capitolo 1
RAGAZZA BUFFA…….
Salve a tutti questa è la mia prima ff …sono Smilesansy e
voglio narrare la storia della coppia più strepitoso
dell’intero mondo manga e anime, quindi sedetevi e godetevi la
lettura, spero che vi piaccia o almeno che vi faccia sognare un
po’…come a me del resto . La ff non rispecchia
correttamente ne gli avvenimenti ne il periodo preciso del manga (del
resto è una ff non un riassunto), approfondisce la storia di
Sanae e Tsubasa (nel racconto userò i nomi dell’anime in
italiano perché più semplici da scrivere).
Era passato un mese da quando Holly era tornato in Giappone. Aveva
finalmente realizzato il suo sogno, diventare un giocatore
professionista. Presto sarebbe partito per la Spagna per giocare nel
famoso Real Madrid(si scriverà così …boooo) ma
prima voleva ancora per una volta rivedere i suoi amici, passare con
loro l’ultimo anno di liceo e rigiocare nel famigerato campionato
nazionale del suo Paese, con lui un nuovo compagno era entrato a far
parte della storica New Team, Paolo, giocatore brasiliano
eccezionale riconosciuto in tutto il mondo per il suo gioco di difesa,
abile in contrattacco e fantastico supporto per qualsiasi
attaccante. Holly e Paolo vinsero in Brasile tre campionati dietro fila
aggiudicandosi il soprannome di coppia di ferro, nessuno era in grado
di sconfiggerli…o almeno così credevano. Nuovi e vecchi
sentimenti verranno mescolati…traviati…e magari
migliorati…tutto in questa ff…seguitela con me…
passo a passo. Scusate dimenticavo di dirti che tutti i personaggi sono
opera del grande Yoichi Takahashi.
Capitolo 1
CAMPO DA CALCIO LICEO NANKATSU
< Guarda quelle smorfiose tutte in posa per farsi vedere >
commentò Susy notando la folla di ragazze venute ad assistere
alla partita sapendo benissimo che in realtà erano venute
esclusivamente per conoscere i due campioncini < Certo che
Paolo è veramente molto bello, se solo non ci fosse Holly ci
farei un pensierino. > sospirò la manager guardando il
difensore dribblare e passare al capitano.
< Bleh! Che ci troverete! E’ così idiota che potrei
scriverci un libro di barzellette > commentò Patty, quel
ragazzo non gli piaceva proprio, sembrava che non perdesse occasione
per infastidirla ed umiliarla.
< Tu dici così solo per colpa di quel piccolo episodio
al l’aeroporto. Dai non prendertela non è che puoi piacere
a tutti e poi ormai nessuno se lo ricorda più >
mentì Susi al ricordo.
< Non stavo pensando a quella storia. Ormai è acqua passata
> urlò Patty ricordandoselo invece benissimo, sarebbero
passati gli anni, i secoli, ma quel l’episodio non sarebbe mai
più stato dimenticato, ne era certa.
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Era una giornata caldissima, strano dato che si trovavano all'inizio di
febbraio, sembrava che la primavera bussasse prepotente per farsi
aprire, gli uccellini cantavano allegri ed i fiori dai diversi colori
iniziavano a sorgere timidi verso il cielo. Era arrivata
all’aeroporto prima di tutti, fresca di doccia ed elegante nel
suo nuovo vestitino, voleva fare bella figura, voleva stupirlo, del
resto lei in quei tre anni era cambiata, era più adulta,
più consapevole del suo fascino, più matura..più
tutto. Voleva che fosse la prima a vedere, lo avrebbe salutato in
privato, con riservatezza, in maniera timida ma composta, come si
addiceva ad una possibile fidanzata o almeno lo sperava. Ma fu tutto un
completo disastro.
L’aereo era atterrato con tre ore di ritardo facendo si che ad
aspettare il caro Hutton non ci fosse solo lei… ma
l’intera New Team… il preside del loro istituto.. con
tutto il comitato scolastico… Philip ed i suoi
amici…..tutti i capitani con rispettive squadre del campionato
giapponese..persino Mark… alcuni giornalisti…e molti
molti..ma molti curiosi.
All’atterraggio del giovane campione, dovette comunque lottare,
solo dopo due ore di spintoni, interviste e morsi, almeno due, Patty
riuscì a raggiungerlo. Gli era quasi arrivata davanti quando si
pietrificò.
< Ciao Holly! > una spumeggiante moretta gli si buttò tra
le braccia, incurante degli sguardi ironici dei suoi compagni e degli
scatti dei fotografi.
< Ciao Susy che bello vederti > sorrise imbarazzato, ancora non
era abituato alle ragazzine che gli si buttavano letteralmente sopra.
- anche per me Holly - piagnucolò la giovane
< Ehi Holly certo che è bello vedere che le cose non cambiano
mai > urlò Bruce seguito da tutta la squadra che felice di
rivederlo gli si lanciò addosso. I suoi amici gli erano mancati
da morire, le risate, gli allenamenti e le numerose partite passate con
loro erano i momenti più felici di tutta la sua infanzia.
< Ehi fate attenzione mi state pestando…ops scusa! > si
scusò Susy finendo sopra al piede di un misterioso ragazzo, era
atterrato insieme ad Holly ma si era accorta di lui solo ora, strano
quel biondino era veramente notevole.
< Ciao io sono Paolo > si presentò il ragazzo allungando la mano.
< Ciao > Susy diventò di colpo rossa, quel giovane la intimidiva.
< Scusatemi, non vi ho ancora presentato Paolo > si scusò Holly presentandolo all’intera New Team.
< Ma quel Paolo li?Quello famoso? > domandò Bruce a bocca
aperto seguito dagli sguardi ammirati dei compagni. Quel ragazzo era
un’autentica celebrità, si era aggiudicato il titolo di
miglior difensore di tutto il calcio giovanile. (ok è
leggermente esagerato ma che ci volete fare sono un po’
megalomane) e ora sarebbe approdato alla loro squadra per giocare
l’ultimo campionato nazionale.
Patty intanto era ancora immobile, incapace di proseguire, mancavano
solo tre passi al loro incontro ma le sue gambe iniziarono a tremare,
il suo giovane capitano sembrava un altro. Un uomo! Alto e abbronzato,
aveva l’aria di uno che sapeva quello che voleva e soprattutto
sapeva come ottenerlo, era veramente affascinante e bellissimo! La
forza e la carica virile che emanava la lasciò senza fiato. Si
sentiva inadeguata, fuori luogo, così piccola, tracagnotta e
sciocca…completamente inadatta a lui…come poteva aver
pensato solo un minuto che uno come lui avrebbe potuto stare con
lei…si doveva considerare fortunata di averlo conosciuto e di
poter dire un giorno ai suoi nipotini che c’era anche lei quando
il famoso Holliver Hutton iniziò a fare la sua comparsa nei
primi campi di calcio.
Si era girata, decisa ad uscire dall’aeroporto senza farsi
notare, non voleva incontrarlo ora, le serviva più tempo per
riprendersi dallo shock di averlo visto ma il commento di qualcuno la
fece bloccare e girare meccanicamente, terrorizzata..
< Mai vista una ragazza con una faccia così buffa!!!! >
La risata del giovane arrivò forte e inaspettata, quasi tutto
l’aeroporto sembrò girarsi nella direzione indicata dal
biondino… gli sguardi erano tutti catalizzati su di
lei…spalancò la bocca, non sapeva cosa fare, voleva
scappare, correre a più non posso fuori da quello stabile che
sembrava diventare sempre più piccolo, l’imbarazzo era
diventato insopportabile, sembrava che tutti gli occhi del mondo
fossero puntati su di lei e sulla sua faccia, doveva andarsene subito
ma non ci riuscì….lui era li di fronte a lei.
< Patty! Ma sei proprio tu? > Holly sembrò felice di
vederla incurante delle parole del giovane amico, le fu subito vicino
stringendole la mano, quell’espressione dolce e famigliare non
era cambiata, era sempre il suo Holly.
< Come stai Holly? > domandò la ragazza ancora rossa in viso.
< Bene grazie! E tu?Ti trovo molto bene > sorrise sciogliendola
tutta e facendole dimenticare in parte l’umiliazione subita
< Ma figurati! > mormorò ancora il biondino coprendosi la bocca e avvicinandosi ad Holly.
< Scusa non vi ho presentati questo è Paolo! Perdonalo Patty
non si sa comportate in maniera educata, dovrai portare pazienza con
lui…anche se spero la smetta subito di fare lo stupido! > lo
rimproverò girandosi verso di lui con sguardo truce.
Patty era allibita, imbarazzata ma soprattutto molto arrabbiata, come
si permetteva quell'estraneo di trattarla così, non solo
l’aveva offesa ma l’aveva fatto davanti lui...e non solo...
in serata di fronte al tg scoprì che una telecamera aveva
ripreso l’intera scena dall’inizio alla fine.
Da quel giorno per l’intero Giappone e oltre…. Patty era diventata la manager buffa di Hutton.
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< Avanti Bruce passa la palla….bella azione! Dai Paol prova a dribblare…ma no che fai! >
< Ma mister con questo non riesco a muovere un passo >
urlò Paol completamente abbattuto, nonostante i suoi sforzi e la
sua abilità non riusciva ad avanzare neanche di mezzo metro con
Paolo in difesa.
< Ok ora facciamo una pausa..vieni qua Paol che ti faccio vedere
delle finte > ordinò il mister prendendo la palla tra le mani
< Uffa che stress…per fortuna che sono considerato uno dei
migliori attaccanti del Giappone > sbuffò
raggiungendolo.
Susy corse subito ad allungare l'asciugamano ad Holly < Tieni asciugati il sudore >
< Grazie Susy >
< Di niente Holly > sorrise la manager diventando tutta rossa
"Ma guarda quella gatta morta...grrr che rabbia"quel
giorni Patty non
era per niente di buon umore, iniziò a lanciare asciugamani a
destra e sinistra in malo modo< tieni...tieni... tieni
> ruggì Patty lanciando l'ultimo a Paolo.
< Huau Grazie!…Ehi simpatia dai una lavata a questa!! > Paolo si tolse la maglietta lanciandogliela quasi in faccia.
< Ma come ti permetti non sono la tua serva >
Patty si infuriò rilanciandogliela subito in dietro
< Ehi ma che maniere! Del resto questo è il tuo
lavoro! Capitano ma perché non prendiamo
un’altra manager più dolce… e anche più
carina?! > sorrise in modo diabolico in direzione della
ragazza che sembrava esplodere da un momento a l’altro.
Quasi tutta la squadra si allontanò prima che la bomba
scoppiasse, ormai i litigi dei due giovani erano sempre più
ricorrenti e soprattutto sempre più violenti.
< Ha parlato l’adone!... Se non ti sto bene
perché non te ne vai tu…sono qui da molto più
tempo di te…e sono sicura che se chiediamo alla squadra di
scegliere.. non credo che la scelta ricadrà su di te…vero
ragazzi!? > Quasi tutti fecero finta di non aver sentito, chi
si allacciava le scarpe, chi mangiava, beveva, fischiava e chi
non trovando niente di meglio da fare abbassava lo sguardo imbarazzato.
Patty rimase a bocca aperta, non poteva credere che tutti quegli anni
di sacrifici e mani spezzate a lavare magliette potessero essere
dimenticati così dalla sua squadra.. e tutto a favore di uno
stupido, inutile difensore. Non sapeva se essere più arrabbiata
o delusa.
< AHAHAHAAHAH > la risata del giovane tolse qualunque
dubbio… era arrabbiata… furiosa..comunque questa volta
non avrebbe reagito, se l'era ripromessa, ormai le loro sfuriate erano
all'ordine del giorno, era diventato imbarazzante e poi Holly non
sembrava gradire, anzi era pronta a scommettere che la trovasse
ridicola...e buffa.
< Scusatemi!!! > urlò allontanandosi dalla scena
di un possibile crimine prima che succedesse l'irreparabile“Brutto stupido idiota.. ma chi si crede
di essere..solo perché sa calciare una palla pensa di potermi
trattare come una schiava…grrr” .
Quasi tutta la squadra rimase a bocca aperta compreso Paolo, non si
aspettavano un comportamento così arrendevole, non da Patty,
l'ultima volta dovettero intervenire in tre a placcare le ire della
manager che munita di mazza stava rincorrendo Paolo. Holly gli corse subito dietro.
< Penso che tu abbia esagerato > commentò Ted con l'appoggio di tutta la squadra. Tutti i ragazzi sembravano guardarlo in cagnesco
< Patty è un
pò nervosetta..è vero! Ma anche la miglior manager che un
club di calcio possa avere. Si preoccupa per noi continuamente e sa
sempre come tirarci su di morale> continuò Bruce
prendendo le sue difese, di solito era lui che amava provocarla ma da
quando Paolo era arrivato aveva dovuto cedere il posto. Il biondino non
aveva rivali a farla infuriare, a volte era divertente ma molto spesso
era veramente pesante, anche per lui.
< Non vi sembra di esagerare > Susy era stata in silenzio per
tutto il tempo, non gli era piaciuta l'ultima frase di Bruce e non
ci stava, anche lei era una brava manager, meno esperta ma sicuramente
più tranquilla e utile di Patty < Insomma alla fine gli
ha solo chiesto di lavargli la maglietta, una cosa che io faccio tutti
i giorni, mi sembra che la sua reazione sia stata esagerata >
< Veramente la pensi così Susy? > Paolo sembrava colpito dalle sue difese
< Si! > gli sorrise dolce, anche se amava Holly doveva ammettere che quel ragazzo l'eccitava molto.
< Ok allora pensaci tu! >.gli lanciò la maglietta
< EH?? >
Patty intanto era entrata nello spogliatoio sbattendo la porta come una furia,
si doveva calmare, doveva fare qualcosa che le facesse smettere di
pensare ad un omicidio. Non era da lei dar così peso alle parole
e al comportamento di un ragazzo che non fosse chiaramente il suo
capitano.
< Patty > Holly
l’aveva seguita, era
preoccupato, voleva scusarsi del comportamento villano
dell’amico. Non riusciva a capire perché si comportasse
così non era da lui e lo avrebbe scoperto ma ora doveva
pensare a Patty, di una cosa era sicuro nessuno doveva comportarsi
male
con la loro manager.
Si era girata confusa non si aspettava che la seguisse
< Devi scusarlo..Paolo non
è cattivo, non riesco a capire perchè si comporti
così ma ti prometto che lo punirò > disse appoggiando la mano sulla sua spalla.
Quel semplice contatto la fece arrossire fino alle
radici dei capelli, trovarsi nello spogliatoio con lui la faceva
sentire agitata e nervosa. “Oddio questo spogliatoio sembra
così piccolo e stretto…se solo lui mi abbracciasse ora..
sarei disposta…”Avvampò nuovamente per i suoi
stessi pensieri “che sciocca che sono sto facendo la figura della
demente…devo dire qualcosa” non riusciva a parlare
< Scusa non volevo > si scusò Holly togliendole la mano dalla spalla fraintendendo il suo rossore.
"Brava Patty! Ora ho fatto anche la figura della pudica...grr ma perchè sono così fessa! Devo dire qualcosa..."
< Tranquillo Holly ormai ho capito che tipo è Paolo > “egocentrico…Idiota…stupido maschilista”
< Davvero? >
< Ma si! So che cerca solo di scherzare..forse è
un modo per attirare l'attenzione su di se...si sentirà solo > “Tze...ma chi quello!”
< Dici? > Holly sembrava confuso
< Si immagino che si senta un po’ spaesato…è logico
lontano dal suo paese Natale >”L’inferno”
< Forse hai ragione > Holly sembrò rasserenarsi. La
spiegazione della manager poteva essere convincente. Magari avrebbe
potuto parlarci, per chiarire, sicuramente Patty aveva ragione.
"Tanto bello quanto stolto...che amore...fai quasi tenerezza"< cercherò di essergli amica …tranquillo > “Dopo averlo
torturato…calpestato…e soprattutto
umiliato”
< Beh certo che quello che mi ha fatto più più male e
scoprire
quanto poco importi alla mia squadra di me. > abbassò lo
sguardo
triste, sapeva che non era vero, ma aveva bisogno di un po’ di
coccole e qualche complimento non gli avrebbe fatto male…. ne
aveva veramente bisogno dopo tutto quello che aveva passato.
< Cosa stai dicendo? La New Team non può fare a meno di
te.. sei fondamentale per l’intera squadra e sai benissimo che
tutti ti vogliono bene...devi credermi!" > Holly era turbato non gli piaceva
vedere il visino della sua manager così triste, in quella situazione la trovava
così piccola e indifesa, l’istinto gli avrebbe detto di abbracciarla ma cosa avrebbe pensato la
sua manager di quel gesto. Era sicuro che si sarebbe spaventata, come prima quando gli
aveva appoggiato maldestramente la mano sulla spalla, sembrava un
gattino impaurito. Holly si sentiva confuso e a disagio non sapeva come
comportarsi, con i ragazzi della New Team era facile, una pacca, un
consiglio e di nuovo il buon umore.. ma con una ragazza.. con la sua
manager…con Patty.. era tutto così difficile…non
capiva…ma una cosa era sicura avrebbe fatto correre la sua
squadra finché l’immagine di quel viso triste non fosse
scomparsa dalla sua mente.
Patty si sentiva un pò in colpa, però vederlo così
preoccupato per lei non gli dispiaceva affatto, sospirò <
tranquillo lo so che in fondo mi vogliono bene…semplicemente
non volevano mettersi in mezzo.. non sono stata molto carina a
chiederglielo>
Il sorriso di Holly non si fece attendere < Brava e non dimenticare mai che non potremmo mai fare niente
senza di te…sei il nostro tifoso, la nostra manager
nonché amica numero uno >
< Ehi Holly ma dove sei? > gli allenamenti erano ripresi
< Arrivo! > stava per uscire quando si
fermò < Patty…
volevo dirti ..che insomma… ho sentito molto la tua
mancanza in Brasile > corse via senza lasciarle il tempo di
ribattere.
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