FF4 - L'inizio della Fine
Quella notte avevo alzato un po’ troppo il gomito, succede
quando giri in compagnia di gente che si ubriaca almeno 4 volte a settimana e
sempre nei momenti peggiori e meno indicati, tornai a casa verso le sette di
sera, ma ero in giro dall’una di pomeriggio circa, bisognava andare a giocare a
calcio, andare a sconfiggere un’altra squadra, per di più di sabato pomeriggio
tagliando fuori ogni prospettiva di aperitivi e pomeriggissimi;
Partita vinta
ma quasi buttata nel cesso, perché vincere 4 – 0 o 6 – 4 è tutta un’altra cosa,
ma in fondo... chi se ne frega! Non è quello che conta, in questa squadra poi è
già bello che andiamo d’accordo.
Ma sì dai... a fine partita si propone una canna... perché
no? Penso, alla fine non devo fare niente di impegnativo quindi diamo fuoco
alle polveri e in poco tempo (penso 2 minuti) avevo già una canna in bocca, un
altro piccolo parto delle mie abili e giovani mani. Tutti vogliono fumare e c’è
chi salta il giro, chi salta il giro andrebbe punito finendo per ultimo ma qui
da noi non c’è nessuno che vuole rompere il quieto vivere dunque si finisce
sempre con il classico
“Non farci caso. È un tossico!”
Finita la canna era finito anche il tempo della doccia,
quindi era ora di partire. Pronti via! Io avevo il fumo e chi salta il giro
cerca di trascinarmi sulla sua auto
“No grazie salgo con loro!”
il prezzo da pagare era quello di tenere in mano la borsa
durante il viaggio, un buon prezzo direi per andare a fare una risata in
compagnia di chi sa far ridere. Dal campo avversario al paese in parte al
nostro, in poco tempo fumando in faccia a chi ci segue, ovvero da chi rompe perennemente
il cxxxo e cerca sempre il suo tornaconto nei fatti altrui.
Arrivati! Ma non a casa, né al bar del paese, bensì dagli
alpini! Dove tutti sono socievoli e non negano un bicchiere di vino, o anche
due, a dei baldi giovani giocatori di calcio.
Barista: “Che volete ragazzi? Del vino? Rosso o bianco?”
Ciano: “Rosso! C’è da festeggiare! Il nostro Campione ha
dato spettacolo oggi!”
Barista: “Bene! Quanto ne volete? Un bicchiere? Due?”
Ciano: “Eh dai... fai di più!”
Barista: “Quanto di più? Non aver paura, dimmelo!”
Ciano: “Bhé allora, fai due litri!”
Marco: “Ma tu sei strinato! Sono le quattro di pomeriggio!”
Ciano: “Ma sì... ma che cosa te ne frega!”
Dg: “A me sta bene festeggiare! Però non così male!”
Mario: “Beviamo e basta! Tanto per quello che dobbiamo
fare!”
Ciano: “Bravo Ranghino tu sì che capisci qualcosa! Barista!
Per questi due, porta una bottiglia di spuma!”
Barista: “Eh dai almeno siete capaci a bere! Tieni!Bevi
anche per me dato che non posso più!”
Ciano: “Tranquillo. Salute! Il primo di rigore!”
Marco: “Ciano... En..”
Dg: “..Salute!”
Mario: “Cin!”
A ridere e scherzare il tempo passa, alle 5 e mezza eravamo
al nostro piccolo paese, disfatti, ubriachi e fumati, brava gente! (citazione da “Paura e
delirio a Las Vegas”) chi potevamo danneggiare?
Ciano: “Dai dai io e Marco abbiamo pagato il vino... tu e Dg
pagate l’aperitivo!”
Mario: “Va bene, va bene, quate bale. Alcolizzato!”
Dg: “Battista! 2 Crodini in 4 con il Martini!”
Arrivano i crodini e le patatine, stranamente le
patatine
non arrivano a mezzo bicchiere... la chimica fa questo e altro...
giù i crodini
e il Ciano parte con Dg per recuperare l’auto lasciata non so
dove... io e il Marco rimaniamo vittime di Panu, Andrea e un misto tra
aperitivi, birra e
menate... almeno avesse proposto di prendercelo, dove dicevamo noi, una
volta a
testa quella stronza di Andrea! Sarebbe stato molto meglio anche
perché con la
piomba che avevamo addosso non saremmo più venuti e quindi...
continua in
eterno baby!
A metà aperitivo si avvicinarono gli Sbirri, ma non pensate
ai classici sbirri meglio conosciuti come Carabinieri, sono solamente delle
persone di età tra i 22 e i 30 anni a cui piace gasarsi e sbeffeggiare la gente
altrui per avere potere su quest’ultime; ma fortunatamente passarono soltanto
senza proferire parola
Ma alle sette c’era da andare a cena, a casa, affrontare i genitori,
in uno stato pietoso in preda ai fumi dell’alcol, ma con una gran fame! Questa
era una nota positiva, almeno non facevo la figura del pippato!
Pizza per cena! Tritata senza problemi!! Alle otto mi
sbaracco sul letto, mi addormento fino a venti alle nove e poi decido di
dormire e di non uscire, ma prima ci sta un sorso, anche due, di acqua... la
bocca impastata non è una bella cosa quando vai a dormire!
Chi c’è di là in sala? Il Moro! È tanto che non lo vedo! E
in cucina la sua consorte madre di 4 figli! Un saluto ad entrambi, una
buonanotte ai genitori e via a dormire... ma chi dorme con il bordello che
fanno loro 4? In più sei anche fuori che cxxxo vuoi dormire? A venti a
mezzanotte mi sveglio... mi giro e mi rigiro ma alla fine... il sonno è andato,
chi lo ritrova più?
...
*Flashback
Alle 19:54
Mario: “Ciao Pà”
Papà: “Ciao. Dove te ne vai a quest’ora?”
Mario: “Nel mondo dei sogni, quelli che Jim Morrison
definisce fondamentali”
Papà: “Fondamentali? E come mai?”
Mario: “Perché secondo Jim Morrison è inutile la vita di chi
non sa sognare”
Papà: “Non è un po’ eccessiva come cosa?”
Mario: “Forse … ma io la trovo più che giusta. Ora vado a
dormire”
Papà: “Leggi “La Grammatica di Dio” secondo me potrebbe
aiutarti ad aver sonno!”
Mario: “Ho già sonno! Grazie comunque Pà!”
...
Perché no? Ora non ho sonno... magari un libro potrebbe
aiutarmi... se teniamo conto che l’ha scritto Stefano Benni, autore che non mi
ha ancora deluso una volta, può diventare interessante.
Vado in sala, deserta, la luce della mansarda è accesa, c’è
il mio fratellone con la mia vecia, il papone è a letto lo potrei sentire
stando in cucina!
Bello il libro... niente da dire... è fatto bene,
divertente, a tratti sadico, interessante e coinvolgente... magari sapessi
scrivere così anch’io!
Leggi e dilaga con la testa arriva l’una e mezza.
Mario: “Sticazzi! E non ho neanche sonno! Però devo andare
in bagno!”
Andando al bagno comincio a fantasticare sul fatto di essere
accusato di qualcosa che non ho fatto, secondo me in bagno ho un Poltergeist
che mi scassa la testa ogni volta che ci entro, dato che ho appena letto una
storia simile... neanche a farlo per ridere... cosa mi capita alle due di
notte? Mentre sono in mansarda a cazzeggiare al PC?
Una sirena passa per il paese... Carabinieri... pensai, sono
soliti girare a vuoto qui da noi... ma stavolta erano vicino...sempre più
vicino... troppo vicino... finché non si fermano proprio qui sotto casa mia a
fare casino...
Carabiniere: “ESCI DI LÌ SAPPIAMO CHE SEI LÌ DENTRO!”
Urge una soluzione... o esco, o esco... quindi esco c’è poco
da fare.
Mario: “Che succede?”
Sbirro: “È lui?”
Voce: “Sì me l’ha data lui!”
Mario: “Ma che cxxxo...”
In meno di un attimo sbatto la mandibola in terra per colpa
di un armadio che mi tiene fermo immobile a terra
Mario: “Quando hai finito posso sapere perché lo stai
facendo?”
Sbirro: “Sta Zitto!”
Voce: “Posso andare?”
Sbirro: “Vai vai. Puoi andare... Ti chiameremo noi.”
Mario: “Ho una cosa sola da dire... cosa ho fatto?”
Sbirro: “Hai venduto cocaina a chi ha le palle di venire da
noi. E ora caro mio sei messo male. Ti abbiamo portato i Carabinieri”
Mario: “Ah... capisco... fate pure.”
In quell'attimo arrivò una volante che mi ammanettò rapidamente per poi sbattermi sulla Stilo
Come vi sentireste voi al mio posto?
Blindato dopo un pomeriggio devastante, a dir poco, senza
sapere chi è lo sxxxxxo che ti ha fottuto.
Fui portato in Caserma, non dissi nulla di nulla,
ne presi
tante e parecchie ma d’altronde... cosa potevo dire? Io sono
sempre stato
contro il provare la cocaina... non l’ho mai tirata, solo fumata
dentro alle canne.... ma vai tu a spiegarlo a dei finti sordi che non
vogliono sentire.
Brigadiere: “Tu ti farai 4 anni per spaccio! Avvisiamo i
tuoi?”
Mario: “Vorrei farlo io se possibile... brigadiere...”
Brigadiere: “Certo... come no e magari vuoi anche un tè
caldo?”
Mario: “Ho capito l’antifona... fate voi e sbattetemi in
cella... non ne posso più di stare qui.”
Brigadiere: “Appuntato! Lo porti in carcere con l’accusa di
spaccio, dovrà scontare 4 anni.”
Fui portato in carcere... lì vidi un’aula colloqui per il
braccio femminile in costruzione... pensai che quell’ala l’avevamo progettata
noi a scuola, su richiesta della direttrice del carcere, tutto questo mi fece salire un gran magone.
**Fine Capitolo**
Non c credo ancora che sono riuscito a postare, magari i miei tempi di
aggiornamento saranno un po' lunghi ma devo solo trovare un po' di
spazio tra la casa e il lavoro dopodiché sarà tutto in
discesa. Un ciao a tutti e recensite in più che potete
Satiro Sfregiato
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