L'amore in un'illusione

di _Marty01_
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“Clary vide Alec
 lanciare un’occhiata a Magnus
e poi a lei, incredulo.”

 

Clary era in piedi sul podio, davanti a loro.
Stringeva uno stilo tra le mani, uno stilo con cui era intenta a disegnarsi una runa.
Rune...
Alec sollevò lo sguardo sulla ragazza, osservando il suo viso delicato e minuto concentrato nel tracciarsi la runa sul braccio.
Si ritrovò a sorridere.
Non avrebbe mai creduto di riuscire ad ammetterlo, ma, quella ragazza, stava cominciando a stargli simpatica. Finalmente capiva che cosa ci aveva trovato Jace in lei per donarle il suo cuore come non aveva mai fatto con nessuna, o nessuno.
Capiva, solo adesso capiva, adesso che il suo cuore non era più offuscato dalla gelosia. Da quell’ago appuntito e penetrante che gli doleva nel petto, procurandogli dolore e annebbiandogli la mente.
Ma se non c’era più gelosia nel suo cuore, allora cosa c’era? Cos’era quella grande emozione che gli dava la forza di far battere quel piccolo motore nel petto?
Spostò lo sguardo su Magnus, intento ad ascoltare Clary in quello che forse sarebbe stata la volta decisiva in un vero e giusto accordo tra Shadowhunters e Nascosti.
Sorrise.
Magnus era così... così... Non esistevano neanche parole per descriverlo. Lui era unico, fantastico, bellissimo, magnifico, divertente...
Il ragazzo arrossì nel ritrovarsi a pensare a quel genere di cose. A quel genere di cose che non aveva mai sperimentato.
Riportò lo sguardo su Clary,  seria e preoccupata.
Forse non era veramente il momento di pensare a quel genere di cose, mentre Jace...
Jace.
Come faceva ad essere così incosciente quel ragazzo. Come poteva pensare di essere un mostro soltanto perché era il figlio di Valentine e il fratello della ragazza che amava. Il Mostro non era lui, Mostro era il destino, per averli fatti incontrare e perdere in quel modo così crudele.
E lui? Lui cos’era? Lui che si era innamorato di uno stregone, che gli piacevano gli uomini... Forse era lui il mostro.
Il silenzio calò nella sala. Nomi sussurrati al vento arrivavano indistinti alle orecchie del ragazzo, il quale, confuso, alzò gli occhi su....
Gli occhi dorati gli risplendevano alla luce, mettendo in risalto quelle venature color smeraldo che tanto lo abbagliavano, che tanto conosceva. I capelli gli ricadevano in fronte, capelli neri, ricoperti di glitter.
Era... Cosa ci faceva Magnus lì?
O forse era lei? Lei, la ragazzina coi capelli pel di carota.
Alec voltò subito la testa dove fino a pochi minuti prima si trovava lo stregone e si meravigliò a trovarlo ancora lì. Confuso e incredulo più di quanto non fosse lui. Non l’aveva mai visto in quelle occasioni, non era mai riuscito a cogliere le sfumature del suo volto perplesso o meravigliato, doveva averne viste così tante nella sua lunga e immortale vita che forse neanche lui credeva di esserne più capace.
Il cacciatore riportò lo sguardo su Clar... Magnus... Ormai non capiva più niente.
Sentì Luke sussurrare il nome di Jocelyn, la madre di Clary, e vide Amatis correre verso il palco, un espressione intontita e confusa in viso.
-Stephen...- sussurrò la donna –Stephen!- urlò più forte.
E gli fu tutto più chiaro.
No.
Non era Magnus quello sul palco.
Magnus, lo stregone che frequentava da qualche mese, Magnus, il ragazzo con gli occhi da gatto che riusciva sempre a ipnotizzarlo coi suoi modo di fare.
No, non era Magnus.
Era Clary.
E quello che vedeva, quello che ognuno di loro vedeva, non era altro che un illusione. Un illusione che riportava a galla il sentimento più oscuro di tutti. Quel desiderio che una volta insidiatosi nel cuore non ne esce più.
Un desiderio, due cuori e un’emozione.
L’amore.




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