Perché non sono riuscito a salvarlo...

di FrostyDark
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Ansimava.
Dopo una corsa del genere chiunque avrebbe ansimato.
Roe, il medico, si era appena seduto in modo non molto curante su un ciocco di legno per riprendere fiato.
Ancora non ci poteva credere.
Aveva visto quel soldato morirgli sotto gli occhi.
Per meglio dire sotto le mani.

Era scosso.

Per quanto si fosse impegnato, non era riuscito a salvarlo.
Per quanto avesse cercato di placare l’emorragia, il sangue fuoriusciva senza un minimo controllo.
Lentamente il giovane medico ha visto il corpo del soldato che diventava sempre più debole e sempre più pallido, segno che la morte stava mietendo un’altra vittima.
In quel momento, quando la Morte decise di porre fine alle sofferenze del soldato, Roe vedeva la vita come una grande delusione.

Perché morire?

Perché sacrificare uomini innocenti per colpa di qualche pazzo uomo al potere?
E soprattutto, perché erano gli uomini ricchi che volevano la guerra e poi loro erano gli unici a stare a casa loro?

Eugene se lo chiedeva da molto, precisamente da quando si era seduto sul trancio di legno secco, rimasuglio dell’attacco della notte prima.
Ma lui, in quel momento, non provava nient’altro che frustrazione, frustrazione per non aver salvato quell’uomo che credeva in lui tanto da affidargli la sua stessa vita.

A riscuoterlo dai suoi sensi di colpa fu l’arrivo del pranzo, a cui doveva partecipare se non voleva morire di freddo e di fame per i prossimi giorni.

 
Angolo Autrice
Bonjour… Anche se è notte…
Sono nuova in questo campo, ma è da un po’ che leggo e volevo sperimentare…
A Presto
Un Bacio Freddo e Oscuro
FrostyDark

 




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