Sorridi,
Sasuke.
E gli occhi bruciano.
Che
bugia, quante bugie.
Sorridi,
Sasuke!, avrebbe
detto Naruto, ampliando
a sua volta il ghigno che sempre aveva sformato le sue labbra in una
sorta di
boccaccia. E Sasuke provava a farlo, si sforzava di piegare la bocca
all’insù
quel tanto che bastava da far credere di star sorridendo.
Si
odiava.
I
suoi occhi, in fin dei conti, mentivano spudoratamente.
Lui stesso se ne accorgeva. Sorridere mentre ci si guarda allo specchio
è come
raccontare una menzogna, una menzogna bell’e buona.
I
suoi occhi, torbidi e rossi come il sangue, mentivano.
Mentivano e facevano male. Sasuke lo sentiva.
E
mentre, dallo specchio, Itachi ghignava placidamente,
Naruto, ai suoi piedi, moriva.
N/A.
Mmh.
Mhm. ò_ò
Situazione
alquanto ambigua. Io a scrivere su Naruto?
Ridicolo, lo so. È che… non so, non mi sento
portata. E il “portata” ha una
marea di significati, eh. Dopo aver sentito per vie traverse di certi
mostri
delle fanfiction mi sono sentita, in un certo senso, inferiore XD
E
alla fine? Bah, ma chi se ne frega, ecco tutto.
L’altra
notte ho fatto un sogno: Sasuke allo specchio e
Naruto morto. Ho pensato subito che fosse un segno >_>
Di
certo, ritornando alla fiction, è fortemente non-sense
(per chi è depresso come me, il senso, comunque, immagino lo
troverà senza problemi). Personalmente
la ritengo una sorta di prova; anzi, di trampolino di lancio nel mondo
di
Naruto. Ho seguito l’anime quasi regolarmente, ho acquistato
un unico volume e
mi sono sparata un quintale di spoiler da rimanerci così
-> ò_ò
Non
sarò un’esperta, i personaggi però
m’ispirano un
sacco.
Vorrei
dire alla prossima, solo… non ne sono certa XD
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