Infranti

di amelie p0ulain
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Le parole amano la violenza, e a te hanno sempre dato fastidio.
Ti piacciono i silenzi che vengono rotti, non parli e non mi interrompi,
sei pretenzioso ma hai cose che non dici. E dovresti
fare tante
ma tante di quelle cose che il pomeriggio esci di casa presto
come mi hai detto,
perché non sopporti i posti chiusi che ti fanno venire l'affanno.
Io ce l'ho per tutte le volte che ti ho rincorso con i piedi fermi nello stesso punto
da tre mesi, a questa parte, e non dire che non è vero,
che quando mi vedi il tuo viso parla.
Affondi dritto dentro di me.
Tutto ciò che ho sempre voluto non è qui,

 
che tra le mie, di braccia,
c'è solo il vuoto
e dello schifoso silenzio.
Le parole sono del tutto superflue
possono solo far male
si possono dimenticare
e futili,
intensi.
Noi siamo, mi hanno detto, come le cose che sogni di notte e che il giorno dopo non trovi.  Io di notte non sogno
e non ti ho mai, comunque, trovato.
Goditi il silenzio che sa di portacenere, non rimurginare sulle cose che non hai
hai
fatto.
I voti sono pronunciati
per essere infranti.
I sentimenti sono intensi
ma le parole futili.
I piaceri rimangono
così come il dolore quando il resto non ha significato,
e si dimenticano.




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