A (almost) perfect Christmas

di sgnap97
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A NATALE SI E' TUTTI PIU' BUONI... Forse.

Akainu, Kuzan e Borsalino.

 

“Oooooh, ma stai benissimo!”
Lo avrebbe volentieri incenerito. Letteralmente. Lui e quell'altro idiota di ghiaccio, che lo avevano costretto a presenziare a quella ridicola cena. Fece per usare i suoi poteri da rogia per incenerire quel ridicolo cappello da Babbo Natale che Borsalino gli aveva infilato a forza, a sostituire il suo amato cappello della Marina, ma si sentì raggiungere da un getto di ghiaccio che spense tutte le sue speranze. “Non ci provare.”
Kizaru aveva cominciato a ridere, con quella sua irritante risata da idiota, ignorando i suoi tentativi di trattenersi. Avrebbe voluto incenerire ogni cosa, in quella stanza, con le sue meteore. Elfi di ceramica e abete compreso.
“Kuzan, tocca a te.”
Si chiese perchè la cosa fosse tanto ridicola, ma poi ricordò che l'idea era nata dalla mente di Borsalino e si trattenne dal dire ogni cosa. In fondo, si trovava lì e non aveva alcun diritto di parlare. Perchè stava permettendo questo?
Kuzan sospirò, usando poi i suoi poteri per abbellire con del ghiaccio quello che era l'abete più scheletrico mai venuto al mondo.
“Tanto fa comunque schifo.” commentò Akainu.
“Se qualcuno non avesse incenerito il mio vecchio abete con uno dei suoi compassati attacchi d'ira,” cominciò Aokiji, “forse non saremmo dovuti andare a comperarne uno nuovo la Vigilia di Natale e forse,” continuò “non ci saremmo dovuti accontentare degli scarti di magazzino.”
“Tutta questa cosa fa schifo.”
“Oooh.” lo bloccò Borsalino. “Sta per scoppiare di nuovo, Kuzan, pronto con il ghiaccio.”
Gli mandò molto gentilmente a quel paese, per poi scaricare la sua rabbia repressa con n pugno di magna sulla legna del camino. “Ooh.”
Un altro ooh! e l'avrebbe strozzato. Solo un altro.
“Allora anche in te c'è dello spirito natalizio Sakazuki.”
Sbuffò, voltandosi dall'altra parte e incrociando le braccia. Quanto l'avrebbe durata?
“Il tacchino è pronto?” chiese Kuzan, sedendosi sul dondolo accanto al camino, calandosi la maschera per dormire sugli occhi.
“Oooooh!” scattò Kizaru. “Il tacchino.”
Scomparve prima che Sakazuki gli tirasse una meteora in testa, ricomparendo un nano secondo dopo, con vassoio contenente un tacchino mezzo bruciato tra le mani. “Credete che vada bene lo stesso?”
Akainu sbuffò, cercando di trattenere la sua Ryusei Kazan. Se ne era andata anche l'ultima speranza di una cena decente. Imprecò, guardando Kuzan che se la dormiva della grossa. Nemmeno lui poteva salvarlo. “Tanto più schifo dell'albero non può fare.”
“Lo sapevo.” commentò Borsalino, sorridendo quale perfetto idiota che era. “Anche tu sei più buono a Natale.”




Angoletto dell'autrice. 
Tan-Tan-Tan-Taaaaan. Eccoci qui alla prima di queste mini-avventure a tema natalizio. Spero vi sia piciuta questa storia, e spero che vi abbia messo almeno un poco di allegra, che vi abbia strappato anche un solo piccolo sorriso. (sono sempre più sentimentale a Natale, lo so...). Alla prossima! Umiko-chan.

Prossimamente in questa raccolta...

Marco si rinfilò la lista in tasca, riprendendo le buste ed affiancando Ace. “Sta tranquillo.” gli disse semplicemente. “Noi dobbiamo portare il tacchino a Jaws e Vista ed addobbare l'albero, poi avremo finito.” 





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