Premiati e contenti

di ice_cream
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Premiati e contenti



Rientri finalmente a casa dopo una giornata lunga e stancante ma comunque piena di soddisfazioni.

Lanci svogliatamente il cappotto sullo schienale della poltrona rossa del salotto e con lo sguardo lo cerchi al di là della parete. Per un attimo senti dei fortissimi crampi allo stomaco e temi che lui non ci sia. Temi che se ne sia andato, di nuovo, per sua scelta questa volta.

Invece, sporgendoti poco più avanti, intravedi i suoi piedi nelle pantofole verde scuro incrociati uno sopra l’altro.

Un sorriso ti nasce spontaneo sul volto e riprendi fiato, non ti eri neanche accorta di essere rimasta in apnea.

Lo raggiungi sul divano dove ti aspetta a braccia aperte: “Hey splendore.”, ti accoglie tra i suoi possenti bicipiti – che hai sempre amato alla follia – e ti regala un bacio dolcissimo sulla tempia. “Ciao.”, gli sussurri appena.

Lasci cadere indietro la testa, usando il suo braccio come cuscino e inspiri a pieni polmoni il suo profumo.

“Come è stata la premiazione?”, ti domanda, pur sapendo già cosa gli dirai.

Sollevi di poco la testa, “Non hai visto? Abbiamo vinto!”, esclami tutta contenta con un sorriso enorme per poi baciarlo.

Nathan non può fare a meno di sorridere di rimando e stringerti forte a lui.

“Ho visto qualche foto di te con i premi! Beh, ora posso dirlo: l’allieva ha superato il maestro!”, eslcama divertito provocandoti una risata.
“In qualche modo dovevo far sentire la tua presenza, no?”, gli fai l’occhiolino.
Non ti interessa se non ti hanno fatta salire sul palco, sei felice comunque perché i vostri fan sono stati ripagati a dovere e anche il vostro lavoro è stato premiato. Certo, sarebbe stato carino ringraziarli in diretta ma a quanto pare la produzione dei People’s Choice Awards ha un’allergia cronica per gli show televisivi della ABC. Ormai lo sapete e a voi va bene così.

“Ti meritavi quel palco, Stana.”, afferma all’improvviso più serio.

“Lo sai come sono fatti quelli, concedono il grande momento soltanto a quelli della loro squadra e al massimo ad uno show dei nostri. Quest’anno è andata così, Nate. Il prossimo andrà meglio… e ci sarai anche tu là con me.”, lo rassicuri. Sei convinta di quello che stai dicendo e per questo Nathan ti fissa sorpreso. Anni fa hai fatto l’errore di mettere la tua privacy prima di voi e non vuoi che accada di nuovo così, per tranquillizzarlo, lo baci di nuovo. Ti abbandoni per qualche minuto tra le sue braccia e lasci le tue labbra incollate alle sue.

“E comunque, indipendentemente da tutto, anche quest’anno li abbiamo stracciati!”, esclama facendoti ridere di gusto.

“Ed eri bellissima.”, poi ti fissa per qualche secondo “Rettifico, sei bellissima.”

Sorridi.

“Anche se devo ammettere che ero un po’ geloso.”

Ti sollevi un po’ con la testa: “Geloso?!”, domandi con un sopracciglio alzato, fissandolo divertita. Adori quel broncio che mette tutte le volte che qualcosa lo infastidisce.

“Scherzi? Ti hanno definita la più bella della serata! Ti fissavano tutti!!”, si giustifica mentre cerchi di trattenere a stento una risata. “Hai idea di quanti tweet hanno scritto su di te e su quanto eri bella e perfetta? Tutti ti volevano…”, conclude con ancora una punta di gelosia nella voce e abbassando lo sguardo.

Lo osservi per un secondo con quello sguardo da cucciolo che ti ha conquistata fin dal primo giorno in cui l’hai visto e con l’indice gli tiri su il mento e gli volti il viso verso di te.

“Hey, mi fa piacere essere piaciuta alla gente ma a me interessa l’opinione di una sola persona.”, gli dici nel tentativo di calmarlo un pochino. Gli stampi un altro bacio sulle labbra e poi ti dirigi verso l’entrata a prendere i primi che hai appoggiato sul tavolino quando sei tornata in casa.

Gli porgi il suo: “Complimenti, miglior attore.”

Ti prende per il braccio e ti tira di nuovo giù sul divano insieme a lui. Si rigira quel premio tra  le mani e lo confronta con uno sguardo fugace con quelli che avete messo sulla mensola dell’armadio. “Guarda che sono uguali, cambia solo l’anno!”, lo prendi in giro togliendoglielo dalle mani. Lui scuote la testa e insieme lo appoggiate a terra.
“Senti un po’ mentre girovagavo su Twitter e bruciavo di gelosia mi è cascato l’occhio anche su una certa intervista… cinese…”, comincia con un pizzico di malizia.

“Intervista cinese? Non so di cosa tu stia parlando!”, ti liberi dalla sua presa e scatti in piedi come una molla, rossa in viso.

“Oh no, no, no Signorina Katic. Questa volta non scappi!”, si alza anche lui e ti raggiunge in cucina, intrappolandoti tra il suo petto e il bancone del lavandino.

“Sbaglio o hai velatamente ammesso che sono l’uomo della tua vita?”, ti domanda sempre più malizioso.

“Cos- Io non ho- Io…”, ti poggia un  dito sulle labbra per zittirti mentre cerchi di dare una spiegazione alla figuraccia fatta con i cinesi. Con quella domanda ti hanno spiazzata e non sei stata in grado di spiccicare parola, proprio come ora.

Nathan ride.

“Cretino.”, gli tiri un piccolo pugno sulla spalla ma lui continua a ridere. “Mi hanno colta alla sprovvista! Insomma, non sapevo cosa dire. Non mi andava di mentire…”

“Quindi sono davvero l’uomo della tua vita!”, gongola tutto soddisfatto mentre le tue guance si imporporano.

“Mah, vedremo… potrebbe anche essere Mr. Fillion!”, ammetti alla fine. Tanto comunque era una battaglia persa in partenza.

Di sicuro non si aspettava quella risposta perché sgrana gli occhi e, dopo un attimo di esitazione, ti prende il viso tra le mani e ti bacia con passione.

Dio, quanto ti era mancato quella sera!

Approfondite il bacio e lasciate che le vostre mani esplorino i vostri corpi. Vi accarezzate, vi abbracciate.

Stai terribilmente bene con lui, ti senti al sicuro.

Nate si allontana da te di qualche centimetro e tu ti prendi qualche secondo per osservarlo in tutta la sua bellezza e semplicità.

“Voglio fare sul serio questa volta, Nate. Solo io e te, al diavolo tutto il resto.”, affermi finalmente. Sai che Nathan voleva sentirselo dire da parecchio tempo e tu stessa ti stupisci della facilità con cui le parole ti sono uscite di bocca.

Lui non può fare a meno di sorridere ed è in quel momento che i suoi occhi blu si illuminano di una luce nuova. “Ti amo Stana Katic.”

“Anche io ti amo Fillion.”, sorridi contro le sue labbra.

Riprendete a baciarvi con forse troppa passione e quando il bicchiere vuoto a fianco a voi si rovescia, capite che forse è il caso di darvi una calmata.

“Bello il vestito eh, davvero. Lo adoro… Maaaa mi piaci di più senza!”, esclama prima di cominciare a togliertelo e portarti in camera accompagnato dalla tua risata.

 

Questa volta siete in due a combattere per un futuro insieme e sei più convinta del fatto che, nonostante tutto e tutti, ce la farete.

Insieme.

Dopotutto siete gli Stanathan, no?
 
 



ANGOLINO DI POLLA:
Buongiornoooo! :) 
Beh beh, è da tantissimo che non scrivo qualcosa di Stanathan eeee ieri sera son stata colta dall'ennesima crisi esistenziale hahahah
E' totalmente nonsense come shot, ma spero vi sia in qualche modo piaciuta lo stesso xD 
Grazie come sempre a Ivi che legge, corregge, mi sopporta e trova titoli decenti per le mie storie! hahahah Praticamente fai tutto tu sorella ;) <333 
Alla prossimaaaa e ricordatevi che Stanathan is real (Fania, you know what I mean) :D
Ari 




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