Lettera

di Dimea
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Ambientata dopo "Il conquistatore di Shamballa"


Lettera

24 Dicembre 1925

Fuhrer,
Monaco è gelida in questo periodo.
Qui dicono che non faceva così freddo da almeno 5 anni... insomma, da quando sono arrivato io.
Ironico, vero?
In realtà non riesco a capire il tipo di freddo che sento.
Sembra una desolazione glaciale.
Una voragine dell'anima che butta fuori gelo e dolore.
Ma da quando sono così... pessimista?
Un lustro.
Un lustro intero.
Ed ora, più che mai sto peggiorando.
Domani sarà Natale.
Ed io sono solo.
Sto perdendo le speranze di tornare a casa.
Queste lettere sono state il mio unico appiglio alla sanità mentale.
Qui rischio di impazzire.
La cosa peggiore è che sto cercando di accantonare i ricordi di "casa".
Troppo dolorosi .
Ma qualcosa non vuole uscire dalla mia mente.
Il suo ricordo.
Ciò che mi tiene sveglio la notte.
Ciò che mi ha fatto distruggere mezza casa.
La sua immagine, mio Comandante.
Non riesco ad accantonarla, non riesco a dimenticarla.
Perchè?!?
Perchè continua ad invadere la mia mente, così prepotentemente ?
Lei, ha la sua Hawkeye che si prenderà cura di lei... ed io?
Io sono qui, solo.
Un eroe di guerra!
Ho salvato un mondo!
Cosa me ne faccio?!?
Sono solo, è questo che conta.
Mio fratello è sempre con me... ma sono solo.
Ah, no... Al si è sposato... due mesi fa.
Ironico...
Terribilmente, orribilmente ironica la vita, nevvero?!?
Forse è il caso di smetterla con questa corrispondenza... tanto non avrò mai risposta.
Che dire...
Buon Natale , Mustang.
Con Infinito Amore.

Acciaio





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