Shock

di piumetta8
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"Amanda!"

Un urlo e poi il boato, fragoroso, paralizzante, distruttore. Le braccia di Claudia Joy non erano riuscite ad arrivare a sua figlia nell'estremo tentativo di proteggerla e quel richiamo, quasi una preghiera arrochita, era stato il suo ultimo barlume di coscienza.

Amanda aveva cercato di farsi largo nella calca, di non lasciarsi sopraffare dalla disperazione, di raggiungere sua madre mentre l'attentatore azionava la bomba che avrebbe potuto far saltare in aria tutti loro.

Per una frazione di secondo aveva pensato a suo padre, ad Emmalyn, a Jeremy e la concreta possibilità di non riabbracciarli mai più aveva annientato ogni altra forma di pensiero. Se voleva uscirne viva doveva essere forte, non doveva lasciarsi vincere dal panico.

Doveva raggiungere la mamma e stringersi a lei perché solo insieme ce l'avrebbero fatta. Lo sapevano entrambe.


Il generale Holden inarcò la schiena sulla scomoda sedia che gli aveva causato diversi fastidi e dolori alla colonna vertebrale negli ultimi cinque giorni. Lui ed Emmalyn, praticamente, non si erano mai mossi dall'ospedale nonostante Michael avesse ripetuto più volte alla ragazza di concedersi un break, l'avesse quasi implorata di tonare a casa a riposare.

Tutto inutile, lo sapeva. Emmalyn era cocciuta quanto lui e, quando si metteva in testa una cosa, fargli cambiare idea era praticamente impossibile.

A ridestarlo, in quel primo pomeriggio, era stato un lamento proveniente dal letto nel quale Claudia Joy aveva espiato la sua agonia in quei lunghissimi, interminabili, cinque giorni. Timoroso allungò una mano a sfiorare il viso tumefatto e livido della donna che amava e lacrime di sollievo, di gioia iniziarono a scolargli fin nel colletto della camicia.

"Tesoro, tesoro mio! Finalmente sei tornata. Ho avuto così tanta paura di non poterti stringere mai più a me!"

Nonostante fosse dolorante, Claudia Joy allungò una mano come a voler frenare quelle lacrime che Michael mostrava senza ritegno.

"Amanda sta bene?"

Chiese la donna con un filo di voce. Il generale Holden deglutì a vuoto e il suo pianto di sfogo si placò in singulti soffocati.

"Amanda non sta bene. Avrà bisogno di noi per farcela!"

Con uno sforzo quasi sovrumano, Claudia Joy si scoprì del lenzuolo e cercò di mettersi seduta nonostante le proteste del marito.

"Portami da lei!"





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