Gagnsamr
e il grande viaggio
C’era
una volta un bambino di nome Gagnsamr che picchiava sua sorella. Un
giorno decise di partire per Mordor ma gli venne l’influenza.
Nonostante rischiasse di morire, decise di stare a casa, ma
trovò
un clarinetto che lo condusse sulla stalla dei maiali.
Lì incontrò un
turista arrabbiato che pretese di avere il suo piccione viaggiatore
rosa, che avevano mangiato la sera precedente. Dopo le dovute
spiegazioni, Gagnsamr affrontò il maiale ma venne sconfitto.
Gagnsamr si decise infine a correre ma inciampò, morendo. Per
sua
fortuna i cinghiali magici della foresta lo mangiarono e vomitarono.
Era risaputo che la bava poteva resuscitare i corpi, ma rinacque
sott’acqua e fece amicizia con un pesce-torrone di Natale che
era
decorato con lucine colorate e brillantini.
I due si avviarono
verso l’Olimpo ma Percy Jackson gli sbarrò il
fiume e dovettero
volare, ma Eolo li respinse con furia. Dovettero proseguire a mani
sotto lo Stige. Dopo tante fatiche incontrarono Saphira
squamesenzaluce, che fece loro la predica perché non si
erano lavati
e lei ricordava bene quando era senza squama ed era tanto triste da
non lavarsi affatto.
Andarono sulle mani ma si stancarono presto,
quindi noleggiarono una scopa volante ma costava troppo quindi
rimasero senza soldi. Chiesero soldi a Tremotino che diede
loro un tacchino e gli propose un accordo: se gli avessero portato un torrone
al fragolnocciolato avrebbe dato loro quello che non volevano, quindi
offrirono una big-bubble al Signore Oscuro sperando che desse loro il
torrone. Ma Tremo era allergico al torrone e
all’onestà quindi li
cacciò senza pandoro al gusto fragolbicoccato e senza il
denaro.
Presa la loro scopa, spazzò il salotto sporco
lamentandosi del lavoro di folletto malvagio, che lo stava lasciando
senza tempo libero.
Gangsamr e il suo amico Sylphs se ne andarono
e incontrarono una cabina blu vuota. Con essa partirono verso Mordor,
finalmente.
Ma purtroppo l’ autostrada era piena di Mangiamorte
che li costrinsero a tatuarsi un unicorno sul braccio. Per poter
proseguire loro dovettero tifare Voldemort a quiddich perché
aveva
una squadra recentemente costruita. Finita la partita arrivarono alla
casa sulla collina dove viveva la Fata Turchina, che li uccise.
Fine.
p.s. E vissero per
sempre morti, felici e contenti.. “Vissero”
è
una parola.
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Ehhhm credo di non dovere e/o potere
spiegare il perché di questa storia :'D
Diciamo che fa tutto
parte di un gioco, inventato con i miei fratelli in un pomeriggio
noioso. Consiste nello scrivere una storia, passandosi un foglio e
scrivendo non più di quattro parole a testa per volta. Ne
escono
delle robe altamente improbabili, ma possono fare davvero
sorridere!
Non sapevo in che categoria buttare questo macello,
quindi ho optato per il nonsense, anche se non è totalmente
una
storia originale. Insomma ci sono ovviamente personaggi di libri e
film che non mi appartengono! Quindi li cito qui sotto, con relativi
autori:
-Mordor (che non è una persona ma va be') appartiene al
mondo del “Signore degli Anelli” di J.R.R.Tolkien.
-Percy
Jackson è il protagonista della serie di “Percy
Jackson” di Rick
Riordan.
-Saphira (originariamente squamediluce) è la dragonessa
protagonista di “Eragon” di Christopher Paolini.
-Tremotino
(oltre ad essere il cattivo delle fiabe) è anche un
personaggio
della serie tv “Once upon a time”, “C'era
una volta” in
italia, dove è interpretato da Robert Carlyle.
-La cabina blu è
ovviamente il TARDIS del dottore nella serie tv “Doctor
who”.
-Sylphs è il nome utente di una ragazza qui su efp, che
ho scritto in un momento di vuoto mentale (spero che tu non abbia
letto 'sta schifezza Sylphs, ma nel caso perdonami xD)
-Mangiamorte,
Voldemort e quiddich sono del mondo di “Harry
Potter” di
J.K.Rowling.
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