Di salvataggi ed eroi

di Gnarly
(/viewuser.php?uid=606914)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Di salvataggi ed eroi


Non appena Lydia vide un qualcosa di nero strisciare sotto la scrivania, urlò in un modo così terrificante che avrebbe fatto invidia alla banshee con la voce più acuta e stridula di tutto il mondo sovrannaturale.
«Stiles, vieni immediatamente qui! C’è un mostro in camera di Allison!» (1)
La risposta non arrivò, in compenso, però, sentì dei rumori provenire dal magazzino nella stanza affianco.
«Dov’è il mostro che farò fuori in un batter d’occhio?» disse una voce dietro di lei.
L’immagine di Stiles col fiatone, munito di una mazza da baseball, la fece scoppiare in una fragorosa risata.
Lui sbuffò: «Prima urli manco avessi visto Darth Fener in persona, e poi mi ridi in faccia?» (2)
«Dovresti vederti. Rideresti anche te, fidati» si giustificò la rossa, sghignazzando.
«Allora la situazione non è così drastica come credevo, posso anche andare a dormire.»
«No! Non lascerò per nessun motivo al mondo dormire mia figlia nella stessa stanza di uno scarafaggio
Questa fu la volta di Stiles a scoppiare a ridere.
«Dimmi che stai scherzando. Ci siamo imbattuti in lupi mannari, lucertoli mutanti, guerrieri scandinavi costituiti da ossa ed un tizio che si divertiva ad uccidere gente a caso – anzi, non a caso, in base alla soprannaturalità del DNA –, e tu affermi di aver paura di uno scarafaggio? Un piccolo, nero, sporco ed insignificante scarafaggio?»
«Ehi, sono pur sempre una ragazza.»
Stiles bofonchiò qualcosa che alle orecchie di Lydia suonò come un “donne”, detto in maniera dispregiativa.
Lanciò la mazza sul materasso del letto e prese un fazzoletto dalla scatola poggiata sul comodino – interamente rosa, per fare pendant con il resto della stanza – per poi accucciarsi sotto la scrivania e schiacciare l’insetto.
«Sono un vero eroe» sentenziò infine, sollevando la moglie con le braccia – che, come si sforzava di far notare sempre Stiles, con tutti quelli allenamenti con il branco erano diventati ben definiti – e poggiando delicatamente le labbra sulla fronte di Lydia.
«Il mio eroe» rettificò lei, spegnendo le ultime parole sulle labbra di Stiles.
 


(1) Allison è la figlia di Stiles è Lydia;
(2) Darth Fener dovrebbe essere il cattivo di Star Wars; non sono una fan accanita della saga ma so che Stiles lo è, quindi ho pensato di inserirlo a caso nella storia




Note dell'autrice: ehilà, gente! Esatto: non sono morta, non mi hanno morso e Stiles non mi ha rapita per una fuga d'amore purtroppo.
È da un paio di mesi che ho questa flashfic nella cartella Efp asdjfwl - mi avete capito, niente domande -, ma non ho mai trovato il coraggio di pubblicarla.
Poi non so come, mi sono decisa e l'ho ricontrollata, per poi affliggervi questa pena - vi voglio bene, già già.
Oggi non ho molto da dire anche se di solito scrivo le NdA più lunghe della storia, quindi mi dileguo immediatamente per evitare di scrivere cose che non centrano assolutamento nulla con la storia.
Un bacione,
Gnarly


 
Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felici milioni di scrittori. (© elyxyz)
(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2983172