Emma
guardava il cuore che aveva in mano,sorpresa: era rosso
candido...alzò lo sguardo verso di lui e lo
scrutò negli
occhi,quei due bellissimi oceani.
"Potrebbe farti male...i-io non ho mai fatto una cosa del genere..."
lui le prese una mano e le sorrise dolcemente.
"Non preoccuparti,tesoro...va tutto bene,ok?" le fece l'occhiolino e
lei sorrise.
"Ok. Ma non odiarmi se ti faccio male" trattenne una risata.
"Cercherò di non odiarti" accennò ad un sorriso.
Lei sciolse la mano da quella di lui,lentamente: non poteva pensare
alle loro mani,ora...doveva pensare a rimettere il cuore nel petto di
Killian!
"Sii gent-" lei continuò a tenere la mano sul petto di
lui,che fece una smorfia di dolore e gemette.
"Scusami. Pensavo che farlo velocemente fosse come strappare un-" lui
la interruppe con un bacio pieno di desiderio e l'appoggiò
al
muro,delicatamente. Si staccò un attimo dalle labbra di lei
-
che lo seguì con il viso,per continuare quel magnifico bacio
-
per poi tornare vicino alle sue labbra,come se esse gli avessero
restituito il fiato. Sorrise.
"Te l'avevo detto,Swan. Sono un osso duro" lei sorrise dolcemente e
poggiò la testa al muro.
"Sei anche una testa dura,capitano...potevi parlarmene e l'avremmo
affrontato ins-" si bloccò,non riuscendo a continuare...lo
scrutò negli occhi: le stava chiedendo con uno sguardo di
continuare quella frase,di finire quella parola. "L'avremmo affrontato
insieme" lui sorrise.
"Non volevo metterti in pericolo,Swan...sono stato un idiota,lo so..."
"Q-quando è cominciata questa cosa con Tremotino?"
"Il giorno del nostro primo appuntamento. Io volevo che tu mi vedessi
come un uomo qualunque,non come Capitan Uncino...mi sono rivolto a lui
per avere indietro,anche solo per quel giorno,la mia mano...volevo
abbracciarti con entrambe le mani,Swan,volevo farti sentire tutto il
mio calore..." le brillarono gli occhi.
"Il giorno in cui tu eri in quella casa abbandonata e stavi per entrare
in quella stanza,Swan...Dio,avevo il cuore in gola!"
"Perchè?"
"Se tu fossi entrata dentro a quella stanza,quel cappello che hai visto
poco fa,non avrebbe risucchiato solo i tuoi poteri,ma anche te..." lei
spalancò gli occhi,inquietata. "Appena saputo dov'eri sono
corso
lì,ma Tremotino mi ha legato - con la magia - ad un
cancello,impedendomi di venire da te per fermarti...quando ho visto
quella luce bianca ed ho udito il 'No!' di lui,ho gioito: eri salva!"
lei sorrise. "In quell'esatto momento,mi ha strappato il cuore dal
petto e da quel giorno in poi,mi ha fatto fare cose che mai avrei
fatto...l'ha fatto apposta per vedermi soffrire il giorno in cui tu mi
avresti scoperto e tutta la tua fiducia per me sarebbe svanita..."
"Quindi è cominciato tutto per me?" lui annuì
"Killian...tu mi vai bene sia con due mani,che con una sola...mi
interessa soltanto che tu stia con me...e vivo,se non chiedo troppo!"
risero. "Quindi..."
"Quindi?" lei sorrise.
"Quindi non mi odi per averti fatto male nel rimetterti il cuore nel
petto?"
"Così pare..." sorrise e si avvicinò nuovamente
alle
labbra di lei,per poi passarci sopra le sue,dolcemente "Così
pare..." sussurrò su di esse.
Lei lo strinse a sè con tutta la forza che aveva in
corpo...quella poca forza...quando era con lui spariva e diveniva
fragile.
"Non avrei mai potuto sopportare di perderti,Killian..."
"Tranquilla,tesoro...sono qui..." le posò un bacio sulla
tempia
e ricambiò la stretta. Rimasero così alcuni
minuti,a
dondolarsi l'uno nelle braccia dell'altro.
"Forse è meglio che andiamo dagli altri...penso siano
preoccupati..."
"Per me? Chi mai sarebbe preoccupato per me,Swan?" lei si sciolse
appena dall'abbraccio e lo guardò negli occhi.
"Io,prima di tutto" sorrise "Henry: quel ragazzino ti adora; tutte le
volte che ho bisogno di qualcuno che lo badi,chiede di te...dice che
fai cose 'fighe' " rise. "Anche mio padre...gli piaci,solo che non
vuole ammetterlo,secondo me...siete una bella coppietta di
amici,sotto-sotto" sorrise "Oddio! Vi immagino andare in giro a
braccetto...che brutta scena!" rise a tal punto da dover appoggiare la
testa al petto di lui,che le accarezzò i capelli.
"E tua madre?" sorrise,sornione.
"Lei sicuro! Hai presente il giorno del nostro appuntamento?"
"E come scordarlo,Swan?" le fece l'occhiolino e a lei brillarono gli
occhi.
"Appena tornata dall'appuntamento,lei ha cominciato a farmi domande a
raffica" Emma cominciò ad imitare la voce della madre "In
che
ristorante ti ha portata? Di cosa avete parlato a cena? Come
è
andata la cena? Ti ha baciata?!"
"Anche quell'ultima domanda?" lei annuì,alzando gli occhi al
cielo.
"Intanto mio padre diceva 'Per la cronaca,a me non interessa saperlo' e
quando lei mi ha fatto quella domanda sul bacio,lui 'Questa
è una delle cose che non voglio sapere assolutamente!'
intanto io ero tipo...tipo la mantella di Ruby" rise.
"Ok...tua madre mi inquieta...potrebbe fare quel lavoro in cui si fanno
un sacco di domande alla gente per risolvere i casi..."
"Agente dell'FBI"
"Esatto!" lei rise.
"Hai ragione,potrebbe benissimo farlo senza problemi...la assumerebbero
in uno schiocco di dita" continuò a ridere; lui ne
approfittò per catturarle le labbra nelle sue,seguito da un
sorriso di lei sulle labbra di lui. Dolcemente le accarezzò
la
lingua con la sua e intrecciò la sua con quella di lei.
"N-non
puoi fare così...cerchi di convincermi a rimanere qui e non
andare dagli altri..."
"Ce la sto facendo,Swan?" lei sorrise.
"Forse solo un pochino..." si morse un labbro e lo guardò
negli occhi,sorridente.
"Bene..." appoggiò la fronte a quella di lei e le
accarezzò la punta del naso con il suo,per poi accarezzarsi
i
nasi a vicenda. "Ancora un pochino,Swan..."
"Dobbiamo andare da loro e-"
"Potevo perderti,Swan...voglio stringerti a me ancora un po'..." le
sorrise senza neanche un pizzico di malizia e lei cedette.
"O-ok...ma solo un pochino"
"Esattamente: giusto qualche ora,niente più" lei lo
rimproverò con lo sguardo,sorridendo; lui le fece
l'occhiolino.
La accolse tra le sue braccia,nuovamente,dove lei si
accoccolò.
"Non posso perderti..."
"Non mi perderai,Swan...dovrai sopportare le mie battutine maliziose
ancora per tantissimo tempo...non ti lascerò pace!"
"Potrò fare a meno della pace,se ciò significa
averti
ancora intorno ai piedi" sorrise e gli schiocchiò un bacio
sulle
labbra "Ma almeno la notte lasciamela..."
"Ooooh..." sorrise malizioso "Soprattutto la notte non ti
lascerò pace,Swan! Soprattutto la notte" lei rise e
tornò
sulle sue labbra,ridendo.
Avrebbe preferito lui alla pace...avrebbe preferito lui a chiunque
altro...perchè lui era la sua felicità.
"Senti,pirata..." prese il bavero della giacca nelle mani giocandoci
con le dita...inclinò la testa,seducentemente e sorrise "che
ne
dici se andassimo a prenderci una cioccolata calda con panna e cannella
contro il freddo?"
"Posso aggiungerci il rum?" lei sorrise,alzando gli occhi.
"Davvero intendi rovinare il buonissimo gusto della cioccolata calda
con panna e cannella,con quello del rum? Io non ti capisco..." lui
sorrise.
"Esattamente..." le posò un bacio sulla guancia
"Andiamo,tesoro?" lei annuì,sorridente e si avviarono dagli
altri.
Si sedettero uno di fianco all'altra,in uno dei divanetti di
Granny...tutto il locale li guardava: ormai tutti sapevano che stavano
insieme - anche se Emma non l'avrebbe mai ammesso - ma così
vicini...con questi comportamenti da coppia...nessuno avrebbe mai
pensato di vederli così...
Lui le prese una mano e intrecciarono le dita sotto al
tavolo,sorridendo.
"Cosa prendete?" Granny sorrise.
"Io una cioccolata calda con panna e cannella" sorrise e lui
intensificò leggermente la stretta.
"E tu,pirata?"
"La stessa cosa sua...tanto dopo ci aggiungo il rum" Emma
alzò
gli occhi al cielo,sorridente. Granny finì di scrivere,poi
alzò gli occhi verso di loro.
"Bene...tra un po' saranno pronte" si avviò verso il
balcone,dopo un sorriso di ringraziamento di Emma.
"Sai,Swan,conosco un'altra tecnica di riscaldamento molto efficente"
sorrise malizioso. "Se vuoi te la mostro..."
"Non ci tengo!" rise.
"Stai mentendo spudoratamente,Swan" si avvicinò al suo viso
a
tal punto dal costringerla e farla quasi stendere sul divanetto.
"Ammettilo che ogni fibra del tuo corpo,vorrebbe saltarmi addosso..."
lei si limitò a sorridere; lui le mise una mano dietro alla
nuca
e la baciò,dolcemente: lei gli mise una mano dietro ai
capelli,stringendoli nelle sue mani,mentre li accarezzava...sorrise
sulle labbra di lui.
"Killian..." sussurrò "tutto il locale ha gli occhi puntati
su
di noi..." lui annuì,baciandola. "Eddai,Killian..." rise.
Killian la tirò su e la prese tra le sue braccia,per poi
continuare a baciarla...lei cedette e gli mise le braccia al collo.
"Le vostre cioccolate sono pronte" li interruppe Granny,piazzatasi
davanti a loro; Emma arrossì. La nonnina poggiò
le tazze
e si dileguò,lasciandoli soli.
"Scegli,Swan,la cioccolata o me...non tradirmi con la cioccola-" lei
gli catturò le labbra nelle sue,delicatamente,quasi
timorosa...lui tornò ad accarezzarle dolcemente la nuca e
lei i
capelli.
"Ragazzi...le cioccolate si raffreddano..." sentirono sussurrare vicino
all'orecchio: alzarono gli occhi e videro David,in procinto di una
risata. Emma si staccò dalle labbra del pirata che la
seguì con il viso,a labbra socchiuse,desideroso delle sue
labbra...ma lei si allontanò sorridendogli e prese la tazza
in
mano,per poi berla. Killian si arrese e bevve anche lui la sua
cioccolata.
"E per finire questa serata in bellezza,Swan" si avvicinò
alle
labbra di lei,che si scostò...alzò un
sopracciglio,dubbioso.
"Anche con mio padre a meno di un metro da noi,tu vuoi baciarmi?"
Killian si girò e lo squadrò dalla testa ai
piedi,per poi
tornare a guardare lei,sorridente.
"Ah...ma allora c'è anche lui..." alzò le
spalle,sorridente e lei rise. David alzò gli occhi al
cielo,sorridente.
"Io vado,allora...ciao" David sorrise e andò,capendo.
"Ora che non c'è tuo padre,Swan..." si avvicinò
nuovamente alle labbra di lei,che baciò dolcemente.
"Vado da Regina,ok?" le brillarono gli occhi,al solo guardarlo.
"Perchè?" le accarezzò il viso,sorridente.
"Ha appena perso Robin...non è morto,ma è come se
lo fosse...ha bisogno di un sostegno morale..."
"Cosa sei,Swan,la psicologa di Storybrooke?" lei sorrise e gli
schioccò un bacio sulle labbra.
"Devo andare" lui sorrise e annuì,capendo...lei sorrise e si
alzò dal divanetto,per poi dirigersi al balcone...
Note:
Perchè
ho scritto questa roba? Diciamo che da Lunedì,dopo aver
visto l'episodio,ho queste varie scene - che avrei voluto aggiungessero
- che mi ronzano per la testa...così,ho deciso di assemblare
il tutto in modo... "decente?" ahahahah e condividerle con voi! Spero
vi piaccia :)