“Tienen tanto que perder
Sin embargo no pueden parar
Es un primitivo y atávico
Lazo de fuego

Tan real el peligro
Irracional atracción
La lluvia golpea
El techo de la habitación”

era sua.

Era nelle sue mani.

Ogni movimento, ogni fremito, ogni gemito, diventava un pochino sua.

Con nella testa una tanda.

Dio, solo lui sapeva cosa le stesse passando per la testa in quei momenti.

Prendimi, prendimi, prendimi.

Come se non ci fosse un domani, come se non ci fosse un dopo.

Come se questa non fosse la nostra solita vita.

Come non mai.

Prendimi, prendimi ancora, fammi respirare, fammi vivere!

Fammi vivere! Te ne prego.

E tutto era finito, così come era iniziato, in una nuvola di profumo.

Un profumo che si era fuso con il suo, un profumo che ad ogni respiro la colpiva dritta al cuore.

Le era rimasto cosa?

Cosa?

mh....

il suo sapore! Ah, il suo sapore... afrodisiaco. Le riaccendeva i sensi.

Si leccò le labbra, voluttuosa.

La sua voce..

le risuonava ipnotica nelle orecchie, ogni sospiro, ogni gemito, tornava a galla.

Peligro, le urlava la testa, peligro!!

-ma stai zitta, peligro de che!...sarebbe meglio cambiare canzone.-

skip.

“Y después dicen que no
Que ya no se verán nunca más
Pero el misterio
Los arrastra al placer sin remedio

Aumenta el peligro
Crece la satisfacción
La lluvia golpea y golpea
El techo de la habitación “