Seduto
sul letto Loki fissa il soffitto. Thor l'ha mollato li da un ora, è
andato a pranzo. Ha borbottato di un posto dove fanno da mangiare
sulla venticinquesima, o qualcosa di simile... Loki non ha capito.
Non gli importa. Thor lo guarda a malapena e lui si sente impotente.
Che succederà ora? Padre lo farà uccidere? Odino. Si
corregge.
“Non
è mio padre.” Sussurra al soffitto. Una lacrima
solitaria gli scende sulla guancia. Chiude gli occhi. Si sente così
solo ora. Cosa può fare per farsi guardare da Thor? Spalanca
gli occhi. No, non deve pensare a quello. Lui non ha bisogno di Thor.
Lui vuole solo avere ciò che gli spetta. Il trono. L'amore non
gli serve. Lo rende debole. Lo rende incapace di uccidere Thor.
Incapace di uccidere Odino. Lui deve trovare il modo di uscire da
questa situazione.
“Dannazione!”
Quasi urla. In un motto di rabbia cerca di liberarsi delle catene che
lo legano. Non riesce. L'unica cosa che riesce a fare è
ferirsi. Il dolore gli sembra una giusta punizione per la sua
debolezza. Poteva uccidere Thor, invece gli ha solo fatto un graffio.
Continua a tendere le catene. Non cedono, ma nei punti dove toccano
la pelle iniziano a vedersi dei segni profondi. Loki continua a
torturarsi. Il sangue che esce dalle ferite che si infligge gli
macchia i vestiti e il copriletto. Non importa. Il dolore gli deve
servire da lezione. Ci si fa del male ad amare. Chiude gli occhi e
continua a infliggersi quella tortura. Vuole essere libero. Vuole
soffocare questi sentimenti. Vuole ucciderli. Fargli pagare per
averlo legato, per avergli mentito. Vuole essere abbracciato. Vuole
che Thor lo guardi di nuovo con affetto. Vuole che Odino gli dica che
non si è pentito di averlo salvato. Un singhiozzo gli sfugge
dalle labbra.
“Loki...”
Thor lo guarda, è accanto alla porta e ha uno sguardo
preoccupato.
“Ma..
cosa hai fatto...” Thor si siede sul letto accanto a Loki. Gli
accarezza il viso rigato dalle lacrime. Loki chiude gli occhi.
“Loki,
ma cosa...” Thor sembra così gentile. A Loki si spezza
il cuore. Si volta di lato e si porta le gambe al petto. Nasconde il
viso. Ansima cercando di ritrovare il controllo. Quando Loki sente
una carezza leggera sulla schiena non riesce più a resistere.
Inizia a singhiozzare mostrando a Thor tutta la sua disperazione.
“Loki.”
Thor si sdraia dietro di lui. Lo abbraccia. Gli accarezza il braccio.
“Calmati,
ti prego, fratello...” Loki si volta nel suo abbraccio,
nasconde il viso sul petto dell'altro, smette di singhiozzare. Cosa
gli è preso, thor lo fa sempre sentire così fragile. Ma
lui non è fragile, non più. O almeno non dovrebbe.
“Non
sono tuo fratello. Sono solo un bambino che doveva morire. Un ragazzo
cresciuto nella menzogna. Un uomo senza nulla.” La voce di Loki
sembra calma e vuota, è come una pugnalata nel cuore di Thor.
Nessuno dei due ha più la forza di parlare, entrambi persi nel
loro dolore. Loki resta immobile, Thor gli toglie le catene. Restano
così fermi e abbracciati per un tempo indefinito. A loro
sembrano ore.
Qualcuno
bussa alla porta. Thor si alza e va ad aprire. Un soldato gli chiede
se vada tutto bene. Thor lo liquida in poche parole, vuole tornare da
Loki. Ha paura, non sa nemmeno bene lui di cosa. Rientra in stanza.
Loki è seduto sul letto, lo sguardo vacuo, sembra un guscio
vuoto.
Thor
ha cercato per ore di far parlare o reagire Loki, senza però
destare la minima reazione da parte del moro. Ha provato di tutto,
con la dolcezza, con la rabbia. Lo ha minacciato e poi implorato. Ma
nulla è riuscito ad arrivare al cuore di Loki, che continua a
guardare davanti a se. Loki si sente svuotato, sconfitto. Cosa
succederà ora? Verrà esiliato? Ucciso? Probabilmente
ucciso. Che importa di lui a Odino? Odino ha il suo amato figlio, di
Loki non se ne fa nulla. Che fare ora? Voleva dimostrare la sua
grandezza, la sua forza. Ma è stato sconfitto. Come sempre.
Thor
ha smesso di parlare, Loki non ha idea di cosa l'altro gli abbia
detto. Si sente solo tremendamente stanco. Si sdraia nel letto,
vorrebbe dormire, ma continua a fissare davanti a se. Thor cena, poi
va in bagno a prendere un asciugamano bagnato. Non riesce a guardare
il sangue sui vestiti di Loki senza sentirsi colpevole.
“Togliti
i vestiti, pulisciti.” Thor gli tende l'asciugamano, ma Loki
resta immobile.
“Non
puoi presentarti così da nostro padre.” Sembra che Loki
non lo senta nemmeno. Thor lo prende per un braccio e lo tira a
sedere, l'altro asseconda il suo volere senza opporre resistenza e
senza dare segno di averlo capito.
“Loki...”
Thor è incerto. Che deve fare ora? Inizia a spogliarlo
lentamente. Da quanti anni non è così vicino a Loki, si
domanda. Una volta erano sempre insieme. E lui stravedeva per quel
bambino che gli correva dietro. *Io ricordo un ombra.* Thor si blocca
ricordando le parole di Loki. Possibile che fosse davvero così?
Da piccolo Loki gli correva sempre dietro, e lui rallentava per
aspettarlo. Loki non si è mai accorto che lui lo aspettava?
Crescendo Thor aveva fatto sempre più affidamento al fatto che
Loki fosse sempre con lui. Che gli coprisse le spalle. Ma
evidentemente non si era preoccupato abbastanza di lui. Non era
riuscito fargli sapere che la sua presenza era un punto fermo nella
sua vita. Non gli aveva detto che Thor non poteva esistere senza
Loki. Lo aveva capito quando pensava che Loki fosse morto, che non ci
fosse più. E quando lo aveva rivisto avevano finito per
litigare, come sempre. Invece Thor avrebbe voluto stringerlo. Avrebbe
voluto implorarlo di tornare a casa. Invece avevano litigato e
litigato e litigato... Perso in quei pensieri Thor leva via il sangue
dai polsi di Loki, lentamente, meticolosamente. Toglie via il sangue
che macchia quella pelle candida come se facendolo potesse levare via
le ferite che lui stesso ha inflitto a quella fragile anima. Perchè
nei mesi che aveva passato senza Loki aveva capito, anche se solo in
parte, il male che era stato fatto al suo amato fratello. *Non sei
mio fratello.* La voce di Loki risuona ancora dentro la sua testa. E
lui non sa come fare, ama Loki, come può fare per farlo
ritornare a sorridere? Gli pulisce un fianco, come può essersi
ferito anche li? Senza pensarci troppo gli leva le scarpe e i
pantaloni. Gli pulisce le caviglie. Loki sembra non accorgersene
nemmeno. Una volta finito raccoglie i vestiti e va fuori dalla
stanza, chiede alla guardia fuori dalla porta come può fare
per averli pronti l'indomani mattina. La guardia prima tenta di
spiegare, poi gli dice semplicemente che ci penserà lui.
Loki
ha lasciato che Thor lo pulisse senza dire una parola. Fingeva
indifferenza. Il cuore e la mente in subbuglio. Si guarda i polsi.
Non sanguinano più, ma le ferite non sembrano rimarginarsi.
Gli fanno male. Si alza e va davanti alla portafinestra. Guarda
fuori. Poggia la mano sul vetro. Ormai ha perso tutto. Vuole Thor.
Vuole le mani di Thor ancora sulla sua pelle. Già si immagina
i sensi di colpa dell'altro per essersi macchiato di incesto. Loki
sorride maligno. Non siamo fratelli, pensa con rabbia. Ma come può
riuscirci? Thor entra in camera e accende la luce. Il mondo fuori
scompare, Loki vede il riflesso di Thor nel vetro, accanto al suo.
Che strano, pensa, ora è Thor a essere alle sue spalle.
“Loki...”
La voce di Thor è incerta. Loki lo guarda mentre sposta lo
sguardo sul suo copro. Thor non capisce la strana sensazione che gli
stringe lo stomaco. Ha spogliato lui Loki, perchè a vederlo
nudo in piedi si sente così strano?
“Che
c'è?” La voce di Loki è studiatamente triste,
stanca. La sua mente invece corre frenetica. Ormai ha perso tutto.
Tanto vale rischiare il tutto per tutto per arrivare a Thor. Gli fa
un mezzo sorriso, Thor sussulta come se lo avessero schiaffeggiato.
Loki sa di non essergli indifferente. Glielo ha letto negli occhi
mentre lo guardava. Ha letto una voglia negli occhi del biondo che è
simile alla sua.
“Come
stai?” Thor gli poggia le mani sulle spalle nude. Loki sospira
e chiude gli occhi. Inizia lo spettacolo... Loki si volta e si
appoggia a Thor, posandogli il viso contro al collo. Thor resta
sorpreso. Non sa come reagire. Ha paura di fargli ancora male.
“Abbracciami...”
Un sussurro contro al suo collo. Thor non può che obbedire
alla richiesta. Loki sorride. Sembra più facile del previsto.
Thor sarà suo. Poggia le mani sui financhi di Thor e gli
stringe la maglia. Deve sembrare sconfitto e indifeso per far fare a
Thor quello che desidera. Forse potrebbe piangere ancora.
“Loki...”
Thor vuole guardarlo, vuole vedere quei magnifici occhi. Loki non si
fa attendere, alza lo sguardo verso Thor. Lo sguardo Limpido di Thor
si perde nello sguardo disperato di Loki, imprigionando entrambi i
loro cuori. Una lacrima scivola silenziosa sulla guancia di Loki e
Thor non può far altro che abbassare il viso per
asciugargliela con le labbra. Nemmeno lo stesso Loki sa se quella
lacrima è finzione o verità. Sa solo che vuole Thor.
Vuole strappare almeno lui a Odino.
“Thor...”
Loki ora sembra così bisognoso di aiuto, così fragile.
Thor ne è ammaliato e conquistato. Loki sposta lentamente il
viso per poter baciare Thor, che sussulta preso alla sprovvista.
“Fratello..”
Un tabù immenso per Thor.
“Non
siamo fratelli.” Gli sussurra l'altro mordendogli piano il
collo. In risposta riceve un piccolo gemito. Loki gli sfila la
maglia, gli accarezza la pelle. Thor non sa come reagire, è
spaventato dallo strano sentimento che sente crescere in lui. Loki
cerca ancora le sue labbra e Thor perde il controllo. Lo trascina sul
letto e inizia a baciarlo con passione. Loki resta sorpreso dalla
reazione passionale di Thor.
Ok... ecco qui un delirio della mia
testolina malata. Per natale volevo scrivere una storiella dolce e
carina, ne è uscito fuori un capitolo intero. Che però
lasciava troppi punti di domanda. Nella mia testa c'erano tutte le
risposte quindi ho optato per farla diventare una vera e propria
ficcina. Il capitolo scritto a natale è quindi diventato il
terzo o il quarto di questa long fic ^.^ Spero vi piaccia e spero che
mi lasciate un commentino ç.ç Non so se inserire nel
prossimo capitolo la scena seguente al bacio... che ne dite?
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