[Sarò
più esauriente nella descrizione al termine del testo, ma
intanto vi
lascio qualche precisazione affinché possiate capirne il
contesto:
sono pagine di un taccuino, di quelli che si portano in borsa e su
cui annotiamo qualcosa, scriviamo del più e del meno; io li
uso
anche nel modo che state per leggere, é per questo motivo
che tutto
é molto “buttato lì”: non
é mancanza di cura, ho volutamente
mantenuto la genuinità del primo scritto.]
Ti
ho rivisto.
Sono
passati mesi dall'ultima volta, un tempo ti dedicavo le pagine qui
sopra.
É
passato. Cosa vali tu per me?
Vorrei
che mi bastasse scriverlo per avere una risposta. Varrai il tempo
perso?
Me
lo chiedo spesso, ed ogni volta mi do una risposta diversa.
Ogni
giorno hai un diverso valore per me, un diverso peso, non so se
sarà
mai zero.
Forse
un giorno non troppo lontano.
Ieri
sera era il primo dell'anno; sono passati da poco due anni da quel
fatidico giorno.
Che
il nuovo anno porti novità?
L'unica
cosa che ancora mi lega a te é la nostalgia, qualche ricordo
sporco.
É
abbastanza?
Non
ho avuto neanche il coraggio: fermarti, salutarti.
Sembrava
tutto così superfluo, forzato.
Ma
avrei voluto farlo, sorriderti.
Mi
avresti guardato? Come
mi avresti guardato?
La
mente é
sufficiente? La fantasia, l'immaginazione.
Si
può rimpiazzare
l'assenza, il vuoto totale, il nulla?
In
fondo non sono poi
diversi da ciò che eri tu: un'immagine costruita da me.
Due
mesi dopo
Mi
faccio ridere.
Perché
ancora parlo di te? Perché ancora parlo con
te
se tu non mi ascolti più?
Perché
non ho avuto
altro a riempirmi la vita dopo di te?
Ma
poi, era tutto
davvero così vero, forte, intenso?
Comincio
a vedere solo
macchie scure, sfocate, dai contorni sfumati; qualche cieco bagliore,
ormai quasi impercettibile agli altri, ma io lo vedo, lo sento
ancora.
Ti
voglio bene, sempre,
come l'ultima volta.
Ma
perché non ne
voglio a me stessa?
A
leggerlo, scritto con
la mia insulsa calligrafia, fa ancora più male; l'ho sempre
saputo,
però così si tramuta di colpo in un boccone amaro
da ingoiare, da
dover accettare a mani basse.
Ciò
che é scritto é sacro per me, e non
può essere rinnegato.
Vorrei
sorridere come
facevo allora, come facevi tu. Sorrido anche oggi, ma di
rassegnazione.
Non
mi manchi sai? Però mi manca quel che c'era e mi riempiva
dentro; é
che, semplicemente,
non so sorridere più.
Avrò
esaurito tutti i sorrisi a me concessi in quel tempo ormai lontano?
Eppure le lacrime, quelle, ci sono ancora. Non
si esauriscono loro?
[Eccomi
qui.
Lo
so: é senza senso, slegato, nemmeno scritto bene. Sono
pensieri
scollegati, messi insieme senza criterio e tanto altro, potrei star
qui sino a domattina ad elencarvi i milioni di difetti che questa
cosa
ha; non ho capito
nulla di ciò che ho scritto neanch'io.
Ormai
é tempo che ci
rifletto, e sono giunta alla conclusione che per quanto possa fare
schifo (a voi come a me) sia giusto pubblicarlo; in fondo ho sempre
voluto tornare qui, era tempo che non mi lasciavo andare a qualcosa
scritto per il gusto d'associare parole, farle scivolare una dietro
l'altra.
Mi
auguro solo che capirete,
che qualcuno, qui dentro, trovi qualcosa che gl'appartiene.
In
fondo un po' ci credo. “Quel
fatidico giorno” che
cito nel testo lo abbiamo avuto tutti, no?
E
per ognuno di noi é successo qualcosa di diverso. Ecco, quel
fatidico giorno é il
vostro, vorrei che rivedeste voi stessi.
Per
quanto riguarda il testo in sé sottolineo
l'estrema spontaneità delle parole (ho pubblicato
esattamente ciò
che ho scritto, non voglio censure d'alcun tipo, in fondo non
conoscendoci possiamo aprirci come vogliamo) e quindi risulta poco
accattivante, lo capisco, ma é stata una decisione ben
cosciente; il
rating giallo é dovuto al fatto che non ho idea di come si
evolverà,
ma mi conosco abbastanza bene. Infine, ho deciso di mantenerla come
storia in corso: continuerò a scrivere su quel dannato
taccuino,
quindi continuerò a pubblicare; non si tratta di un diario,
non ci sarà alcuna continuazione, ma chi sa che i pensieri,
messi in
fila uno dopo l'altro, non portino a qualcosa di buono.
Grazie
per essere arrivati
fin qui. :))]
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