Epilogo
(Lisbon)
«Sei stata molto brava», mi sussurra Jane.
Siamo nell’airstream, sdraiati sul letto.
Vicini.
Lui ha la febbre, tiene gli occhi chiusi, ma non accenna a voler dormire.
Io gli accarezzo lievemente la mano.
«Siamo stati molto bravi», lo correggo.
Insieme.
Un’esplosione di sensazioni mi travolge.
La sua mano, il suo profumo, la sua voce assonnata, lo spettacolino surreale di oggi.
È stato divertente parlare davanti a tutta quella gente, mentre lui mi suggeriva cosa fare.
È stato eccitante.
Provo a spiegarglielo con parole di senso compiuto.
Lui ride.
«Lo farei ancora», aggiungo.
Sì. Milioni di volte.
Ma solo con la voce di Patrick che mi accarezza l’orecchio. |