Angolo autrice
festeggiamenti
Gohan
*con indosso un cappellino di carta*: Salve a tutti e
benvenuti alla festa in onore del cinquantesimo capitolo di
“All about us”! ^^
Vegeta
*scansa Gohan che cerca di infilargli un cappellino*:
NO.
Gohan:
Uffa. *si rivolge ai lettori* Comunque, Rowan vi
ringrazia immensamente per averla seguita fin qui e ci tiene a farvi
sapere
quanto i vostri commenti la incoraggino e la spingano a non abbandonare
questa
infinita raccolta.
Vegeta
*borbottando*: Invece dovrebbe.
Gohan
*tira un coppino a Vegeta*: Non essere maleducato.
Vegeta
*occhiataccia*
Gohan:
E ora annunciamo l’ospite d’onore della festa: ka93 *applausi registrati* che riceve in
premio un cesto di biscotti e una sessione di abbracci gratis dallo
scorbutico
qui di fianco per aver recensito lo–
Vegeta:
COSA?
Gohan
*sorriso innocente*: Non te lo avevo detto?
Vegeta:
Mi rifiuto categoricamente.
Gohan
*sussurrando*: Vuoi stare in bianco per i prossimi tre
mesi?
Vegeta
*sorpreso e inquietato*: Tu passi troppo tempo con
Bulma.
Gohan:
U.U
Vegeta:
Stai diventando una donna.
Gohan:
Allora?
Vegeta:
Mpf.
Gohan:
Questo è un “okay” u.u
Rowan
*con un cappellino di carta in testa, fa la sua entrata
in scena spingendo un carrello*: È arrivata la torta!
Vegeta
*si fionda sulla torta*
Gohan
*facepalm*
Rowan:
*tono professionale* Questo cinquantesimo capitolo è
ambientato nella saga di Freezer quando Gohan si lascia prendere
dall’ira dopo
la “morte” di Crilin e inizia a darle di santa
ragione a Freezer, spero che non
sia una schifezza :D *riesce a fregare una fetta di torta a Vegeta e la
porge
ai lettori per tentare di corromperli*
Disclaimer »
Dragon Ball © Akira
Toriyama.
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50. Super
Saiyan
Non avrebbe mai
creduto che in un essere all’apparenza così
indifeso potessero celarsi tanta
grinta e coraggio. Non che non avesse già avuto prova del
valore di Gohan, ma
in quel momento, vedendolo colpire Freezer con tanta furia e osservano
il
mostro fissare quei colpi a occhi spalancati, provò un
brivido di terrore al
pensiero che la sua potenza si estendesse fino a quel punto.
Era solo un
maledetto bambino mezzosangue, in fondo.
Digrignò i
denti, mentre un atroce dubbio si faceva strada nella sua mente: che
fosse lui
il guerriero destinato a divenire Super Saiyan?
Non si accorse
di avergli appena concesso l’onore più grande, di
aver rivolto a quel moccioso
non solo un pensiero di timore, ma anche una lieve –
involontaria – punta di
rispetto.
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