Di notti in due

di AriadnesLinon
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2. Per chi ritrova la luce

 



George aveva sempre adorato la notte.

Fin da quando aveva iniziato a fare scherzi con Fred, la notte era stata la sua più grande alleata: lo aveva nascosto, e gli aveva dato il tempo e lo spazio di dare vita ai suoi progetti segreti. E poi, la notte era l'unico momento in cui lui e il suo gemello potevano isolarsi dal mondo, nascondersi sotto le stesse coperte e iniziare a creare.

Poi però era finito il tempo dei fortini e delle nottate in bianco a progettare merendine: il buio aveva imparato a fare male.

Per molto tempo, ciò che George aveva sempre amato come uno strumento di unione e affetto era diventato il suo più grande nemico. La notte lo aveva tradito portandogli via ciò che aveva di più caro: lo aveva lasciato solo, senza la risata di Fred a fargli compagnia.

Ma, col tempo, George aveva imparato che c'erano altri motivi per amare la notte.

C'era che, la notte, i capelli di Angelina erano bellissimi sparsi sul cuscino.
Di notte, i suoi occhi erano pozzi di luce nel buio e il buio contenevano, enormi e scuri. Di notte, la sua pelle riluceva d'ebano e miele.

Nel momento in cui aveva visto Fred steso ai suoi piedi, George aveva compreso che non sarebbe mai più stato lo stesso.

Ma quando la notte si faceva più dura, e il ricordo della perdita era più doloroso, Angelina si sdraiava al suo fianco e gli prendeva la mano.
Con lei stretta al suo corpo, George riusciva quasi a credere che niente di brutto fosse mai accaduto, che suo fratello fosse semplicemente partito, salpato verso luoghi migliori.

George aveva sempre amato la notte... poi però era arrivata Angelina, e da allora aveva amato di più lei.

Amava il modo in cui lei lo chiamava quando si attardava in salotto, e come scostava le coperte per accoccolarsi al suo fianco quando tornava. Amava come riusciva a farla ridere dopo una giornata dura, com'era bella la sua pelle premuta contro la sua. Amava quando lei lo chiamava il suo sole.

George amava sentirsi il suo sole, nel buio della notte. Era come ritrovare la luce, in sè.

Ma, più di tutto, George amava Angelina: amava il modo in cui la notte gliela regalava, ogni volta più vicina, e come il dolore potesse essere dolce, portandolo in due.

 

Parole: 388
 




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