Auguri di Buon Natale a tutti quelli che leggono questa mia strana storia.
Eccovi il 13° capitolo della mia fan fiction spero vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate anche se non vi è piaciuta, grazie a tutti e ancora BUON NATALE A TUTTI.
La giornata in Libreria scorse tranquilla durante la giornata Stefania aveva provato a chiamare Annibale ma il suo cellulare risultava sempre spento e lei iniziava preoccuparsi.
Verso il tardo pomeriggio un nuovo cliente entrò in libreria.
Stefania:Buon giorno posso aiutarla
:Si cercavo la proprietaria di questa libreria la signora Stefania
Stefania:Sono io mi dica
:Piacere sono un Carlo, sono un'amico di Annibale
Stefania:Ah si certo Annibale mi ha parlato di te, come mai qui?
Carlo:Volevo chiederti di Annibale, ecco dopo la nostra cena eravamo d'accordo che ci saremmo sentiti ma poi nulla, è da stamattina che hai il cellulare spento,lo so che è stupido e che magari lui non mi vuole più vedere ma tu sai dove posso trovarlo
Stefania:Carlo mi dispiace ma anche a me non risponde, stamattina è uscito di casa senza dirmi nulla, a dire la verità era strano, pensa che stamattina mi ha detto non ha mai fatto colazione con una donna tranne la madre
Carlo:La madre, ma che stupido, oggi è l'anniversario della morte della madre, sarà sicuramente andato a trovarla, oggi vuole stare da solo
Stefania:E perchè non me l'ha detto? E poi perchè spegnere il cellulare
Carlo:Stefania la madre è stato l'unico genitore e punto di riferimento per lui, l'ultima volta che me ne parlò aveva le lacrime agli occhi
Stefania:Forse dovremmo andare da lui, tu sai dov'è sepolta, ma che stupida lo chiedo a Giulio in fondo è sepolta vicino al padre
Carlo:Aspetta non farlo è meglio lasciarlo solo, conoscendolo se ha spento il cellulare è quello che vuole ed ora sarà alla loro vecchia casa
Stefania:Ma come lasciarlo solo è in questi momenti che serve una spalla su cui piangere
Carlo:Fidati di me lasciamolo solo e vedrai che stasera se avrà voglia ti racconterà lui tutto, ora io vado spero di rivederti a proposito Annibale ha ragione sei davvero un'ottima amica
Stefania:Ciao
Lucia:Chi era?
Stefania:Carlo
Lucia:L'amico di Annibale
Stefania:Si proprio lui
Lucia:Che cosa voleva
Stefania:Niente di che, ma la sai una cosa penso proprio che Carlo ami davvero Annibale
Lucia:E cosa te lo fa pensare?
Stefania:Ma niente è sola una sensazione
Lucia:Ah capisco
Le due donne furono interotte dall'entrata di un cliente e così la loro giornata continuò tranquillamente
Annibale era nella sua vecchia casa piena di ricordi, era molto tempo che non ci entrava
Annibale:E' tutto come l'ho lasciato, anzi come tu l'hai lasciato mamma, tutto qui ricorda te, si sedette su un vecchio quando qualcuno aprì la porta e una voce gridò
:Chi è?
Annibale vide un'ombra avvicinandosi la riconobbe
Annibale: Antonia sono Annibale
Antonia:Che ci fai qui, è tanto tempo che non vieni in questa casa saranno
Annibale:32 anni, si da quando mamma è morta
Antonia:Già, come mai da queste parti
Annibale:Nostalgia e poi oggi è
Antonia:Il giorno in cui tua madre è morta, come potrei non saperlo tua madre e io eravamo migliore amiche
Annibale:Lo so e non ti ringrazierò mai abbastanza per aver tenuto bene la sua casa
Antonia:Per me è stato e poi non ho fatto nulla di che se aprire ogni tanto la casa,sono felice di vederti sopratutto qua dentro, speravo che un giorno tornassi in questa casa
Annibale:Non è stato facile ma era arrivato l'ora di farlo
Antonia:Ti va di bere una tazza di the vieni a casa mia
Annibale:No grazie voglio stare qua ancora un pò da solo prima di tornare a Roma
Antonia:Va bene ma stasera sei a cena da me e non accetto un no come risposta
Annibale:E va bene, a te non si può dire di no
Antonia:Già lo so a stasera
Antonia uscì dalla casa e lasciò Annibale da solo seduto sul divano a ricordare i bei momenti passati dalla madre ma anche i brutti momenti sopratutto le litigate tra la madre e il padre a causa sua, una volta la madre gli disse che doveva passare un po' di tempo con il figlio lui risponse: PER ME ANNIBALE E' SOLO IL FIGLIO DELLA DONNA CHE AMO,loro non sapevano che lui aveva sentito tutto e scappò a casa della signora Antonia in lacrime,per lui era come una seconda madre,era stata la prima a cui aveva detto di essere gay.
Annibale immerso nei suoi pensieri passò tutto il pomeriggio in quella casa finchè qualcuno suonò il campanello di quella casa
Annibale:E chi può essere
Annibale andò ad aprire era Antonia
Annibale:Ma sei tu, come mai hai suonato, hai le chiavi?
Antonia:Non volevo essere troppo invadente, la cena è pronta vieni
Annibale:Invadente no, quando mai, arrivo chiudo la casa
Antonia:A dopo
Annibale diede un'ultimo sguardo alla casa e poi chiuse la porta e andò da Antonia.
Antonia:Che fai li sulla porta entra
Annibale entrò in casa
Annibale:La tua casa è sempre lo stessa
Antonia:Già ma ora sono sola, siediti
Annibale si sedette su una delle sedie del tavolo in salotto
Annibale:Anch'io
Antonia:No e da quando?
Annibale:E' successo da poco,sono cambiate molte cose dall'ultima volta che ci siamo sentiti
Antonia:Ma dimmi con i tuoi fratelli tutto bene?
Annibale:Si benissimo, sai per un pò ho vissuto da loro
Antonia:Ah si sono contenta per te, ora hai una famiglia
Annibale:Già
Antonia:Ora dove vivi?
Annibale:Con un amica
Antonia:Con una donna?
Annibale:Si ma è solo un amica, è Stefania te ne avevo parlato
Antonia:Ah si deve essere una persona speciale
Annibale:Si lo è?
Antonia:E invece dimmi, non c' è nessuno in vista
Annibale:No, poi mi sono appena lasciato con Luigi quindi ....
Antonia:Annibale non dire la bugie ad Antonia, lo sai che ti ho sempre beccato
Annibale:Si è vero, ho rincontrato Carlo, te l'ho ricordi
Antonia:Ma chi lo stronzo?
Annibale:Antonia si lo so ma ora è cambiato, ha lasciato la moglie
Antonia:E tu ti ricordi com'eri diventato dopo la vostra rottura
Annibale:Si lo so e son fosse stato per te ...
Antonia:Appunto, ma sei tu dici che è cambiato io mi fido di te e poi ora non sei più solo e di questo ne sono felice, io non vivrò per sempre
Annibale:Non dire così!
Antonia:E' la vita che è così,ora basta parlare mangia se nò come fai a tornare a Roma, o se preferisci puoi restare a dormire qui, come facevi quando eri piccolo
Annibale:No grazie preferisco tornare a Roma
Antonia:Allora mangia
Annibale e Antonia continuarono la loro cena e poi arrivò il momento di Annibale di partire.
Annibale:E' meglio che vada
Antonia:Va bene ma stai attento con quella moto
Annibale:Non ti preoccupare, ci sentiamo presto
Antonia:Ci conto
Annibale:Ma certo non dubitare, ciao
Annibale l'abbraccio e la baciò sulla guancia e salì sulla sua moto verso Roma.
Era ormai sera tarda quando Annibale arrivò a casa e appena arì la porta trovò Stefania sul divano che guardava la tv.
Annibale:Scusami se sono sparito ma oggi è l'anniversario della morte di mamma dovevo andare da lei e poi dovevo fare una cosa era troppo tempo che l'ha rimandavo
Stefania:L'importante è che ora tu stia bene
Annibale:Si ma come mai non mi sembri sorpresa di quello che ti ho detto
Stefania:Bè a dire la verità oggi in libreria è passato Carlo, mi ha detto che oggi era l'anniversario della morte di tua madre e che avresti bisogno stare solo
Annibale:Si è vero, non pensavo che se lo ricordasse
Stefania:Sai una cosa Stefania se fossi in te, non me l'ho farei scappare
Annibale:Ora non ricominciare
Stefania:Come ricomiciare ho appena iniziato
Annibale:Sai bene che cosa intendo, è troppo presto
Stefania:Si lo so ma Annibale quando l'amore arriva non si può dire no
Annibale:L'amore che parole grossa ci siamo rivisti una sola volta
Stefania:A volte è sufficiente fidati
Annibale:Si ma ora sono stanco ti và se ne parliamo domani
Stefania:Come vuoi ma pensa a quello che ti ho detto
Annibale:Buonanotte
Stefania:Buonanotte
|