| Il momento peggiore della settimana è la domenica sera. Appena prima dell'inizio della settimana "lavorativa" mi trovo sempre a pensare a tutto ciò che avrei potuto (o dovuto) fare.
Oggi non è domenica, ma è il giorno prima dell'inizio del liceo. Oggi avrei dovuto cercarmi un vestito nuovo per il mio primo giorno di scuola, provare nuove acconciature o nuovi trucchi allo specchio. Questo nuovo inizio avrebbe dovuto preoccuparmi, o esaltarmi. Sono inquieta, appena consapevole che è l'inizio di una nuova fase. Ma non sono overexcited
Faccio il mio zaino. Metto due quaderni, un astuccio con due penne dentro e un diario. Domani sarà giusto una giornata introduttiva, per conoscere le materie e i prof.. Mi scelgo i vestiti per domani. Vado in cucina e mi preparo una camomilla.
Una delle cose che mi piacciono di più è l'odore della camomilla. Mi ricorda i periodi in cui ero malata, felice poichè saltavo un giorno di scuola; mi guardavo sempre un cartone o un film, a volte leggevo qualche rivista di moda. Non che la moda mi interessasse particolarmente, ma era una delle piccole cose che facevo per passare il tempo.
Mi sdraio sul letto, prendo il mio quaderno e mi metto a disegnare. Non disegno particolarmente bene; i protagonisti dei miei disegni stanno tutte nella stessa posa statica; in piedi, braccia incrociate sul busto (in una posa che accuratamente nasconde le mani) e volto impassibile. Piano piano però noto che sto migliorando; riesco a disegnare i nasi realisticamente ora. Disegno una tizia che guarda con indifferenza l'orizzonte, i capelli in una treccia a spina di pesce, e mentre disegno il busto mi viene sonno, e quindi vado a dormire.
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