole non poteva ignorare il fatto di avere un cellulare.
GUAIO N°3 (che poi sarebbe un consiglio): MAI mettere marshmallow, caramelle e patatine in microonde, perché potrebbe anche succedere qualche brutto e misterioso incidente di percorso!
Si erano appena distese sul tappeto del salotto dopo aver fatto esplodere le varie schifezze ed essersele mangiate eliminando la parola GUAIO dal punto number three, quando ad una delle due venne una cosuccia in mente.
- Pensi che tua madre si arrabbierá per quella piccola esplosione?- fece la bluetta mettendosi le mani sotto la testa per fare da cuscino.
-Fammici pensare ... mi ammazzerá- commentò pensando coi crampi allo stomaco a cosa mai sarebbe potuto capitare loro se la madre della rossa fosse tornata proprio in quell'esatto istante di pace dei sensi.
Il telefono di casa cominciò a squillare ignorato deliberatamente dalla autoletta padrona di casa per alcuni minuti.
Fu il "forse dovresti rispondere, magari è importante" di Miki a convincerla ad alzarsi dopo minuti che suonava.
Alzò la cornetta deglutendo, poteva anche sembrare la persona più estroversa al mondo con i suoi amici e tutti quelli che aveva già visto almeno due volte, però, in realtà, parlare con persone di cui non conosceva il volto le dava una sensazione di inquietudine.
- Pronto?- rispose con voce flebile. Chissà chi era?
_... Un... Due ... Tre... _
Sparì tutto, in un attimo come fosse un sogno. Le pareti si disintegrarono in mille pezzi di puzzle, le foto deformate rotearono vorticosamente dandole un senso di pura nausea, le porte si ruppero, poi con un rumore di vetri che cadono il mondo fermò il suo lungo andare con fare calmo e canzonatorio.
- Mi...ki -balbettò girandosi come se avesse ancora in mano il telefono. Trovò la compagna seduta in ginocchio ancora più confusa. Guardò attorno a sé chiedendosi dove fossero, il terrore non la fece più respirare facendola cadere in ginocchio tossendo violentemente. Dov'era l'aria?
Un qualcosa di mettallico si appoggiò sulla sua tempia puntellata dai dolori lancinanti della nausea.
- Kusa... cosa succede?- farfugliò Miki ormai sull'orlo dello sclero. Anche lei era nella stessa situazione dell'amica.
- CHE CAVOLO SUCCEDEE!?- strillò in tutta risposta Kusa inarcando la schiena dallo sforzo dell'urlo.

ANGOLO DI ZOICHI:
Salve! Allura chiariamo perché vorrei dire una cosa commovente: sto dedicando questa fic all'amicizia che mi lega alla tipa dietro Miki... T^T tvb tiziadicuinondicoilnomeoppurearrossiscie/omiuccidi!
Anyway questo capitolo è piuttosto confusionario e banale ma spero lo stesso in una vostra recensione nei prossimi capitoli (o anche in questo per sapere se vi incuriosisce)! Vabbene a presto! Un bacione da Zoichi Kuronin*vola via*




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