Vecchia shottina che ho ripescat
Vecchia shottina che ho
ripescato ed affidato alle manine sante della mia beta che paziente l'ha rimessa
a posto. Quindi un grazie enorme va quindi a Thalia per la pazienza che sta
dimostrando a stare dietro alle mie storie. Grazie mille tesoro, sei un angelo *hug*
Per tutti gli altri: buona
lettura, Yu.
Distrazioni
Seduto a gambe incrociate su un grande letto sfatto, Sirius
giocherellava con la piuma facendola roteare tra le dita o tenendola in
equilibrio sulla punta del naso. Era profondamente assorbito in quest’ultima
pratica quando la voce del compagno lo distrasse, facendogliela cadere in grembo
e macchiandogli l’addome nudo.
-Sirius, non distrarti.-
Il moro sbuffò riagguantando la pergamena abbandonata lì
accanto e scoccando un’occhiata annoiata al giovane che gli dava le spalle.
Remus era steso su un fianco, di traverso, poggiando la
testa sulla mano, il cui gomito puntellava il materasso, e sfogliava concentrato
un volume di Pozioni su cui, di tanto in tanto, annotava qualcosa ai margini
delle pagine.
-Non mi ero distratto.- Borbottò offeso -Ho finito.-
-Allora comincia con queste.- Senza neanche voltarsi Remus
gli porse un fascio di pergamene piene zeppe di annotazioni che fecero gemere
Sirius di frustrazione.
-Ma le conosco a memoria!- Piagnucolò infatti, ma fu subito
interrotto dall’altro che, senza smettere di scribacchiare in un angolo del
libro, spiegò:
-Lo so, per questo adesso mi interrogherai.-
L’animagus sbuffò, ma diede una rapida controllata agli
appunti del suo ragazzo e cominciò con le domande. Fu durante la spiegazione
della Legge di Golpalott che il suo sguardo cadde su qualcosa di decisamente
allettante. Sirius sorrise appena, accarezzando con lo sguardo la linea sinuosa
del sedere che si mostrava a lui in tutta la sua magnificenza, fasciato solo di
un paio di slip bianchi.
-Non distrarti Sirius!- Lo ammonì il castano schioccandogli
due dita davanti al viso, ma rimanendo comunque voltato di spalle. Sirius
ritornò alla realtà, strappato a viva forza da una meravigliosa fantasia fatta
di baci languidi ed occhi tentatori, carezze tremule, gemiti e sospiri
frammentati.
Il moro ebbe il buon gusto di arrossire ma brontolò
comunque –Ti stavo ascoltando.- Incrociando le braccia al petto.
Lo sbuffo scetticamente divertito di Remus lo raggiunse in
pieno, facendolo ringhiare.
-Caratteristiche dell’Amortensia.- Domandò a denti stretti
senza distogliere lo sguardo dalla nuca dell’altro che cominciò ad esporre con
calma.
-L’Amortensia è caratterizzata da una luminosità
madreperlacea e dal vapore che sale in spirali, prendendo un profumo diverso a
seconda di ciò che ci attrae. Considerato il più forte filtro d’amore,
l’Amortensia...-
La voce pacata di Remus si tramutò lentamente in un
mormorio di sottofondo mentre la sua mente navigava di nuovo libera verso lidi
libidinosi, fatti di sudore, sesso e pelle marchiata da graffi e morsi.
-Sirius! Dannazione, vuoi concentrarti? Tra meno di un mese
abbiamo i M.A.G.O!-
Il moro si riscosse nuovamente, trovandosi faccia a faccia
con il suo visibilmente irritato fidanzato, e gemette di frustrazione.
-Rem ti prego, basta. Sono esausto.- Lo implorò –E poi
conosci tutto, non c’è motivo di continuare.-
Il castano lo fissò ancora per qualche secondo per poi
sbottare:
-Che ne sai? Neanche mi hai ascoltato. Ti sei distratto in
continuazione.-
L’altro sbuffò.
-Sono più di due ore che ti ascolto! E poi...- Continuò
calando di un tono la voce e scoccandogli una maliziosa occhiata di
apprezzamento –Non è colpa mia se la tua presenza mi distrae.-
Gattonò verso di lui, facendolo distendere supino ed
imprigionandolo sotto di sé. Il licantropo alzò ironico un sopracciglio.
-Dunque sarebbe colpa mia adesso?-
Con un assenso del capo, Sirius si piegò su di lui
baciandogli lievemente le labbra piene e mormorando roco –Non sai quanto.-
Ricevendo in risposta una risatina sommessa.
-E quindi ‘cosa’?- Chiese il Caposcuola allacciando le
braccia al collo del suo ragazzo -Mi merito una punizione?- Insinuò mellifluo.
-Mmmh...- Gemette lievemente l’altro –Non mi tentare.- E
ricoprì di soffici baci quel viso amato.
-Perché?- Continuò imperterrito Remus, soffocando un
gemito, mentre Sirius scendeva lentamente lungo il collo.
-Perché potresti non riprenderti adeguatamente in fretta
per i M.A.G.O.-
Remus tentò invano di trattenere la risata spontanea che
scaturì, ma questa sfuggì dalle sue labbra spandendosi per l’aria e morendo
infine mescolata ad un sospiro frammentato, quando sentì la calda lingua del
moro torturare un quadratino di pelle decisamente sensibile nella conca della
spalla.
Sorrise malandrino -Correrò questo rischio.- Ed spostò la
testa di lato, esponendosi così maggiormente all’altro. Sirius ghignò sulla sua
pelle prima di attaccarla nuovamente, ringhiando deliziato.
Nella foga del momento il libro cadde per terra con un
leggero tonfo, seguito poco dopo dagli appunti che scivolarono lentamente un po’
più in là, ormai completamente dimenticati.
***
Allora?
Me lo lasciate un commentino? ^_-
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