A u t o l e s i o n i s m o
1. Zexyon _ 3mo k1d
Le
bestemmie dei suoi genitori, di là.
Vasi
rotti, rumori
raccapriccianti, schianti, e Dio solo sa che cos'altro.
La
sua
camera era piccola, ma vi si rifugiava ogni volta che poteva.
Si
sedette per terra, appoggiando la schiena al letto.
Dalla
cartella, vicino a lui, tirò fuori l'astuccio.
Allontanò con un
calcio lo zaino, e sistemò la bustina in mezzo alle gambe
incrociate. Lo aprì, e tirò fuori quello che
cercava. Scagliò
l'astuccio dall'altro lato della stanza, e tenne in mano quello che
cercava.
Il
taglierino.
Lentamente,
fece uscire la lama.
Sorrise
leggermente, e si tirò su la manica.
Appoggiò
la lama sul braccio, e prima di cominciare con l'operazione attese un
momento.
Osservò
il braccio. Sottile e magro. Se avesse premuto troppo, sarebbe
effettivamente morto.
Suicida.
Suicidio.
Che
bella parola.
Autolesionismo.
Questa
era una parola perfetta. Significava procurarsi del dolore [ piacere?
] da soli.
Ed
era quello che Zexion faceva.
Ogni
volta che i suoi genitori litigavano, ogni volta che suo padre
picchiava sua madre, ogni volta che veniva costretto a fare
ciò che
non voleva.
Ogni
volta.
Ogni
volta, Zexion tirava fuori quel taglierino, e lo passava sul braccio.
Ma
stava attento: si faceva tagli solo in mezzo, tra il polso e il
gomito.
Quella
volta, però...
Con
un sorriso stanco, appoggiò la lama affilata sul polso. Se
fosse
morto... sarebbe stata opera sua.
D'improvviso
si riscosse, e afferrò l'i-pod nella tasca del giubbotto.
Si
mise un auricolare solo, nell'orecchio destro.
Gerard
Way faceva del suo meglio per fare sentire la triste canzone.
Riprese
la sua opera.
Appoggiò,
come aveva fatto un sacco di volte, la lama al braccio.
Premette.
Una
gocciolina di sangue fece la sua comparsa.
Non
gli importò, e spostò lentamente il taglierino.
Ora il sangue era
di più.
Zexion
reclinò la testa all'indietro, chiudendo gli occhi.
Quel
bruciore... quel bruciore, che lo faceva sentire a casa... eh, si, a
casa...
Mmmmh...
Quel
piacere, quel piacere! Come definirlo? Viscerale.. quasi... quasi
sessuale...
Tolse
il taglierino dalla ferita, e gli diede una leccatina. Leccò
tutto
il sangue che vi si trovava, senza lasciarne una goccia.
Ecco,
amava anche quello dell'autolesionismo.
Leccare
il suo sangue.
Bere
il suo sangue.
Nutrirsi
di se stesso.
Beeeeeeeeeeene
beeeeeeeeeeene, questa le ma mia prima fanfic con questo sfondo strano:
deprimente e introspettivo! spero vi piaccia!
Penso
che dedicherò un capitolo ai miei personaggi preferiti,
ognuno con la sua tecnica di autolesionismo preferita... xD Altrimenti
finisce qui con l'essere emo di Zexion e fine xD
Speriamo
che recensiate! Bachuxoli...
K i t s u n e _
P.s.: con il titolo, non intendo che gli emo si taglino, ecc, ecc,
anzi! Trovo che gli Emo siano persone particolari e piene di
qualità. Ma mi serviva una definizione per Zexy u_____u