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Era pazza anche lei?
Una donna passeggiava sola lungo la riva di una meravigliosa spiaggia deserta; il sole splendeva,
il mare era calmo.
Un luccichio indistinto parve attirare la sua attenzione: si diresse senza esitare in direzione dell’oggetto che successivamente avrebbe, oserei dire, cambiato la sua vita (e pure la nostra, va’!)
Una bottiglia.
In vetro, sigillata con un tappo scuro, avvolta in delle bende lacerate dall’acqua salata. Strano, non trovate?
La donna, ovviamente curiosa, si accostò all’oggetto incastrato nella sabbia, lo prese con due dita e lo osservò attentamente: conteneva un paio di fogli ingialliti, arrotolati uno dentro l’altro.
Pensò di certo: “E’ come nei libri d’avventura! Che ritrovamento misterioso, la bottiglia di un naufrago!” e la stappò con foga; probabilmente nessuno in quel momento sarebbe riuscito a distrarla.
Perché di una lettera si trattava, le ultime parole di un giudice assassino: Wargrave era il suo nome.
Nessun naufrago, quella mattina.
Oh, non vi dico nemmeno che sguardi lanciò la nostra protagonista un po’ fuori dal comune!
Timore, confusione, sospetto, paura, e infine… spalancò gli occhi e sorrise.
“Sorrise? Ma ne sei sicura?” penserete voi.
Già, quella geniale donna, completamente folle... sorrise!
“E perché? Era pazza anche lei?”
Che posso dirvi…
non ho conosciuto di persona Agatha Christie, quel giorno la scrutavo da lontano; ma sono certa che su una cosa saremo tutti d’accordo: senza quella lettera, ci saremmo persi un bel capolavoro!
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Angolo dell'autrice.
Queste idee contorte... non so proprio da dove spuntino! *spalanca le braccia in attesa dei pomodori*
Che altro potrei dire? Nulla, giudicate voi. Spero vi piaccia, dopotutto mi sono divertita a scriverla *manda bacino*
Vi auguro una serena conclusione dell'anno e un inizio altrettanto felice!
Alla prossima!
Durhilwen
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