A song for everyone

di Lys3
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Wiress
Coldplay – Clocks
 
Chiudo gli occhi e la luce scompare e so che stavolta sarà per sempre.
Non li aprirò mai più, non guarderò mai più il sole o la luna.
Ho provato a lottare contro queste forze che sono più grandi di me, ma ormai siamo alla fine.
Mi arrendo, sono in ginocchio davanti al nemico pronta per la mia fine.
Questa vita mi ha distrutta.
E adesso guardo il mio assassino negli occhi e prego dentro me che la mia fine sia veloce.
Lo spero, davvero tanto. Voglio andarmene, ma subito e in maniera rapida.
E intanto canto…
 
The lights go out and I can't be saved 
Tides that I tried to swim against 
Have brought me down upon my knees 
Oh I beg, I beg and plead, singing 

So che la mia morte servirà a qualcosa.
Non morirò invano perché la verità finalmente verrà a galla.
Abbiamo tenuto la verità nascosta per troppo tempo, abbiamo avuto così tanta paura del nemico…
Ma ora dobbiamo affrontare la realtà, per quanto sia difficile.
Diamo il loro nome alle cose: per me la morte, per voi la guerra e poi la salvezza.
Come out of things unsaid 
Shoot an apple off my head and a 
Trouble that can't be named 
A tiger's waiting to be tamed, singing 


Ora guardando la lama lucente del coltello, però, tutto sembra così incerto.
Servirà davvero a qualcosa morire?
Tìc, tac. Il tempo scorre e l’Arena non perdona.
I pericoli di ogni zona stanno aspettando, si abbatteranno su di voi.
Sono così confusa… Voglio solo andare via, in un modo o nell’altro.
Perché dopo la morte troverò la tranquillità. Giusto?
Adesso che voi sapete dell’orologio posso anche andar via.
Canto ancora mentre il coltello raggiunge la mia gola.
 
Confusion never stops 
Closing walls and ticking clocks 
Gonna come back and take you home 
I could not stop that you now know, singing 


Vorrei poter portare anche voi compagni con me, nella pace della morte.
Ma il vostro compito è salvare Panem, dovete continuare a lottare.
Abbiamo perso troppo tempo, siamo stati tutti troppo stupidi.
Abbiamo avuto occasione di porre fine a tutto questo ma non l’abbiamo mai fatto.
Non dobbiamo perdere anche questa possibilità.
E quando tutto sarà finito anche voi avrete la pace.
Ed io? Non ci sarò più, ma sarò anche io in pace.
Cosa diranno di me?
Sarò stata una parte di quelli che ha aiutato la ribellione?
O sarò solo un’altra codarda che ha preferito la morte al combattere?
E canto…
Come out upon my seas 
Cursed missed opportunities 
Am I a part of the cure? 
Or am I part of the disease? Singing 
 
Non sono una codarda. Voglio solo sentirmi finalmente a casa.
Non voglio più incubi, paure, malattie, guerre, pianti e urla.
Voglio solo stare in pace e sentirmi bene.
Voglio essere accettata e non derisa.
Voglio andare a casa.
Home, home where I wanted to go 
Home, home where I wanted to go 
 
La lama sfila lungo la mia carne e sempre più in profondità fino a lacerarmi la trachea.
E’ solo un attimo di folle e assurdo dolore, poi sento le forze che mi vengono meno e tutto svanisce lentamente. Ho solo il tempo di sentire la mia voce che smette di cantare e che termina in uno strano verso. Poi il silenzio, il buio. La pace.
Sono a casa.



Sono in ritardo terribile e non ho scuse! So che molti di voi probabilmente avranno anche abbandonato questa ff dopo tutto il tempo trascorso e credetemi mi dispiace tanto. Riparto con questo capitolo che forse non è un granché, ma che mi sembra 'decente' per ricominciare. Cosa ne pensate? A presto ^^




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