THE HANGING TREE

di nozomi08
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L’albero degli impiccati. Così si chiamava,
d’anime morte e corteccia consunta si animava.
Urla straziate tra i rami suonavan,
un vento di guerra attorno a lui sferzava.
Ma di notte a luna piena un pianto si udiva,
e se guardavi bene, una donna di luce vestita sedeva;
Guardava straziata lo specchio bianco,
nel pianto, tra le labbra un sussurro, un nome amato.
E tu, incantato là restavi, finchè il suo sguardo su te non posava:
amore e follia i suoi occhi versavan,
di rabbia e di rivolta il suo animo fremeva;
“Vendetta, vendetta!” allora ti urlava,
vendetta contro chi il potere abusava.
Lenta e graffiante una canzone cantava:
di corpi in fiamme e città di cenere parlava,
di amori perduti e amicizie bruciate,
quando la morte partorì le catene.
La donna allora svaniva nell’aria,
mentre l’albero degli impiccati solo restava;
immobile e sofferente, un messaggio portava:
impiccare la schiavitù,
quando la ghiandaia imitatrice nel fuoco volava.




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