Soffio cinabro
spinge i miei polmoni
ai tuoi
così che io non
possa
reggermi
senza il tuo respiro.
Mentre vivo di vento e
luce
sogno d’esser
sveglia e
nei miei sogni ci sei
e mi sciogli le mani.
Guarda,
le mie braccia diventano
ali.
Ma nei giorni ti slanci ancora
dilani le mie
membra giovani,
vergini stroncate
languiscono morendo.
Come papaveri che chinano
il capo
sullo stelo stremato,
quando la pioggia li
opprime.
Rimane solo un filo
vermiglio che collega
i miei polmoni ai tuoi,
ma tu non lo vedi
perché
ti stai abbattendo ancora
sul mio collo
stanco.
|