Prologo
(Jane)
Lisbon è nervosa. Tramite il mio microfono e la sua auricolare cerco di tranquillizzarla. Andrà tutto bene. Sarò con lì con lei. Più o meno.
Veramente sono sul divano, febbricitante e avvolto in una coperta.
Ma la mia nuova sensitiva preferita se la caverà alla grande, ne sono sicuro. Mi ha visto fare quello show mille volte. E oggi si è esercitata.
La sua voce è flebile. Cominciamo bene, non è molto convincente.
Dice che sta per vomitare. Panico pre-spettacolo. Me lo ricordo.
Sto per vomitare anch’io.
No, la mia non è ansia, figuriamoci.
Colpa di questa dannata influenza.
Credo. |