Odiava le serate di gala.
Quello che aveva sognato la prima volta che Chris l’aveva
portata con sé, era stata una serata passata ad un tavolo con Chris, avrebbero
fatto conversazione, magari sarebbe riuscita a conoscere di Brangelina…
Invece era stata una serata schifosa.
Tanto per cominciare i Brangelina
non erano presenti.
Si era ritrovata a partecipare ad un buffet in piedi, dove
una ragazzetta l’aveva scambiata per una cameriera e le aveva chiesto di
riempirle il bicchiere.
Christopher era stato trascinato via poco dopo il loro
arrivo e lei aveva passato la serata con Nick, l’agente di Chris.
Quel pover’uomo l’aveva consolata, istruita e intrattenuta
per tutta la serata.
Inutile dire che nel viaggio di ritorno ne era nata una
discussione accesa con Christopher, conclusasi con l’annuncio che lei avrebbe
volentieri fatto a meno di accompagnarlo di nuovo.
Invece aveva passato un’altra serata in disparte ad una
festa a Los Angeles, e stava sorseggiando un po’ di spumante da un calice
mentre Nick cercava di calmarla.
Sarebbe esplosa. Se lo sentiva.
Non poteva credere di aver ceduto agli occhi da cucciolo di
Chris e di esserci cascata di nuovo.
Era molto tentata di chiamare un taxi per farsi riportare a
casa, ma continuava a ripetersi di aspettare altri cinque minuti.
Altri fottutissimi cinque minuti.
«Eccoti qui.» Chris la raggiunse cingendole i fianchi da
dietro e baciandole il collo.
«Eccomi qui.» Bofonchiò in risposta.
«Lo so.» La fece voltare verso di lui. «Scusa se ti ho
lasciata da sola, ma adesso non mi muovo p..»
«Chris puoi venire un attimo?» Robert Downey Jr si era
avvicinato richiamando l’attenzione del biondo e facendo sbuffare Charlotte.
«Ciao Charlie, sei uno splendore.»
«Grazie.» Borbottò lei in risposta sentendo già la presa di
Chris allentarsi sui suoi fianchi.
«Posso rubartelo cinque secondi?» Chiese Robert afferrando
il braccio del suo ragazzo e iniziando a trascinarlo da una parte.
«Nessun problema.» Fece un sorriso tirato e finì lo spumante
nel suo bicchiere mentre i due si allontanavano.
Non si può dire di no a Robert Downey Jr.
Soprattutto non poteva dirgli di no una come lei.
Inutile dire che quando aveva espresso quel pensiero ad alta
voce, a Christopher, qualche ora dopo, lui si era arrabbiato e le aveva tenuto
il broncio fino al giorno successivo.
Non poteva farci niente.
Una parte di lei continuava a sentirsi leggermente a disagio
in mezzo a tutte quelle star, quei pezzi da novanta che fino ad un paio di anni
prima poteva vedere solo attraverso lo schermo della tv.
E passare le serate da sola con l’entourage di Chris non
migliorava molto la situazione, si sentiva leggermente inferiore e per questo
si odiava. Si arrabbiava e quindi poi litigavano.
E questo lo detestava ancora più.
Non ricordava quando la situazione era cambiata, quello che
sapeva, era che quella sera si era sorpresa quando aveva riso alla battuta Kaley Cuoco ed era rimasta un attimo frastornata prima che
Thomas Lennon la prendesse in giro. Charlie si era stretta nelle spalle e aveva
fissato le proprie scarpe fino a che non aveva sentito uno sguardo addosso.
Aveva alzato il volto e si era voltata a sinistra in
silenzio, incontrando gli occhi azzurri di Chris che la guardavano, le sue
labbra si erano incurvate all’unisono con quelle di lui, poi era tornata a
parlare con il gruppetto di attori che la circondavano.
«Posso rubarvi Charlie un attimo?» La mano destra di Chris
cinse il suo fianco mentre lui sorrideva ai colleghi. Thomas sollevò le mani
verso il cielo.
«Andiamo a casa o vuoi restare ancora?» Le sussurrò con le
labbra gentilmente premute sulla sua tempia, Charlie sorrise.
«Casa.» Sfiorò con le dita della mano destra il contorno del
premio che Chris teneva in mano. «Dobbiamo festeggiare degnamente, Mr. Favorite
action movie actor.» Disse
leggendo le incisioni sul premio e facendo una smorfia. «Non è granché come
titolo…Potevo trovare di meglio.»
«Troppo tardi, Mrs. Favorite action
movie actor.» Rispose lui sghignazzando. «No, è
orribile, hai ragione.»
«Io ho sempre ragione.» Riprese Charlie pronta.
«Ora non esageriamo.» Rise avvicinando il volto di lei al
suo, pronto a baciarla.
«Evans.» Una voce li interruppe, facendo roteare gli occhi a
Charlotte.
«Non ci posso credere, tutte le volte…» Borbottò sottovoce,
ma facendosi sentire da Christopher che le carezzò un braccio per calmarla
voltandosi poi verso il ragazzo che aveva appena parlato.
Il giovane sembrò rendersi conto del disagio di Charlie
perché non appena Chris si voltò verso di lui si mise quasi sull’attenti,
stringendo la sua macchina fotografica al petto.
«Scusi signor Evans…» Iniziò incerto. «Volevo solo chiedervi
se potevo fare qualche scatto.»
«Chiederci?» Charlie lo guardò sollevando un sopracciglio
interdetta.
«Sì.» il ragazzo abbozzò un sorriso cercando di rilassarsi.
«Per
la rivista. Ed il sito. Sarebbe bello avere una foto degli sposini.» Chris si
voltò verso Charlotte guardandola divertito, in attesa.
«Ok, ma non chiamarci più sposini.» Concesse lei.
«Ok, signora Evans.» Annuì il ragazzo portando la macchina al volto.
«E neanche signora.» Lo minacciò Charlie. «Mi fa sentire vecchia.»
«Ok.» Il giovane fotografo indietreggiò leggermente intimorito.
«Smettila…» Le sussurrò Chris ad un orecchio. «Non voglio che pensino
che ho sposato una maniaca del controllo.»
Charlotte sorrise divertita guardandolo con la sua migliore faccia
tosta, ma venne completamente presa alla sprovvista dal bacio che lui le
depositò sulle labbra e dal flash che ne seguì poco dopo.
«Questo non è valido.» Mormorò a fior di labbra.
«Oh sì che lo è.» Rispose lui a fiato corto strusciando il
naso contro quello di lei. Legando gli occhi a quelli di lei, un brivido le
percorse la schiena costringendola ad abbassare lo sguardo per prima.
«Anche questo non è valido. E lo sai bene.» Chris sorrise
divertito.
«Oh, sì.» Sghignazzò, concentrandosi poi sul fotografo che
sembrò essere soddisfatto di quello che era riuscito ad ottenere.
Chris tornò a voltarsi verso Charlie.
«Adesso.» Le cinse di nuovo il fianco guidandola verso
l’uscita. «Che ne dice di andare a festeggiare degnamente questa vittoria a
casa, signora Evans?» Le sussurrò le ultime due parole contro il collo.
«Andiamo a casa, signor Evans.» Lo colpì sul petto
amorevolmente.
***
Salve.
Torno a pubblicare.
Mancavo da troppo e volevo farlo.
Non è la migliore delle mie storie, anzi non sono affatto
soddisfatta di come sia venuta fuori, ma sto cercando di riprendere la mano e
le idee e diciamo che se questa storia avrà un minimo di successo potrei
prendere in considerazione di stendere una long (?) o una os
su un argomento affrontato in questa ff.
Spero di avervi fatto sorridere almeno un po’.
Un abbraccio.
Alla prossima
Cos
Ps. Sì, sono una mamma molto orgogliosa per la vittoria di
Chris ai PCA quindi dovevo omaggiarla in qualche modo.
Cos Out