Trovami un modo semplice per uscirne

di NeverThink
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TROVAMI UN MODO SEMPLICE PER USCIRNE

 

 

PROLOGO

 

 

Ci sono volte in cui, nel pieno della notte, ti svegli con il cuore che batte troppo velocemente per essere controllato.
Ti porti una mano sul petto chiudendo gli occhi cercando di rimuovere le immagini che sono come marchiate a fuoco nella tua mente.
Nella tua stanza guardi ogni particolare, illuminato dalla luce lunare che rende tutto straordinariamente argenteo, con il respiro veloce e troppo pesante.
Cerchi di riassumere la pace e la tranquillità.
Ma quelle immagini sono più forti di qualsiasi tuo tentativo di cancellarle.
Riaffiorano prepotenti impossessandosi di quel briciolo di autocontrollo che ti permetteva di restare con con la testa alzata.
Era solo un sogno. Continui a ripeterti mentre ti alzi a ti dirigi a guardare la pioggia, che dietro il vetro della tua finestra, bagna la strada con violenza.
Poi, nel buio della notte, nel cielo coperto di nuvole, vedi il suo viso, quello marchiato a fuoco nella tua mente e senti le lacrime rigarti inesorabilmente il viso.
Le senti calde e pungenti rotolarti sulla pelle liscia, morbida e bianca. E ti rendi conto che lui non c’è, che, come le foglie al vento d’autunno è volato via, per non fare mai più ritorno.
Gli avevi donato tutto ciò che il tuo fragile cuore era capace di donare, avevi dato tutta se stessa e lui aveva fatto lo stesso.
Ma un giorno tutto è finito, senza un reale e preciso motivo.
Poi un rumore attira la tua attenzione.
Un cuore che batte troppo piano.

 

Salve gente!
Prima fiction su Robert e psero davvero vi sia piaciuto questo piccolo prologo e, soprattutto, attirato la vostra curiorità! Questa storia la dedico a delle persone speciali: Greta, Jess, Mona e , soprattutto, alla mi dolce e tenera Pattina... ti voglio bene.

A presto!

Rò.

 






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