Rufy
e compagni sono
pronti per una nuova e divertente avventura, questa volta si trovano su
un
isola in cui è situata un enorme città, la
più grande del mondo (paragonabile a
New York se volete)
“Che bello!!!! Non vedevo
l’ora di arrivare qui, devo
rinnovare il mio guardaroba e qui troverò sicuramente i
negozi più belli del
mondo, d'altronde questa città è la capitale
della moda” Nami non stava più
nella pelle dall’emozione, soprattutto perché era
riuscita ad accumulare
abbastanza soldi per fare tutto lo shopping che voleva. Ma lo stesso
non si
poteva dire del povero Zoro (povero in tutti i sensi ^^), il quale era sempre
squattrinato.
“Dì un
po’ Zoro…” la rossa gli si
avvicinò di soppiatto e
con il suo solito sguardo da furbetta “scommetto che non hai
nemmeno un soldo,
vero!?”
“E tu come lo
sai?”
“Lo so e basta! Beh,
poiché io sono infinitamente
generosa....” (e a questa affermazione potrete immaginare la
faccia di Zoro)
“…sono anche disposta a prestarti dei
soldi”
“Sì, ma a quali
condizioni, strozzina!” la rossa era
visibilmente alterata da quella definizione, ma si trattenne da tirarle
un
pugno in testa.
“Oh niente di che, dovrai
solo restituirmi il triplo della
somma e in più…..”
“E in
più?!..” la sollecitò Zoro
“E in più dovrai
farmi da schiavetto personale per un mese”
“COSAAAA!!!!! MA SEI
PAZZAAA!!!!! Non ci penso nemmeno,
scordatelo”
“E allora niente soldi,
puoi dire ciao al tuo prestito!!”
“Ok! CIAO
prestito!!”
“Fai poco lo spiritoso!
Adesso voglio proprio vedere come
farai, sei al verde idiota, proprio come la tua testa bacata!”
“Cosa hai detto razza di
mocciosa che non sei altro!”
“Hai capito benissimo,
testa bacata!!”
Zoro fece per estrarre una delle sue
spade “Adesso ti
sistemo io, ragazzina!” ma venne bloccato immediatamente da
Sanji
“Che diavolo fai scimmione,
non lo sai che le donne non
vanno toccate nemmeno con un fiore!!”
“Sì lo so
perfettamente, ma questo vale per le donne non per
le streghe!”
“Come osi chiamare la
dolcissima Nami strega, te ne pentirai
amaramente!”
Intanto la rossa se la rideva alle
sue spalle, saltellando
su e giù provocandolo con una fastidiosa canzoncina
“Testa bacata, testa
bacata, testa bacata, testa bacata!!”
Al che Zoro si accese d’ira
“Levati di mezzo stupido cuoco!”
“Neanche per sogno,
prenditela con me e non con una povera
ragazza indifesa!”
“Cosa?!! Io qui non vedo
nessuna ragazza povera, né tanto
meno indifesa!”
I due continuarono imperterriti fino
a quando finalmente
venne Nico Robin a calmare gli animi, sempre con la sua solita eleganza
“Dai
ragazzi smettetela, piuttosto, visitiamo questa magnifica
città, non potete
sprecare tutto il tempo che abbiamo a disposizione a litigare, non vi
pare?”
“Sì mia dea hai
perfettamente ragione” disse il cuoco
avvolto da mille cuoricini e ignorando completamente lo spadaccino il
quale a
sua volta stava borbottando parole impronunciabili!
Nami si fece avanti “Io
proporrei di dividerci, così ognuno
farà ciò che vuole e poi ci ritroveremo qui
all’albergo, verso le 6 va bene per
tutti?”
Ci fu un coro generale
“Sì, benissimo!”
Ognuno prese la sua strada
incamminandosi per le vie di
quell’immensa città.
Ma prima di allontanarsi del tutto
Nami stuzzicò ancora un
po’ lo spadaccino “Allora fai buone spese
Zoro!” disse
scoppiando in una sonora risata.
“Brutta strega!”
il ragazzo cercò di trattenersi “in qualche
modo li troverò i soldi, stanne certa
strozzina!!!” ma lei fortunatamente era
già troppo lontana per poterlo sentire.
“Vediamo….in
quale negozio posso andare per prima, qui c’è
l’imbarazzo della scelta!”
ad ogni angolo
che girava Nami trovava un sacco di negozi di vestiti, di borse, scarpe
e
trucchi, e vi entrò in tutti. Si provò ogni
genere di abito facendo impazzire
le commesse.
“Che bello, allora prendo
questo, questo questo e pure
questo, ah e anche quello!” indicando ogni capo indossato!
Nel frattempo Zoro stanco di
camminare a vuoto si sedette
per terra appoggiandosi al muro e con le braccia dietro la testa si mise a dormire.
Passò una signora “Uh
povero ragazzo, ecco tieni” e li buttò una
monetina ai piedi, e così fecero
anche altri, e quando si svegliò urlò contro
l’ultimo signore che gli si era
avvicinato “Ehiii!!! Ma che fai?! Non sono un
barbone!!!” ma poi pensò ‘almeno
adesso ho un po’ di soldi’ anche se si vergognava
da morire!
Mentre si alzò
notò appeso al muro un manifesto,
immediatamente gli si illuminarono gli occhi “Ma è
perfetto!!! Che fortuna!”
sghignazzò entusiasta, e corse via!
Le 6 si avvicinarono e tutti si
ritrovarono puntualmente nel
luogo stabilito….tutti tranne uno (sicuramente avrete capito
chi è ^^)
“Eccoci qua, aspettate un
momento, ma dov’è Zoro?!
“Bella domanda Rufy, ci
piacerebbe saperlo anche a noi dov’è
finita quella testa a insalata” ribattè Sanji, che
a dir la verità era contento
che non fosse ancora arrivato
“Quel babbeo è
riuscito a perdersi per l’ennesima volta, è
incredibile” disse
con aria rassegnata
Nami
Seguì Usop
“Già, Zoro si perderebbe anche a casa sua, se ce
l’avesse!”
“Beh, allora che vogliamo
fare?” domandò l’archeologa
“Andiamo a cercarlo,
conoscendo il suo magnifico senso
dell’orientamento non riuscirà mai a ritrovare
l’albergo” rispose la
navigatrice.
Così si separarono di
nuovo per cercarlo.
“Ma guarda un po’
se devo fare da baby sitter a quello
stupido carciofo, a quest’ora potevo essere in camera
d’albergo con le
bellissime Nico Robin e Nami a fare il bagno insieme” i suoi occhi erano a forma
di cuore come le
nuvolette di fumo che uscivano dalla sua sigaretta mentre la sua mente
fantasticava facendolo camminare come uno zombie per la strada.
Intanto Nami…….
“Ma dove si sarà
cacciato quell’incapace, possibile che si
perda sempre in questo modo?! Dovrebbe leggere la favola di pollicino e
lasciare una scia di briciole come lui…naaaah probabilmente
se le mangerebbe
tutte Rufy! E’ proprio senza speranze, speriamo almeno che
non si sia cacciato
in qualche guaio o non stia facendo lo stupido da qualche
parte”
Le ultime parole famose!
Svoltò un angolo e vide una folla
radunata
“Ma che succede?”
poi là in mezzo intravide
dei capelli verdi, si avvicinò per
vedere meglio e non potè fare a meno di emettere un urlo di
sorpresa
“AAAARGHHHH”
Nami
aveva la bocca
che le arrivava ai piedi, pensò dentro di sé
‘lo sapevo che non si poteva
lasciare solo un attimo’ poi urlò infuriata
“ZOROO!!! Ma che diavolo stai
facendooo?!?”
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