Fandom: Supernatural
RPF;
Pairing&Characters: Misha
Collins/Jensen Ackles (Cockles); Robbie Thompson;
Rating: Giallo
(ma solo
per un il riferimento sessuale alla fine. Giusto uno scrupolo di
coscienza);
Genere: Commedia,
Vagamente umoristico (?), Generale;
Words: 1043;
Summary: La storia dietro le scelte narrative del
fantastico Robbie
Thompson, il tweet Cockles/Sabriel ritwittato da un sempre
più matto Richard
Speight Jr e le reazioni di Jensen e Misha.
Note: Questa
one-shot è
stata concepita l’istante in cui Sam ha sollevato il badge e
ha detto di
chiamarsi agente Gabriel e che Dean era l’agente Collins.
Sono una fan dei
Genesis (in particolare di Phil Collins), perciò non mi fate
ramanzine sulla
scelta dei nomi. Se non era inteso per noi come un riferimento cockles,
allora
perché non potevano chiamare Sam col cognome Collins? ;) Mh?
Dai, su.
*Per chi non lo sapesse, Cockles, oltre a essere
l’improprio
accoppiamento dei cognomi dei nostri beniamini, significa in inglese
“molluschi”.
Le vongole sono molluschi e spesso si trova un riferimento a cockles,
invece
che a clams sui menù.
Disclaimer: Naturalmente,
MIO MALGRADO, i personaggi non mi appartengono e le scene che racconto
in
questa piccola one-shot non è (probabilmente) mai accaduta.
L’uso improprio dei
pensieri di Robbie Thompson naturalmente è opinabile e
inventato…
quasi. Forse. Ahah :D
Agent Sabriel and Agent Cockles
Robbie Thompson è un po' un fanboy.
Tutti agli studios lo sanno e non è infatti un caso
che Fan Fiction,
il fantomatico duecentesimo episodio dedicato al fandom, la lettera
d'amore che
tutti aspettavano dopo dieci anni, sia stato commissionato proprio a
lui.
Tutti infatti sanno che Robbie adora cazzeggiare su internet, che adora
stare
dietro a quello che è il fandom più folle e
affezionato che ci sia, che oltre a
un attivissimo account Twitter, ha un non tanto segreto account Tumblr.
Naturalmente. però, passare troppo tempo tra i tweet e le
teorie di shipper
appassionate e fin troppo fantasiose può avere intensi
effetti collaterali... e
sì, Robbie ne sa decisamente qualcosa.
In ogni caso, comunque, il punto del discorso è che Robbie ama
Supernatural
e ama farne felici i fans. Ama metterci sottotesto, una vagonata di
sguardi
intensi e tanto, tanto Destiel. Dopotutto, è diventato uno
scrittore anche con
questo obiettivo, cioè la volontà di abbattere il
quarto muro e di scrivere
cose degne di nota per fans fantasticamente fedeli.
Per questo, dopo Fan Fiction e il suo incredibile successo, avere di
nuovo in
mano le redini di un episodio - e soprattutto un episodio con Sam, Dean
e la
sua amata Charlie -, all'inizio gli ha messo addosso un bel po' di
agitazione.
Temeva di non riuscire a reggere il confronto col suo stesso lavoro e
di non
soddisfare i fans allo stesso modo.
Ma, alla fine, si sa come finiscono queste cose. Basta solo un po' di
ispirazione e... voilà! Tutto fatto.
L'illuminazione tanto attesa giunse non molto tempo dopo e
conseguentemente a
una domanda che lo attanagliava da giorni: è una puntata
dove non posso
inserire Cas e dove qualcosa di spudoratamente Destiel finirebbe con lo
stridere. Cosa faccio? Non posso far finta di niente e propinare un
classico
filler, devo fare qualcosa che mandi in delirio chi si aspetta qualcosa
di più,
chi guarda oltre la singola narrazione...
E l'idea arrivò.
Quella sera stessa, veramente, a cena con sua moglie, mentre inforcava
con
l'acquolina in bocca un ciuffo di spaghetti alle vongole. Cockles*,
pensa masticando mentre un sorriso malvagio si dipinge sulla sua bocca,
ma
certo!
Ora, come abbiamo detto, Robbie è un fanboy e di
certo, visto il suo
appartenere per natura a molteplici fandom, non è cieco,
né tantomeno sordo
(voglio dire, le voci di corridoio su Misha e Jensen sono tante e
stranamente
tutte plausibili...).
Così, dopo cena e dopo un bacio a Marie - sia benedetta
quella donna e la sua
passione per la cucina italiana -, Robbie va a sedersi al computer e
comincia a
scrivere, pregustando già la faccia di Jensen Ackles alla
visione del copione.
****
Mesi dopo, Robbie si presenta in anticipo agli studios per la lettura
preliminare del copione. Il suo episodio verrà filmato a
giorni e sì, non vede
l'ora di vedere chi e quanti capiranno i riferimenti di cui
è tempestato lo
script.
Insomma, Dean che si finge un agente col cognome di Misha? Dean che
mangia Kale
(uno stupido cavolo di cui Misha si è apertamente definito
ghiotto e di cui ha
fatto costruire interi vestiti per GISHWHES)? O
addirittura Dean che
utilizza il cognome Presley perché, evidentemente,
"he can dig
Elvis"? (Sì, Robbie ha letto Twist&Shout e no, non
ne vuole parlare.)
L'entusiasmo, però, sparisce in fretta, quella mattina, e
una giornata iniziata
in apparenza come si deve, si rivela molto deludente.
Non è che Robbie voglia suonare ingrato - ha infatti
ricevuto un sacco di complimenti
per l'episodio, per la caratterizzazione di Dark Charlie, per Dean che
combatte
con frullati proteici il demone dentro di sé e per le
chiamate puntuali di Cas
(almeno quelle le hanno notate).
E' solo che nessuno sembra aver notato altro, neanche le cose
più evidenti
come i cognomi degli agenti, liquidati come un semplice riferimento ai
Genesis
(che comunque sempre siano lodati, anche se pare siano stati in grado
di
offuscare Sabriel e Cockles).
Però Robbie è un fanboy, come abbiamo
già ripetuto. E come tale è molto, molto
paziente. Aspetterà il momento giusto, quello della diretta,
dove è certo che
chi di dovere capirà e saprà renderlo orgoglioso.
****
Alla fine Robbie naturalmente aveva ragione. La puntata è un
successone (ottimo
rating, un sacco di tweets, Tumblr in visibilio, facebook con meno
condivisioni
idiote del solito) e quella sera il nostro caro scrittore festeggia con
sua
moglie Marie a un ristorante italiano. E ordina pasta e vongole.
Perché ok, Robbie è un fanboy, anche e
soprattutto un nerd, ma certamente no, non
è un ingrato e sa bene chi deve
ringraziare per questo nuovo successo
della sua carriera.
Per cui felice, quella sera, Thompson si gode la cena e la
soddisfazione,
contento e spensierato.
Anche se proprio non può fare a meno di domandarsi se almeno
Misha ha carpito
la personale benedizione che Robbie ha dato alla loro tresca.
****
"Non posso crede che Richard abbia ritwittato una cosa del genere. Ci
mancava solo lui con questa storia…" sbotta un biondo texano
in un letto
di Vancouver.
"Io dico solo che di Robbie bisogna almeno apprezzare la tenacia..."
dice Misha, raggomitolato sotto le coperte al fianco di Jensen. "E' dal
duecentesimo episodio che manda segnali... sai, le ragazzine che fanno
Dean e
Cas e che, guarda caso, sono fidanzate nella vita reale..."
"Misha, l'unica cosa che apprezzo di Robbie è la sua
sfacciata fortuna di
non incontrarmi mai senza testimoni. Lo prenderei a pugni se
potessi..."
borbotta Jensen a pancia in giù e con la faccia schiacciata
contro il cuscino,
mentre si gratta pigro un fianco.
Misha ride e tende una mano per accarezzargli la schiena nuda, premendo
giocoso
e affettuoso le dita sulle lentiggini. "Amore mio, gli atteggiamenti da
bullo di Dean non ti si addicono per niente, lasciatelo dire..."
"Ma davvero?" dice Jensen, aprendo un occhio per sbirciare fintamente
crucciato Misha, ma solo per qualche secondo. E’ troppo
impegnato a rilassarsi
sotto le sue carezze per mantenere la farsa – maledetto Misha
e le sue mani
troppo, troppo morbide!
"Davvero! Jensen, tu non sei Dean. Se lo fossi...." e Misha allora si
avvicina a mordicchiargli la pelle tenera del lobo, respirando bollente
contro
il suo orecchio. "... staresti decisamente sotto quando facciamo sesso,
caro mio."
P.S.
LUNGA VITA A BOTTOM!DEAN :D
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