La tavola dei pastelli.

di emsugar
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La tavola dei pastelli.
Anche il viaggio più lungo inizia con un passo.
 
 
 
 
 
 
AZZURRO.
 
Francis King ha sempre vissuto da solo. Il suo loft parigino è un’isola lontana dal mondo, che lo culla e lo protegge.
Francis è azzurro, come i sogni più profondi: fluttua tra il cielo e l’infinito, la mente assorta nelle speranze che vorrebbe esprimere al mondo ma che nessuno, in realtà, ascolterebbe.
Suo fratello Sebastian, proprietario di una casa discografica di successo, vive a Londra; sua madre Catherine abita nel centro di Parigi, lontana il più possibile così da non poterlo controllare. Allora Francis non sa cosa sia una famiglia, almeno non più.
Brucia le giornate nella noia corrosiva di chi vorrebbe rendersi utile, ma sa solo fare arte.
“Non c’è nulla di utile nel disegnare con i pastelli, Francis. Svegliati.”
Ma i pastelli sono l’unica cosa che ha per descrivere la realtà; ventidue anni ed una valigetta piena di colori.
“Sei un dandy del cazzo, Francis.”
 
147 parole.




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