assassina

di fightformanga1
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Un assassina. Niente di più, niente di meno. Non importava l'età, il sesso, la professione, la famiglia o il nome. Loro dicevano, lei eseguiva. Tutto qua. Le persone che erano cadute sotto le sue mani erano tante, ma non troppe. Non troppe da toglierli l'umanità. Era stata con molti uomini, troppi. Non era pura, il suo lavoro non lo permetteva. Era un arista, sapeva padroneggiare ogni arte: la seduzione, la musica, la truffa, il dipingere, le lingue, l'imbroglio,... Ognuna le aveva salvato la vita più volte. Morte e vita si alternavano costantemente nel suo lavoro. Lei e i suoi colleghi potevano considerarsi aiutanti della morte. Non uccideranno veramente, velocizzavano i tempi. Ogni essere vivente vive a discapito di qualcun'altro, anche lei. Non potevano esserci emozioni nel suo lavoro altrimenti sarebbe morta. La sua era una professione pericolosa, non solo per gli obbiettivi. Se sbagliava, se si feriva, non c'era una seconda possibilità. Finiva semplicemente tutto, proprio come era iniziato. Non esisteva la pietà, quella veniva lasciata ai morti. Si doveva essere decisi nel muoversi o morivi. Si doveva studiare il nemico o morivi. Bisognava pensar veloci o morivi. Era così. Lei era un assassina. Colei che gioca tra la vita e la morte.




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