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Troppo freddo per
essere fuoco – Troppo caldo per essere ghiaccio
Yui era una stupida.
O un'illusa.
O semplicemente una ragazza che, dopo
l'ennesimo abbandono, cercava disperatamente qualcuno a cui
aggrapparsi, qualcuno che le desse l'amore che non aveva mai
ricevuto.
Anche se quel qualcuno aveva canini affilati
come le zanne di una fiera e la moralità e gli istinti di un
predatore.
Si era convinta che esistesse altro al
di là della possessione, della ferocia o del morboso desiderio
di
sangue, ma la verità era che si sbagliava: non c'era amore oltre
il
muro eretto da quegli occhi verdi o nelle profondità del suo
sguardo
felino.
Tutto in lui era troppo freddo per
essere fuoco, era un ghiaccio impenetrabile che uccideva ogni
speranza.
La feriva, la denigrava, la trattava
come una bambola di pezza da poter strapazzare come e quando voleva.
Era un mostro dalla bella facciata che si divertiva a far del male
agli altri. A lei.
Non era amore ciò che lo spingeva a
salvarla, in lui non esisteva la fiamma di una passione sincera:
sapeva unicamente spezzare e distruggere per dimostrare a tutti e a
sé stesso di essere il migliore.
Per Yui non sarebbe mai stato un porto
sicuro in cui rifugiarsi, né le avrebbe mai donato quell'amore
di
cui aveva un bisogno disperato.
Ayato era solo una belva.
***
Forse Ayato era solamente una bestia.
Forse in lui non c'era davvero niente
che valesse la pena salvare.
Era oscurità e ombre, follia e
tormento.
Spezzava gli altri, prima di rischiare
d'essere distrutto: era l'insegnamento di sua madre, l'eredità
che
gli aveva lasciato.
Ma, anche se non lo avrebbe mai
ammesso, anche se non l'avrebbe mai dimostrato, Yui si era avvicinata
al suo cuore... o a quello che ne restava. E questo lo spaventava,
perché nascosta dietro la strafottenza, l'arroganza e la
violenza,
c'era la paura. Una paura lacerante e disarmante, la paura di non
essere il numero uno e quindi di venire abbandonato nuovamente. Paura
di sembrare debole dimostrando di possedere ancora dei sentimenti,
paura di restare solo.
Eppure aveva comunque combattuto, era
stato ferito, l'aveva salvata più di una volta... l'aveva
lasciata
viva, nonostante avesse il cuore di Cordelia che le batteva nel
petto. Provava qualcosa per quella stupida ragazzina, qualcosa che
non conosceva e che esprimeva in abbracci possessivi e morsi
violenti.
Ayato non credeva in parole come
“amore” o “fiducia” ma, proprio come Yui, anche
lui cercava
soltanto qualcuno che non lo tradisse, che gli tendesse una mano per
risalire dal fondo del lago. E questo bisogno rendeva il suo cuore
troppo caldo per essere ghiaccio.
***
L'uno aveva bisogno dell'altra per
andare avanti a vivere.
Lei ormai non avrebbe più potuto fare
a meno del ghiaccio che lui le dava, perché aveva capito che era
il
suo modo di dimostrare amore
Lui ormai non avrebbe più potuto fare
a meno del fuoco che lei riaccendeva, perché lo faceva sentire
“umano”.
Perché Yui non era solo una stupida.
Perché Ayato non era solo una belva.
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