Incondizionatamente

di Adele_
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È sempre la stessa storia, sempre le solite sensazioni, le stesse identiche da secoli. E non risparmiano nessuno, è inutile, è inutile che ci illudiamo, l’amore è come la morte, inevitabile.
Ma Samuele lo pensavi così spesso? Arrossivi come una bambina, quando pensavi a lui?
Così ci sei ricascata di nuovo.E non in una pozza di cioccolato questa volta, ma in un lago ghiacciato.
E ti ecciti quando siete vicini, esattamente com’è stato una volta con Samuele, quando vi siete rubati quei baci in camera, quando vi siete morsi le labbra con i denti. 
E con lui adesso, quando eravate in quel letto per terra, certo non così vicini come lo eravate tu e Samuele, però era lì, comunque.
Eravate vicini, e tu lo guardavi mentre dormiva. Lo avresti guardato per ore.
Con i suoi baffetti e i suoi cappelli che cura tanto. Per secoli l’avresti guardato.
Meglio se anche lui avesse guardato te e non dormisse, così avresti potuto osservare le sue iridi celesti.
E quando parlavate tu, lui e tuo fratello quella sera.
Eravate così vicini, Dio. Ti sei avvicinata e gli hai soffiato sulle labbra dicendogli “uomo di mezza età” e lui ti ha catturato il naso con le dita giocosamente come fossi una bimba.
Quanto hai desiderato le sue labbra in quel momento! Ti saresti praticamente tuffata su di esse se non ti avesse fermata la presenza di tuo fratello. O della tua insicurezza? Ti domandi se lui era eccitato e voglioso quanto lo eri tu e se ti avrebbe baciata.
Queste sono le domande che ti fanno riflettere, tirare indietro. Sbaglio forse? Per favore, non prenderti in giro.




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