Tell me you believe in love

di allthefandoms
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Ero stanco, stanco di tutto, mi gettai sul letto gemello e, proprio in quel momento, la porta si spalancò e un piccolo uragano biondo si precipitò all'interno della mia camera urlando "Louis, Louis, usciamo, usciamo!" Riuscii ad afferrarla al volo prima che rovinasse a terra, la presi in braccio sorridendo "calmati piccola tigre, sono stanco, dobbiamo uscire per forza? "Lei mi guardò con I suoi occhioni da cucciola, sospiri e la misi giù arrendendomi "ok, però ti copri bene e non facciamo tardi che devo studiare. Va bene?" Lei iniziò a saltAll'era e urlare per la camera tutta felice "va bene Madison?"la ripresi con aria di rimprovero ma sorridendo, lei si calmò un po' e annuì raggiante. Sì catapultò fuori dalla stanza e giù dalle scale verso l'ingresso, dove si fermò ad aspettarmi, io la segui preoccupato che potesse farsi male e divertito da tutto quell'entusiasmo. Madison era una bellissima bambina di 4 annida vivaci occhi azzurri e i capelli biondi a caschetto, l'amaro con tutto me stesso, se le fosse successo qualcosa non so davvero cosa avrei fatto. Mi sentii tirare per i pantaloni e abbassai lo sguardo, mi stava guardando spazientita, le sorrisi e, dopo aver coperto bene sia me che lei, la presi in braccio ed uscimmo. Eravamo a metà strada tra il parco e casa quando Mad si fermò davanti ad un bar "Lou, Lou, voglio le patatine e la coca - cola, me le compri?"le sorrisi dolcemente scuotendo la testa abbassandomi alla sua altezza "no piccola, non te le compro, ti fanno male al pancino" dissi passandole una mano sulla pancia coperta dal giubbotto rosa. Lei sgranò gli occhi" non è vero! Per favore Boo, mi prendi le patatine e la coca - cola? "Mi pregò un'altra volta facendo la faccina da cucciola con aggiunta di occhi lucidi. Quella peste! Sapeva perfettamente come farmi cedere ai suoi capricci. Sospiri rassegnato e prendendola per mano entrammo nel bar. Fummo accolti da un caldo tepore e dal fragrante odore del pane e dei dolci appena sfornati. La piccola si precipitò al frigo e prese una bottiglietta di coca - cola, poi si diresse al bancone e indicò al ragazzo, dietro di esso, le patatine che voleva e si voltò verso di me che li raggiunsi con il portafoglio in mano "quanto le devo?" Chiesi al ragazzo "sono tre sterline " mi rispose, quando alzai lo sguardo per porgergli i soldi i nostri occhi si incontrarono e, io, mi persi in quel verde speranza. Quando mi ripresi lo ringraziai e, prendendo Madison per mano, uscii. Avevo bisogno d'aria. "È carino " Disse la bimba che si gustava tranquilla le patatine sorseggiando la coca - cola, io la guardai in armando un sopracciglio, lei sorrise divertita e, facendo spallucce, scappò verso il parco, io sorrisi. Verso le 16 rientrammo, si sentivano delle voci provenienti dal salotto, spoglia entrambi dei giubbotti e ci recammo lì. Una volta giunti nella stanza vidi delle persone sedute sul divano, quando incontrai un paio di occhi marroni mi chinai verso Madison e, sorridendole, le dissi di andare a giocare in camera sua, lei annuì e corse su per le scale. Era ora, non volevo lo scoprisse così, dovevo essere io, e solo io, a dirglielo.

Mio Angolino
Ecco il capitolo. Cosa ne pensate? Cosa succederà? Cosa deve dire Louis a Madison? Chi sono quelle persone? Commentate per favore.  Ci tengo davvero


 




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