Buona
lettura:
Caro
diario,
mi
sentivo solo e non
riuscivo a capire perchè, visto che ero circondato dai miei
soliti
amici. Loro avevano la loro vita da vivere tra compiti, esami,
quidditch e... e l'amore. Ecco, non è che ne fossi geloso,
anzi era
bello vederli felici, sapere che almeno loro se scappavano dalla Sala
Comune era perchè la voglia di baciarsi, dopo un pomeriggio
a
sfiorarsi, era ormai troppa; però questo era il punto della
mia
solitudine: io avevo i compiti, gli esami, il quidditch, ma se
scappavo dalla Sala Comune era solo perchè avevo bisogno di
spazio,
perchè non ne potevo più del loro sfiorarsi
ingenuo eppure un po'
troppo intimo... volevo non sentire l'amore nell'aria e non farne
parte!
Passavo
le mie intere ore
libere alla Torre di Astronomia o alla guferia o al lago
perchè mi
piaceva parlare da solo e mi faceva tenerezza tutta la mia
volontà
nel pensare tutto tranne che a quegli occhi grigi, nel pensare a
quanto la mia vita potesse essere breve e non a quanto la mia vita
potesse essere felice. Volontà che, forse, non era
abbastanza,
perchè era la felicità che agognavo ed erano
quegli occhi grigi
che, per la prima volta, mi avevano reso geloso dell'amore che
respiravo ma che non mi apparteneva!
Sono
Harry Potter. Ho
sedici anni e presto partirò alla ricerca di ciò
che potrà mettere
fine alla vita di Voldemort.
Sono
Harry Potter. Ho
sedici anni e mi sono perdutamente innamorato del figlio del braccio
destro d Voldemort, di colui il quale, molto probabilmente,
quest'anno marchierà la sua candida pelle, la sua intera
esistenza,
non perchè crede nella causa ma perchè ama i suoi
genitori, quegli
stessi genitori che ci credono, quel padre che non vuole deludere e
quella madre che, prima di lui, è stata marchiata dal
più freddo
dei fuochi, dal più amaro dei dolci, dal più
atroce dei dolori, dal
marchio più infame e che questa volta non può
difenderlo. E allora
ecco che io, il bambino sopravvissuto, il prescelto, se non posso
salvare me, vorrei almeno salvare le sue labbra. Perchè io,
Harry
Potter, amo Draco Malfoy!
Dopo
la premessa della mia
solitudine e l'aver finalmente sputato fuori dai miei pensieri il suo
nome, ora posso realizzare che è tutto vero! Ed ecco la
depressione...
Come
può Harry Potter
amare Draco Malfoy? Me lo chiedo da un po' eppure non riesco a
capire. Sino all'anno scorso ci odiavamo, non perdevamo un'occasione
per menarci, quest'anno, invece, è come se io non esistessi.
Ad
esempio, l'altro giorno stavo uscendo dalla Sala Grande con Ron,
Hermione e Ginny e “per caso” l'ho urtato mentre
lui stava
entrando. Tutti i ragazzi che avevano assistito alla scena, quindi
tutti, perchè si, le botte non mancavano solo a me, si erano
fermati, un silenzio inquietante solo per me e lui, ma cosa succede?
Niente! Passa ed entra. Non solo mi manca, ma ho proprio bisogno di
prenderlo a pugni!
Forse
è questo suo
fregarsene di me che mi ha fatto capire di provare qualcosa. Bramo le
sue mani su di me. Che i pugni nascondessero altro? Ed anche per lui
è così?
Ultimamente
è strano,
taciturno, non ghigna neanche più. È poco Malfoy.
Forse,
finalmente, è solo Draco... Draco... È troppo
strano pronunciare il
suo nome, pensarlo come Draco.. si, cioè Draco.. che bel
nome.. Non
me n'ero mai accorto. Draco... È come se la mia bocca fosse
stata
creata con l'unico scopo di chiamarlo... Draco...
Qualche
giorno fa, Ron non
faceva altro che accarezzare la pelle di Hermione dire qualcosa su
una qualche scala delle pelli. Io non ne potevo più,
così decisi
che era ora di parlarne con qualcuno, iniziavo ad odiare i momenti
felici di coppia di quei due, una volta eravamo un trio adesso si
trattava di un Ron + Hermione ed Harry, e io? Perchè io
potevo solo
essere il prescelto e mai il ragazzo “+” di qualche
ragazzo?
Quindi come dicevo, avevo bisogno di parlare con qualcuno e quel
giorno, come ormai capitava spesso, andai a rifugiarmi da Ginny. So
cosa lei provi per me e so quanto male le abbia fatto dicendole la
verità sul mio orientamento sessuale, anche se in
realtà è stata
lei a scoprirlo quando, dopo averlo urtato e non aver ricevuto
risposta, scappai su alla guferia e lei venne a cercarmi. Il mio viso
stravolto aveva soltanto manifestato troppo chiaramente ciò
che
nella mia testa era solo confusione. Comunque (caro diario, caro
diario.. L'idea è stata di Hermione... “Scrivi i
tuoi pensieri, ti
aiuterà a mettere un po' di ordine dentro te.”
Invece creo solo
confusione. Comincio a credere di essere sbagliato rispetto a tanti
miei coetanei , che tendono a vivere e non a sdraiarsi sulla riva del
lago e scrivere i loro pensieri. Manco fossi Voldemort e stessi
creando un Horcrux, chè in quel caso, seppur sbagliato, un
senso
almeno l'avrebbe!!) andai da Ginny. Lei era in biblioteca, stava
lavorando ad un tema di pozioni, era un brava studentessa e, a
differenza dei suoi fratelli e di me, non aveva problemi in quella
stupida materia (parlava di “arretire i sensi”
Piton, ecco, forse
a qualcosa potrebbe servirmi... dopo!), ma era soprattutto bella, con
i suoi lunghi capelli rossi e i suoi grandi occhi castani, con le sue
guance tempestate dalle lentiggini e le sue carnose labbra rosa.
Labbra morbide e alla pesca, labbra che ho assaggiato, labbra che ho
illuso, labbra che comunque mi sorridono ancora! Era bella, brava e
buona e solo con lei, ironia della sorte, riuscivo a parlare di lui!
Mi
avvicinai e mi sedetti
di fronte a lei, scriveva dell'amortentia, eppure non era una pozione
per una ragazza del quinto anno e lei notando la mia aria confusa mi
disse che non stava facendo i compiti, stava “semplicemente
facendo
qualche ricerca che potrà essermi utile”,
così le sorrisi e lei
mise tutto da parte pronta ad ascoltarmi anche se io non avevo detto
niente, mi ero soltanto seduto e le avevo soltanto sorriso. Ma lei mi
conosce bene e mi odio per quello che faccio, per quello che le dico,
perchè so che un cuore innamorato è facile da
illudere e io l'ho
illusa, e io le parlo di un altro.
Le
dissi che volevo
parlargli perchè non sta bene, è più
pallido del solito ed ha
sempre lo sguardo impaurito ma rassegnato, sguardo che non gli
s'addice, che lo rende sì bellissimo ma che fa male,mi manca
anche
il suo ghigno!!! Le dissi che non potevo più vederlo
così, che se
non reagiva lui allora lo avrei fatto io, magari Piton mi avrebbe
tolto 100 punti, ma una sana rissa avrebbe fatto bene sia a lui che
al mio povero sistema nervoso e ai miei poveri ormoni che bramavano
il suo contatto. Le sue gote presero fuoco per la mia ultimo
espressione e per smorzare l'imbarazzo inizia a ridere e lei con me.
Era la risata più falsa che due adolescenti potessero mai fare, perchè
uno
rideva per l'imbarazzo della verità della sua affermazione e
una
ragazza rideva perchè piangere ormai non serviva a niente!
Inutile
dire che Ginny mi sconsigliò tutto quello che le dissi, ma
capì
tutto ciò che non le dissi, ovvero che ero stanco di pensare
a
Voldemort, che volevo provare l'eccitazione di un bacio rubato tra
un'ora di lezione e l'altra, che volevo sfiorare la sua pelle e
provocargli un brivido , che volevo incontrare un suo sguardo
d'intesa per ritrovarci nudi poi nella Stanza delle
Necessità, a
rotolarci fra lenzuola pulite che dopo il secondo amplesso,
però,
sapessero di noi. Ginny capì questo e tutto quello che io
non avevo
capito, così mi disse che non dovevo prenderlo a pugni,
dovevo solo
dirgli tutto quello che non avevo avuto il coraggio di dire a lei. Mi
sorrise, prese le sue pergamene ricoperte dalla sua fragile scrittura
e i suoi libri ricoperti dagli ingredienti per l'amortentia, e se ne
andò!
Quella
notte non pensai a
Draco, perchè ero troppo impegnato a prendermi a calci
mentalmente.
Ginny non aveva solo la scrittura fragile. Ginny è fragile.
E mi
ama! Il “+” che non trovo, chi sarebbe felice di
aiutarmi a
scrivere in uno stupido diario, chi mi guardo come Harry e non come
il prescelto, è Ginny e io quel giorno le avevo aperto il
mio cuore
che però ha posto solo per quello stupido biondo!
Così in quella
sera, l'unica che Voldemort mi lasciò libera, la mia testa
veniva
maltratta dal mio cuore. Per Ginny.
Ecco
caro diario, neanche
Ginny mi ha aiutato, perchè io non posso, come se niente
fosse,
andare da Draco e sputtanarmi. Certo, mi riempirebbe di pugni e
almeno i mie ormoni si calmerebbero, chè di docce fredde o
solitari
il mio “amico” non ne può
più. Ma se anche a questo lui rispondesse con indifferenza? Non sono forte come Ginny, il mio
volto è trasparente, la mia testa già fin troppo
maltrattata e il
mio cuore non abituato a tutto questo. Potrei uccidermi se lui, ad
una mia dichiarazione del genere, si dimostrasse indifferente. E al
diavolo gli Horcrux! Al diavolo Voldemort! Al diavolo la cicatrice!
Al diavolo questa guerra che né io né Draco
vogliamo vivere da
protagonisti!
Ron
ed Hermione sostengono
che il mio animo tende un po' troppo al tragico e chissà,
magari è
vero. Ma, infondo, i miei sono problemi di serie B no? Io non posso
amare Malfoy perchè sono Potter, poi chi se ne fotte se
oltre ad
essere Malfoy e Potter siamo anche Draco ed Harry? Chi se ne fotte se
Draco ed Harry bramano la normalità, la
tranquillità, quella
fottuta felicità monotona che tutti i sedicenni innamorati
bramano?
Si dai, infondo, è il mio animo che tende al tragico, non la
mia
vita!
Ma,
forse, ho dimenticato
a scrivere il problema più importante: Draco, o Malfoy, o
Draco
Malfoy, come cazzo lo volete chiamare lo chiamate, è
gay????????????
Scrivi
in un diario,
Harry. Ti aiuterà a eliminare la confusione, Harry.
Già!
Caro
diario, scusa. Tu non
c'entri niente. A mai più!
Harry
chiuse il diario che
aveva in mano, lo gettò nel lago e si sdraiò
sulla schiena.
Osservava il cielo e pensava, o, forse, aveva pensato già
troppo e
stava semplicemente tenendo gli occhi aperti, o, forse aveva gli
occhi chiusi e stava semplicemente aspettando. Aspettando cosa poi,
era difficile dirlo...
Eppure
qualcuno arrivò,
perchè si sentivano dei passi avvicinarsi sempre
più per fermarsi
solo a pochi centimetri di distanza da lui. Harry aprì gli
occhi ma
li richiuse subito. Era Draco.
-Il
tuo tema
sull'amortentia faceva così schifo da buttarlo via?
-Ah,
quindi tu sai parlare
ancora?
-Solo
perchè ho di meglio
da fare che parlare con te non vuol dire che stia rincretinendo come
te!
-Se
vuoi litigare abbi
almeno la decenza e il coraggio di aspettare che mi alzi. Mi
è
mancato prender.... Tema sull'amortentia??
E
così dicendo si alzò.
Erano vicinissimi. Draco non si spostò e seppur Harry avesse
voluto
spostarsi, non potè, perchè una forza invisibile
o forse solo i
suoi ormoni, lo tennero fermo lì, a pochi centimetri di
distanza
dalle sue labbra.
-Si,
Potter.
-Uh..
Ehm.. Oh.. Beh..
-Poi
sono io quello che
non sa parlare!
-Ma
vaffanculo! Devo
andare a studiare!
-Così
di fretta? Come
mai?
-Hai
qualcosa da dirmi che
può essere più importante di un compito per Piton?
Silenzio.
Draco non
rispondeva ed Harry, quindi, poteva, anzi doveva, andarsene, ma
questa volta era il suo cuore a tenerlo fermo lì,
perchè sperava
che qualsiasi Dio abitasse i cieli, avrebbe fatto parlare Draco.
-Lucido
per scope. Limone.
Salsedine. Zuccotti di zucca.
-Co-cosa?
Draco
aveva elencato tutti
i suoi odori e sapori preferiti e...
-Amortentia!
-Quindi
non sei stupido
come vuoi far credere!
E
Draco lo baciò. Coprì
i centimetri che li distanziavano in un nano secondo, appropriandosi
delle labbra di Harry con rabbia e desiderio, mentre ad Harry girava
la testa. Fu un bacio strano, di quelli che sembrano iniziare con
l'inizio del mondo e sembrano durare in eterno. Le lingue si
intrecciavano poco a poco, timide per quell'intrusione inaspettata, i
denti cozzavano per la foga del gesto, per la disperazione di due
giovani adolescenti innamorati eppure rassegnati a non potersi amare
mai, le mani stringevano le guance l'uno dell'altro, le fronti si
sfioravano e i sapori si mischiavano in un vortice di sensazioni che
da quel momento sarebbero state le loro preferite. Ma bisogna
respirare per vivere e, seppur a malincuore, si separarono.
-Ma?
-La
Weasley mi ha detto
tutto!
-Ginny?
Ma perchè?
Aspetta! Tutto cosa?
-Tutto
quello che,
suppongo, da un'ora scrivevi in quel diario.
E
indico il lago!
-E...
Cioè.. Si.
Insomma..
-Seriamente,
Potter, mi
fai paura!
Ed
Harry sorrise
imbarazzato e Draco rise felice. Una di quelle risate che di falso,
stavolta, non avevano niente!
-Mi
ha fregato con
l'amortentia. Ne aveva un'ampolla in mano e ha aspettato che uscissi
dalla biblioteca per passarmi accanto e farmi sentire.. si ecco.. uh!
-Beh,
Malfoy, anche tu non
è che sei troppo loquace, eh!
Harry
gli rise in faccia e
Draco, con quel minimo di orgoglio Serpeverde che gli restava, o,
forse, anche lui succube dei suoi ormoni, gli saltò addosso
prendendolo a pugni. Colpi leggeri che si accostavano alle loro
risate.
Harry
perse l'equilibrio e
cadde e Draco gli cadde addosso. Erano uno sull'altro. Erano vicini.
Le labbra fremevano, le lingue si chiamavano, le mani si sfioravano,
le erezioni si scontravano.. e in quel pomeriggio afoso mentre un
diario pieno di segreti veniva fratto a pezzi dalla piovra gigante,
mentre una ragazza aveva deciso di rendere felice un cuore a
discapito del suo, due ragazzi inauguravano l'inizio di un grande
amore. Perchè Potter è soprattutto Harry.
Perchè Malfoy è
soprattutto Draco.
-C'è
odore di rose.. ma
qui non ci sono rose. E aspetta.. anche libri, si insomma, l'odore
familiare della biblioteca e... si ecco.. cioccolata.
-Tadaan!
L'ampolla
che Ginny aveva
usato per Draco, Draco l'aveva usato per Harry.
-Quindi
le nostre
amortentie...
-...
Sono nostre!
-Hanno
il nostro sapore!
E
Draco lo baciò..
-Avevi
ragione. Manca
anche a me picchiarti. Ma giuro. Io ero all'oscuro dei miei
sentimenti!
Si
baciarono di nuovo,
perchè nessuna risposta sarebbe stata migliore.. ed Harry
sentì
l'odore delle pesche... ma quello non era per Draco. Era per Ginny.
“Grazie...
per quelle
ricerche che si, potevano servirti. E... scusa!”
Forse
Harry si impegnò
tanto da farle arrivare il suo pensiero, perchè Ginny, in
camera
sua, proprio in quel momento sorrise... chissà!
Ma
Draco ed Harry, sulla
riva del lago, continuarono a baciarsi circondati dall'odore della
loro Amortentia!
Pensieri
e Parole:
eccomi
di nuovo qui con i
due miei dolci amori! È troppo bello scrivere di loro.. si
adattano
ovunque!
Ora
vorrei fare una
precisazione.. So che magari risulterà una storia scritta in
maniera
confusa all'inzio, ma si tratta di pagine di un diario segreto. Si
insomma... tutti i miei diari segreti sono confusi, quindi ho cercato
di scrivere come ho sempre scritto i miei pensieri!! Concedetemelo
<3
Beh,
spero vi sia
piaciuta. È una storia nata dopo un pomeriggio di scarso
studio e
troppa depressione... Mi sento un po' troppo la Ginny di questa
storia, in questi giorni ._.
Comunque
una recensione,
anche solo per pietà, me la lasciate??? Fate contenti questi
novelli
fidanzatini almeno! Su dai :3
Vivogliobene
Sempre
vostra Nia <3
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