Speranza

di Clear fire
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                                                                  LA NASCITA

 

Era una notte di Luna piena.
Non una bava d'aria penetrava nella cittadina.
Le foglie degli alberi erano immobili così come tutto. Pareva che un incantesimo avesse fermato il tempo,pietrificandolo;ma non era così.
Non era così perchè effettivamente in quel preciso momento qualcosa,o meglio,qualcuno,si era mosso.
Era uno alto e magro,però non si poteva capire null'altro dato che il volto era coperto. Quella strana figura indossava un lungo mantello che strisciava a terra spostando l'aria ed aveva un grande cappuccio che gli copriva appunto il volto.
Continuò a camminare nella notte,il passo deciso e veloce,per quelli che parvero minuti. poi si bloccò in mezzo alla strada,voltato verso una fila di abitazioni,per poi protendere una mano di fronte a se e borbottare parole inudibili. Appena ebbe finito di borbottare all'interno di una casupola si accese una luce,svelando una bella donna appoggiata ad una sedia,la mano sul ventre gonfio.
A quella vista la figura si mosse verso il cancello che si aprì ad un suo scrocchiare delle dita,e così fece la porta.
La donna si voltò,fissando quel volto sotto il cappuccio sorridendo con fatica,gli occhi sofferenti.
-Ciao Freddy- disse debolmente,guardandolo posare il mantello sulla sedia.
-Cioa Jane-sussurrò lui,passandosi una mano nei capelli mossi castani e guardando la moglie negli occhi azzurri,che a sua volta lo fissava negli occhi verdi.
-Cresce,eh?-disse,sorridendo ma con un lampo di preoccupazzione neglio occhi
-Già-rispose
-Hai male?-
-Sì-
Fred accese la musica,poi,con cautela,trasse a se la moglie e cominciarono a dondolare.
Erano felici del fatto che presto avrebbero avuto una figlia,però era doloroso.
Janice gli aveva detto più volte di non preoccuparsi per lei,che stava bene,ma come poteva non farlo?


In un parto,la donna è quella che soffre di più. Ma a livello mentale,anche l'uomo soffre. E tanto. Soffre perchè non può far nulla per alleviare il dolore,soffre perchè sente le grida,soffre perchè non può assumersi una parte di quel folle dolore.
E così si sentiva Fred tre giorni dopo quella notte di luna piena.
Le lacrime gli rigavano le guance. Aveva paura. Un dottore gli aveva detto che molto probabilmente la bambina non sarebbe riuscita a nascere,perchè immatura,ma che se non nasceva,sua moglie sarebbe morta per la fatica. 
Era scovolto. Non potevano fare il cesareo a causa della salute di Jane,che non sarebbe riuscita a superare l'intervento.
Era un vicolo cieco.
Piangeva,tenendo la mano stritolante della donna.
-Perchè il mondo è così ingiusto?- disse disperato.

Tre ore dopo la bambina nacque,miracolosamente,e Janice riuscì finalmente a piangere di dolore e felicità.
-Guardala,Jane! Guardala. E' bellissima...è un miracolo...una speranza per tutti noi!-pianse Fred.
-Sì-riscì a dire-Si chiamerà Clara...che nella lingua antica dei Maghi Antichi vuol dire...-
_Speranza- concluse il marito,sorridendo-Vuol dire speranza,miracolo e bellezza. Sì,mi piace-
 




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