Monologo di Alaska Young

di Sofia s writing
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Sono seduta sull'erba vicino all' incidente. Da qualche minuto mi sono schiantata contro una macchina della polizia. Il mio corpo è ancora lì, senza vita, con il petto premuto sotto al volante. Accorgermi e accettare il fatto che io sia morta è difficile. Un poliziotto si avvicina al mio finestrino a apre la portiera, cercando di capire cosa potrebbe fare per rianimarmi. Finalmente prova il mio  polso e capisce che è troppo tardi.  Mi sdraio sull'erba, certa che nessuno mi possa vedere ora. 

Non avevo pianificato i fatti in questo modo. In realtà non ho proprio cercato di pianificare la mia morte. Certo, qualche volta ci avevo pensato, ma non avevo mai fatto progetti. Chiunque mi abbia mai conosciuta potrebbe dirvi che se lo avessi pianificato, la mia morte sarebbe stata più... interessante. Ma in fondo, non c'è mai stato nessuno che mi abbia conosciuta davvero. Sto parlando di me stessa al passato. Non credevo che un giorno sarei arrivata a tanto.
So cosa pensate. 'Ma le dispiace?' Una domanda complicata. La risposta è difficile da dare in questo momento. Ovvio, mi dispiace per alcuni particolari, come non aver potuto dire addio a persone a me care. Anche se non erano tante. E poi c'è Miles...
Ecco, per lui mi dispiace. Non dovevo fare quello che ho fatto e poi tutto è sfuggito di mano e adesso mi ritrovo morta. E mi dispiace non essere mai stata realmente con lui.Ovviamente non si avvicina lontanamente al carattere dei ragazzi con i quali sono mai stata ma mi piace comunque. Non chiedetemi perchè, non riuscirei a rispondervi. Quello che so è che mi ha fatto sentire più dell'Alaska impulsiva e misteriosa che tutti conoscono. Chip ha detto che gli piacevano soltanto le parti carine di me. Ma è proprio questa la cosa più importante. Volevo qualcuno che vedesse che non sono perfetta ma non gliene importasse.
Ma qui finiscono i particolari per i quali mi dispiace. Sono felice di non essere più in vita? Non lo so.
Non mi dispiace morire. Ero sicura che un giorno o l'altro mi sarei suicidata comunque. Ma dopotutto, perchè sto qui a riflettere? 
Perchè devo provare emozioni proprio ora, che non potrei mai dimostrare niente a nessuno?




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