La corazza dei sentimenti.

di BlackRobin
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Era vero. Non avevo mai incontrato Marie, la compagna di cella di Teresa.
Da quello che lei però mi aveva detto, ero certo di aver capito di che tipo di persona stavamo parlando.
Un osso duro. Si nascondeva dietro una corazza insormontabile. Forse era un po' scontrosa, ma aveva solo bisogno di un'amica per aprirsi.
Avevo perfettamente capito come poter comunicare, con una donna del genere.
Mi ricordava molto Lisbon. Era chiusa in se stessa, non le piaceva dare a vedere i suoi sentimenti. Ho tentato inutilmente per anni a trapassare questa corazza, peggiorando le cose.
Poi ho capito. Probabilmente, se lei continuava ad aggiungere mattoni al muro che ci separava e io facevo lo stesso, come un codardo, senza affrontarla direttamente,
forse ero io, quello che doveva cominciare a cambiare.
Piano piano ho tolto i miei di mattoni e le ho fatto vedere che poteva aprirsi con me.
Ero anche io un essere umano, in fondo.
Avevo fatto la prima mossa e lei ne era stata riconosciente.




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