Ritorno

di Umi to Ai
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Ipnotici cadenzati sussulti,
a due a due, senza sosta
come questo treno che pigro
da te mi conduce.
Attraverso la mia campagna
assopita e ovattata.
Di coltre bianca celati 
i naturali profili ed le dimore
dai fumanti camini.
Di unico temporaneo splendore 
i ghiacciati ricami, candidi merletti 
che le vecchie piante sfoggiano.
Incanto della passegger bellezza.
Lo vista velata, lenta, a grandi fiocchi,
dal ciel, la neve conquista il suolo
di quiete ammanta ed il tempo trattiene.
Veloce, invece, il mio pensier.
Vola, e gią a te e' giunto.
Sento il bramato abbraccio e
delle labbra e del petto il calor.
Ritrovata  la mancante essenza 
inalo la vita in un sol respiro.
Sognato focolare, sento del mio ritorno
accogliere il forte desio.
La mano fredda sul vetro sosta
e lo sguardo il paesaggio ancora fissa,
pochi ipnotici sussulti e poi dell'attesa l'oblio.




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