Di missioni, tecnologia e quotidianità

di Bombay
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O loro o me

Fandom: Skyfall

Genere: romantico

Tipo: tripla drabble

Parole: 300

Raccolta: Di missioni, tecnologia e quotidianità

Personaggi: James Bond, Q

Coppia: slash

Rating: PG-13, giallo, K+

Avvertimenti: fluff

PoV: terza persona

Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma di Ian Fleming. I personaggi e gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di lucro.

Contest: Drabble Weekend indetto dal gruppo “We are out for prompt” su FaceBook dal 30 gennaio al 2 febbraio 2015

Prompt: Skyfall - 00Q - James pensa che Q presti troppa attenzione agli equipaggiamenti e troppo poca a lui.

Gentilmente proposto da Elisa Story Zabini

 

O loro o me!

di Bombay

 

Era da un’ora che si trovava in quel maledetto laboratorio e Q sì è no che lo aveva salutato. Perso com’era a contemplare un non so quale aggeggio.

Il tavolo davanti a loro era ingombro di varia attrezzatura e il giovane genio ne era assorbito totalmente.

Bond era tornato da una missione impegnativa e complicata e non si vedevano da due settimane: quel ragazzino impertinente dava più attenzione ad una scheda, tutta circuiti, che a lui. Ma non esisteva. Si alzò facendo abbastanza rumore, ma l’altro lo ignorò prendendo un cacciavite iniziando a smontare quell’aggeggio, con la stessa cura ed attenzione con cui spogliava lui. Quelle mani da pianista avrebbero dovuto essere sul suo corpo, non su un pezzo di plastica e metallo.

Bond gli si avvicinò sfilandosi la giacca elegante, lasciandola cadere sul pavimento e si sedette sul bancone.

“Siamo forniti di sedie.”

L’agente non si prese il disturbo di rispondere. Con gesti studiati e lenti si sfilò la cravatta, ma nulla sembra distrarre il quartermaster.

Allora senza smettere di tenerlo d’occhio si sbottonò la camicia e finalmente colse una reazione: le mani di Q tremarono leggermente e si umettò nervosamente le labbra eppure ostentava ancora interesse per quell’inanimato oggetto.

L’agente scivolò giù dal bancone e gli si portò dietro cingendogli la vita con un braccio facendo aderire il bacino a quello del ragazzo.

“Sto lavorando…” protestò, ma la sua voce, a dispetto di tutto, tremava.

“Il tuo turno è finito un’ora fa” bisbigliò premurandosi che le sue labbra sfiorassero l’orecchio di Q. Lo sentì vacillare e decise di sferrare l’attacco finale infilandogli una mano nei pantaloni.

“Quell’affare non può darti questo” e con sua somma gioia finalmente Q lasciò andare i componenti abbandonandosi contro di lui.

“Ho la tua attenzione quartermaster?”

“Tu hai sempre la mia attenzione Double-oh-seven.”

 

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Note dell’Autrice: orbene or dunque approdo anche in questo fandom dopo aver visto Skyfall ed essermi innamorata di Q e Bond insieme al secondo fotogramma ^_^

Ecco è una cosina senza pretese. Grazie in anticipo a chi vorrà dire la sua ^_-

Un kiss

Alla prossima.

Bombay





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