Oblivion

di 97_Levy_97
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Immaginate una notte di luna piena.
Immaginate di trovarvi davanti a un mare oleoso e nero come la pece.
Riuscite a vederlo?
Il profondo contrasto tra l’oceano e i raggi del satellite?
Il complesso gioco di luci e ombre creatosi sull’acqua?
E adesso, immaginate di strappare quelle miriadi di sfumature e di incastonarle in un paio di occhi.
Fatto?
Infilate qua e là qualche scheggia di grigio scuro et voilà! Otterrete lo sguardo divertito di quest’irritante ragazzo.
Mi fa segno di seguirlo mentre scompare dietro la cascata.
Ci mancava un altro bagno..
L’attraverso e mi ritrovo in una caverna scavata nella roccia, piena di scaffali intasati da libri, molti dei quali a me sconosciuti.
Ci sono anche un letto e una scrivania rudimentali consumati evidentemente, dal troppo utilizzo.
Vestiti? Completamente asciutti.
- Allora Levy, perché sei qui?
Cominciamo bene..
- Non devi darmi l’equipaggiamento per la missione?
- Giusto..
- E nient’altro? – mi chiede mentre mi lancia una sacca marrone.
- Dubito che tu possa riportare tutto a com’era prima – alzo gli occhi al cielo - quindi no, nient’altro.
- Mi sono sempre piaciute le ragazze con la risposta pronta- ammicca mentre una violenta vampata mi aggredisce le guance.
Ma il momento dura poco, tempo di battere le ciglia e per la prima volta un’espressione seria gli attraversa il volto.
- Dopo il grande disastro, non sono rimasto con le mani in mano.
Pausa.
- Giorno dopo giorno grazie a uno studio intenso – occhi distratti si posano sui volumi accanto – ho appreso numerose magie perdute, molte delle quali oscure.
Inoltre, sono in grado di utilizzare la tecnica derivata dall’Arco del Tempo.
Io ho il potere di risvegliare la Second Origin.
Non è possibile..
 
- Così entreranno delle mosche – torna al solito tono insolente. 
In effetti, credo che la mia bocca sia prossima a sfiorarmi le ginocchia, tanto è spalancata per l’incredulità.
- Ora capisci? Non sei qui solamente per una sacca ma 
- ma per risvegliare la Second Origin – concludo io.
- E ora – balza in piedi – basta chiacchiere – sorride con una strana scintilla negli occhi.
Mi sembra di ricordare che la procedura fosse molto dolorosa..
Penso con una smorfia.
Ma se voglio diventare più forte è necessario, vero Gajeel?
- Fai quello che devi fare..
La voce suona più decisa di quel che sono, chiudo gli occhi, pronta!
 
[…]
 È notte fonda.
Tutti i sensi all’erta.
I muscoli indolenziti per stamattina.
Orecchie tesissime, gli occhi saettano su qualsiasi movimento improvviso.
È un sogno? No, non lo è.
Il tempo sembra essersi fermato.
E con esso anche il mio respiro.
Mi pare di trattenerlo da quando siamo partiti, forse è così.  
C’è questo martello che rimbomba nella testa, pulsa nelle tempie, fino a farmi male.
Possibile che uno stupido batticuore faccia tutto sto casino?
Avanzo e ruoto la testa, i miei occhi incontrano quelli di Set, poi subito Meredy.
Procedo di fianco ai due, pronta a scattare per qualsiasi evenienza.
Il piano non è un gran che: arrivare ai piedi del vulcano e trovare un modo per entrare.
La seconda parte prevede il ritorno del ragazzino alla base, senza la sua magia la barriera è molto più debole, facile da spezzare.
Secondo i suoi calcoli dovremo accamparci due notti, cosa che mi preoccupa non poco.
Crack.
Un ramo spezzato. Una pianta che si muove.
L’ho capito troppo tardi, troppo lenta Levy!
Mi scaglia a terra violentemente
Che stupida!
Cerco di mettere a fuoco chi mi sta davanti, vedo solo un ghigno su un muso grigio.
Quanti sono? Uno, due.. no tre! Avanti Levy alzati!
Un colpo di coda e sono di nuovo giù, mi manca il respiro.
Maledizione, reagisci!
Guardo dietro di me Set e Meredy colpiscono quasi all’unisono i propri avversari.
Disattenzione che mi costa un altro colpo al ventre.
Tossisco, il sapore del sangue in bocca.
La bestia è quasi sopra di me, mi faccio scudo con le braccia, non ce la faccio, cerco aiuto gridando, Set si precipita da me ma Meredy lo blocca.
- Che cosa fai? - Urla lui.
Lei zitta.
Perché si mette in mezzo?
Sono spacciata! Morirò qui Gajeel?
Sento gli occhi bruciare dal pianto, li chiudo,
Non è giusto, merda!
 
...Alzati, combatti..
 
Li riapro di scatto
- SOLID SCRIPT, FIIREE!
Il muso grigio è circondato da fiamme altissime, scatto in piedi, 
Ce la posso fare..
- SOLID SCRIPT, PAIN! SORROOOW!
La bestiaccia si contorce dal dolore.
Salto in avanti sferro un calcio, pugno, di nuovo calcio.
È a terra!
 
Inspiro, cerco di riprendere un po’ di fiato e ridurre il battito del cuore.
- Tutto ok Levy?
- Si
Quella voce era..
- Allora presto via da qui.
No. È  impossibile..
- Levy! Ti vuoi muovere? O aspetti che ci stiano di nuovo addosso? – insiste Meredy.
- Arrivo.


Angolo dell'autore
Minnaaa scusate tanto per il ritardoo, propongo una spedizione per abbattere la mia scuola .t Buona lettura, alla prossimaa <3 




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