“Raqalis,
Raqalis, Raqalis, svegliati. Vivi, ama, pensa. Che gli alberi crescano
e i pokemon si sviluppino. Che le acque siano consacrate”
(cit.
adattata).
In principio, quando
l'Universo era
ancora ai suoi inizi non esistevano Spiriti ben distinti, ma solo
uno, che non era altro che lo Spirito dell'Universo, ancora neonato.
Non si sa come, ma mano a mano che l'Universo s'espandeva e si
creavano mondi, piccole schegge di questo immenso spirito si
staccavano per abitare in questi mondi. Alcune erano più
grandi
delle altre, così da creare mondi adatti alla vita. Un mondo
di
questi era proprio il nostro. Queste schegge dello spirito
originario, dopo eoni di inattività, presero coscienza di
sé e
dell'ambiente che le circondava. Il nostro spirito, dunque,
cominciò
a modellare il nostro pianeta per renderlo adatto alla vita. Ma non
poteva fare tutto da solo.
Staccò da
sé una scheggia. Il nuovo
spirito era fatto di fuoco, impetuoso e istintivo. Lo chiamò
Doleman, e gli
affidò le terre emerse,
il fuoco e il magma.
Ma un solo spirito non
bastava. La
Terra ancora non lo soddisfaceva: il magma colava, la terra
s'espandeva, per soddisfare Doleman. Quindi staccò una
seconda
scheggia.
Lo spirito era
più calmo e chiaro,
intelligente ed intuitivo. La chiamò Reminas,
e le affidò gli Oceani, i Mari e tutti i corsi d'acqua.
Piovve, e la
Terra quindi si colmò di fresca acqua. Ma acqua e terra
ancora non
bastavano.
Lo spirito
staccò una terza scheggia.
Il giovane spirito era allegro, pronto a darsi da fare, pieno
d'energia. La chiamò Minar,
e gli
affidò la cura della natura e delle sue piante. Minar
creò foreste,
prati, boschi dove prima c'era la nuda terra. Diede vita dove prima
non c'era.
Lo spirito creò
una quarta scheggia:
lo spirito era come Minar, ma più irrequieto. Lo
chiamò Falesius,
e gli disse di completare l'opera della sorella. Falesius
creò gli
animali e i pokemon, compreso l'uomo. Ma allora Falesius non
immaginava come sarebbe diventato.
Inquieto e sempre in
movimento, creò i
tuoni e i fulmini, dotando la Terra di luci diverse a quelle delle
stelle.
Una quinta scheggia si
staccò dallo
spirito: potente e silenzioso, infido e preciso, fu chiamato Solone.
Gli fu incaricato di creare e dare vita ai pokemon minerale, e di
infondere energia agli oggetti inanimati. Intelligente e riservato,
lo spirito riusciva a memorizzare tutto ciò che imparava.
Ci fu anche una sesta
scheggia: lo
spirito era estremamente curioso e aveva una smisurata sete di
conoscenza. Fu chiamata Lawana.
Le fu
incaricato di infondere il raziocinio in ogni animale e pokemon, a
seconda delle loro possibilità e capacità. Fu
così che ogni essere
vivente poté pensare ed essere consapevole di sé.
Alla fine, si
staccò la settima
scheggia. Lo spirito era particolare: s'appassionava per tutto. Fu
chiamata Sira. Il suo
compito fu
d'infondere un'anima a tutti gli esseri viventi. E fu così
che ogni
essere che vive può provare emozioni.
Volubile come l'aria, Sira
fu
incaricata di controllare i venti.
Sette spiriti erano stati
creati, e con
loro gli elementi che ancora oggi esistono. Lo spirito, stanco,
scivolò in un sonno profondo. Ma prima di cadere nel suo
letargo, lo
Spirito incaricò i Sette di badare al mondo,
finchè non si sarebbe
risvegliato. Ad ogni dose di Bene ce né anche un'equivalente
di
Male, era così che l'Universo si teneva in equilibrio. Lo
stesso
spirito era per metà benigno e metà maligno, di
conseguenza anche
gli spiriti che aveva creato, e ancora tutte le creature e gli
elementi da loro creati erano permeati da forze del bene e del male,
in perenne lotta tra loro. Il Grande Spirito avvertì i sette
fratelli di questo, li raccomandò di non interferire con gli
eventi
del mondo se non quando strettamente necessario: solo con le
esperienze dirette s' impara. Solo quando una delle due potenze
stesse per soccombere all'altra, dovevano intervenire. I Sette lo
ascoltavano attentamente, per poi salutarlo un'ultima volta quando lo
Spirito li mandò via.
Mentre scivolava nel sonno,
l'ombra
pensò che il Bene non avrebbe creato problemi,
perchè il Male è
sempre vicino a lui...
I Tre Spettri erano
svegli...
Quando lo Spirito
s'addormentò del
tutto, i Sette presero forma di pokemon. Per riconoscersi, presero
una forma simile. Ognuno poi personalizzava il proprio corpo da
pokemon. Dopotutto non sapevano ancora dell'esistenza dell'uomo.
Animali e pokemon vivevano in simbiosi, e i Sette abitavano gli
elementi che più trovavano adatti a loro. I pokemon e gli
animali
crescevano, si evolvevano, e ogni tanto una nuova specie si
distingueva dalle altre. Millenni dopo, l'uomo cominciò ad
evolversi, e si accorse della presenza dei Sette. Nonostante ogni
civiltà ne venerasse solo qualcuno, gli spiriti non si
lamentarono.
Ma quando l'uomo cominciò a rovinare tutto in nome di un
bene
superiore, combattendosi, stuzzicando i pokemon leggendari (che non
erano altro che incarnazioni dei Sette) allora era il momento di
agire...
Il resto è
Storia. Anche quella che
sto per raccontarvi.
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