Not enough strong, not enough fast di CuteLilShit (/viewuser.php?uid=651527)
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Hai tredici anni.
Sei un ragazzino, stai facendo i compiti.
Stai sull’orlo di piangere, non riesci a risolvere i monomi che la professoressa ha assegnato.
Sei stupido.
Butti a terra il libro, preso dalla rabbia.
Non riesci a sopportarlo.
Ogni ora, ogni giorno. Sei un adolescente problematico ti ripetono, ma non ti aiutano, ti giudicano.
Tutti.
I tuoi genitori non sono a casa, i tuoi due fratelli maggiori sono usciti con i loro amici.
Perché loro gli amici ce li hanno.
Esci di casa, è quasi sera e il tramonto tinge il cielo di varie sfumature di rosso e rosa. La città caotica è indifferente a qualsiasi cosa tu faccia.
Rientri in casa.
Non vuoi continuare così.
Vai in cucina e prendi un coltello.
Avanti, stai solo sperimentando d’altronde, no?
È solo un modo per farti notare almeno una volta.
Lo fai.
La lama fredda squarcia la pelle sul tuo collo e il sangue comincia ad uscire.
Il dolore prende il comando.
Ti stai pentendo. Corri il più possibile vicino al telefono. Ogni passo diventa sempre più pesante e lento, ti gira la testa e il sangue continua ad uscire.
Avanti, sei forte, sei veloce, ce la puoi fare.
Ma non lo sei abbastanza, non sei abbastanza forte, non sei abbastanza veloce.
Ti accasci a terra e non riesci a muoverti. Il sangue esce velocemente come le lacrime. Ripensi a tutto ciò che è successo nella tua vita,, a tutte le cose brutte, tutte le cose belle.
Pensi al fatto che ancora una volta hai sbagliato, come al solito, e spiri.
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