Efp2
Alleluia
[Mihael Keehl.
(1989-2010)]
…
La tua lapide non ti
rende giustizia, Mello.
Troppo insignificante ed
anonima per te.
La tua bara vuota
è qui, sotto i miei piedi.
La tua foto sgualcita
è di fronte ai miei occhi spenti.
Chissà se
dietro è rimasta quella scritta…
“Dear
Mello”
Non doveva finire
così.
Kira non
c’è più.
Elle è
stato vendicato.
La giustizia ha
prevalso.
Ma non sono sicuro di aver
vinto.
Piove.
Mi cadono gocce
pesanti sui capelli, sui vestiti, sulla pelle.
Addosso.
Non mi importa.
Stringo tra le dita il
tuo rosario di perle nere.
Dove sei, Mello?
Al cospetto del Dio a
cui eri così morbosamente devoto?
Forse dovrei pregare
per te.
Mi dispiace, ma mi sono
scordato come si fa.
Un corteo funebre
avanza lento nel cimitero.
Una distesa di
ombrelli neri inghiotte i piccoli sentieri sassosi tra le tombe.
Tu non hai avuto un
funerale.
E’ così
maledettamente ingiusto.
Non avresti dovuto
rischiare così tanto.
Tutto per
un’ossessione, una sfida.
Come abbiamo fatto ad
arrivare a questo punto?
Perdonami per non averti
fermato.
Non è
più solo la pioggia a scivolare sulle mie guance.
Qualcosa di salato
bagna le mie labbra ceree.
Sto piangendo.
Lacrime sul mio viso.
Io non ho mai pianto
in vita mia.
Fino ad oggi.
Sei riuscito a
smuovermi, Mello.
Come ogni volta.
Come ogni singola volta.
Mi hai sempre fatto questo
effetto.
Tu hai sempre detto di
volermi superare.
Hai sempre sostenuto
di voler diventare il numero uno.
E te ne sei andato per
primo.
Questa volta mi hai battuto.
Vorrei fare qualcosa,
qualunque cosa.
Per ricordarti, per
non lasciarti andare.
Per non abbandonare la
tua immagine su questa pietra fredda.
Dopotutto, eri e sei il mio rivale.
Il sacerdote
celebrante pronuncia alcune frasi di rito.
Qualcuno parla del
defunto, con un discorso vuoto, inespressivo.
Molti piangono.
Alla fine, la
moltitudine intona un lento e doloroso Alleluia che sa di morte.
L’Alleluia, un canto
di vita.
Ho trovato.
Ti dedico questo
Alleluia.
Mello, questo canto
è per te.
Per la parte di me che
ho perso.
Perché ora sono un
puzzle incompleto.
Traggo dalle tasche
della mia camicia bianca una barretta di cioccolata.
L’ho trovata
nel covo tuo e di Matt.
La spezzo e ne lascio
metà sulla tua tomba.
Meglio non rischiare
che tu rimanga senza.
Non so se dove sei ora te ne
puoi procurare.
Do un ultimo sguardo
alla tua tomba, poi mi volto e vado via.
Addento la
metà di barretta che mi è
rimasta.
Comincio a masticare
lentamente…
A mangiare la tua
adorata cioccolata.
Spero non ti arrabbierai.
Perdonami,
devo tornare al mio dovere.
Ad
essere il freddo e distaccato Near.
Mi
piacerebbe restare ancora un po’.
MA…
{…Ora devo andare
avanti…}
Per te.
...
...
[
In memory of
Mihael Keehl (1989-2010)
dedicated by Nate River ]
NOTA DI ADF:
Ciao a tutti!!
Questa one-shot
l’ho scritta
nel giro di dieci minuti ascoltando “Alleluia”, la
canzone
della colonna sonora di Shrek. Quella canzone è davvero,
davvero, DAVVERO triste, e poco prima avevo riletto per la millesima
volta il numero 12 del manga, quindi ero al limite della depressione.
Non potevo scrivere nient’altro che una storia
così, sul
mio povero Mello e sul mio povero Near!!ç_ç
Commentate, per
favore, anche per
dirmi che è una schifezza! Dopotutto, il death note ce
l’ho sempre sul comodino…^_-
Kissu
ADF
P.S.:Grazie Mille a KLMN che ha commentato la prima storia che ho
pubblicato!!!^_^
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