Capitolo
1
Nonostante fossero passati ormai sei anni dalla partenza dei
giovani re di Narnia, Caspian
non riusciva ancora a smettere di pensare a Susan.
E di ciò stava male, si sentiva un verme, soprattutto nei
confronti della donna che dormiva serena accanto a lui.
Lo sguardo di Caspian si soffermò
sul viso sereno di una giovane ragazza, i capelli neri e ondulati erano
sparpagliati sul cuscino, una mano posata sul cuscino, da sopra le lenzuola
leggere s’intravedeva la posizione raggomitolata che la ragazza aveva assunto
nel sonno.
Il re accennò un sorriso coprendola meglio, si era sposato
nonostante odiasse quella ragazza all’inizio.
Giunta al suo castello per il matrimonio.
Non c’era stato un briciolo di simpatia all’inizio fra i due
giovani regnanti, lei era una donna orgogliosa, che non abbassava facilmente la
testa.
Caspian era un uomo testardo ed
innamorato della donna partita da poco, uscita dalla sua vita così com’era
entrata.
Per il primo anno di matrimonio, entrambi si rifiutavano
categoricamente di avere un qualsiasi rapporto di amicizia o amore.
Poi, un giorno la neo regina di Narnia si era presentata nella camera di Caspian, si era seduta accanto e gli aveva preso piano la
mano.
C’era qualcosa di diverso in quegli occhi di smeraldo,
qualcosa di… Dolce.
-Perdonate l’intrusione maestà…- aveva sussurrato piano
tenendo lo sguardo basso.
Erano un paio di settimane che ormai Caspian
aveva notato cambiamenti, vestiti leggermente diversi dai soliti che sua moglie
portava, più da donna che da ragazzina.
La giovane spostò piano la mano di Caspian
posandola sul suo ventre.
Caspian sbarrò gli occhi
fissandola.
-Sono solo al primo mese maestà…- sussurrò ancora più
silenziosamente di prima –Ho un solo desiderio…- alzò lentamente lo sguardo
fissandolo –Desidero solo che questo bambino veda due genitori che si vogliono
bene… So che è chiedervi molto… Ma…- sospirò –Vi prego di tentare, poniamo fine
hai nostri litigi e tentiamo di volerci bene-.
E così fu, da quel giorno Caspian
vedeva sua moglie con occhi diversi, la vedeva sorridere naturalmente,
parlargli con dolcezza, fino al giorno in cui non corse da lui che la fissò
preoccupato.
-E’ successo qualcosa?- domandò ansioso afferrandole le
spalle.
Lei annuì e sorrise –Si è mosso- disse.
Il re non poté fare a meno di sorridere e posare una mano
sul pancione ormai in evidenza di sua moglie.
Era strano per lui sentire quei leggeri movimenti provocati
da suo figlio, gli procurava una strana gioia.
E poi, quando infine nacque il piccolo Robin, Caspian non riuscì a non voler bene alla donna che gli
aveva dato quel figlio.
Pochi anni dopo, nacque il loro secondo figlio, la piccola
Aurora.
Per Caspian quella bambina era il
sole, non se ne separava mai, passava tutto il suo tempo libero a tenerla fra
le braccia, la cullava, giocava con lei.
Non voleva lasciarla sola.
Non voleva lasciare quella piccola bambina dai capelli
castani come i suoi e gli occhi verdi come quelli della mamma.
Caspian si riscosse dai suoi
pensieri quando sentì la mano di sua moglie posarsi sulla sua.
La fissò, gli occhi smeraldini lo
scrutavano silenziosi.
-A cosa pensi?- domandò mettendosi a sedere per poi coprire
il corpo.
Caspian sorrise e la strinse –Nulla,
pensavo che alcune volte russi!- e ridacchiò piano nell’orecchio della giovane,
che lo fissò imbronciandosi leggermente –Diane…- sussurrò baciandole la fronte –Sto
scherzando!- esclamò ridendo.
-Hai un pessimo umorismo- sussurrò lei chiudendo gli occhi –E
dovresti dormire, domani devi portare a cavallo
Aurora, devi essere nel pieno delle tue forze per starle dietro-.
Gli occhi di Caspian brillarono e
sorrise –Il mio piccolo uragano…- sussurrò –Tu resti qui con Robin?- chiese
guardandola.
-Credo che Robin verrà con voi, io preferirei andare a
leggere qualcosa…- cominciò, ma Caspian le posò un
dito sulle labbra.
-Hai promesso di venire- le disse –Se ti rimangi la parola io
ed i bambini ti terremo il broncio!-.
Diane rise e si accoccolò fra le braccia del marito –E va
bene, vengo con voi…- disse chiudendo gli occhi.
Caspian le sfiorò le labbra con le
sue –Buonanotte…- sussurrò.
Ma lei non rispose, era già scivolata nel mondo dei sogni,
seguita poco dopo da Caspian che continuò a tenerla
stretta a se.
-Non è leale!- piagnucolò una bambina fissando Caspian, i capelli castani erano legati in una treccia, il
vestitino color pesca metteva in risalto le guance rosee della piccola bambina
di quattro anni.
Caspian rise –Si
che lo è, ho vinto la gara di corsa quindi il bacio me lo merito io!-.
Un bambino di cinque anni gonfiò le guance, i corti capelli neri
e spettinati erano mossi dal leggero venticello, gli occhi di un magnifico
color castano sprizzavano scintille –E’ normale che vinci tu, sei più alto di
noi papà!-.
Diane abbassò leggermente il libro che stava leggendo seduta
sul prato e sorrise –I bambini hanno ragione, quindi il bacio va a loro!-
decretò.
-Visto?- disse Aurora facendo la linguaccia al padre per poi
correre fra le braccia di sua madre –La mamma dà il bacio a noi!-.
Robin annuì correndo a sedersi accanto a lei –Così impari-.
Diane ridacchiò baciando i figli sulla fronte per poi
alzarsi e sfiorare leggermente la guancia del marito con le labbra –E questo è
per il vincitore- disse sorridendo.
Caspian la strinse a se e sorrise –L’importante
è che anche io sono stato premiato!- la lasciò andare e prese in braccio la
figlia ridendo –Giusto principessina mia?-.
Aurora gonfiò leggermente le guance –Sei sleale- ma poi
sorrise e si accoccolò fra le braccia del padre –Papà, stasera mi leggi un
libro, vero?- domandò fissandolo.
Lui annuì accarezzandole i capelli e le baciò la fronte.
In un altro mondo, quattro ragazzi stavano tornando a casa
dopo l’ennesimo giorno di scuola, quando ad un tratto, si trovarono immersi nel
mondo di Narnia.
Si trovavano in un grande prato, dove vicino ad un albero,
quattro persone stavano ridendo.
Fu facile per loro riconoscere Caspian,
ma chi erano le altre tre persone? Si domandarono.
Peter strinse la mano di Lucy avvicinandosi.
Edmund e Susan li seguivano a ruota.
-Caspian…- sussurrò Susan
fissandolo.
Lui si voltò piano, in braccio ancora la bambina, il suo
cuore cominciò a battere forte, mentre fissava il volto della donna che amava.
Diane li fissò, ed in cuor suo sapeva, che presto avrebbe
dovuto dire addio a suo marito.
Nota dell’autrice: XD che dire, ho voluto provare a
cimentarmi in una storia su Narnia, spero che vi piaccia^^